IL MIO CASO PSICOLOGICO PERSONALE

12. 𝓓𝓸𝓭𝓲𝓬𝓲

«Che ti prende oggi?» Allison è la centesima volta che mi pone questa domanda da quando ci siamo svegliate, anche se ho passato l'intero sabato chiusa nella mia camera non significa che abbia qualcosa di così devastante.

«Nulla davvero.»

Mentirle inizia a infastidirmi ma non posso dirle quello che è successo davvero. «Sicura?!» sembra che riesca a leggermi nella mente.
«Tranquilla.»
«Hai preso qualche brutto voto e non me lo vuoi dire?» quella domanda mi trasporta a quel giorno, quando Aiden mi stava aiutando a studiare proprio sul divano del nostro appartamento.

Tutto si sta ritorcendo contro di me, Aiden e poi il bacio di Leonardo.

Ma che diavolo ho fatto per meritarmi un casino del genere in testa?

Non riesco a scacciare la sensazione delle sue labbra sulle mie ma Leonardo è il minore dei miei problemi, certo aver 'palpeggiato' due ragazzi diversi nel giro di un'ora non è che sia il massimo ma l'immagine che non riesco proprio a cancellare è Aiden, le sue labbra che corrono su di me. L'eccitazione, la febbricità che ho provato con lui mi è sconosciuta, assurdo è il fatto che non volevo nemmeno che smettesse.

I suoi occhi.. perché l'ha fatto?
Cosa lo ha spinto a venirmi così vicino?

Ci ho provato, ho provato a sostituire quelle sensazioni con le labbra di Leonardo ma tutto è stato vano. Non posso permettermi un rapporto malato in questo momento, in realtà non voglio nemmeno una relazione.

Quel ragazzo non mi da tregua nemmeno nella mia testa, senza permettermi di dormire la notte. «Charlie sicura che non è successo niente?» Allison mi fissa di nuovo con un sopracciglio alzato e una spalla appoggiata sulla soglia della cucina, le braccia incrociate al petto. Mi sta mettendo alle strette esattamente come ho fatto io in passato. «No perchè?» fingo una sicurezza che non ho.
«Non so..» si osserva le unghie per qualche secondo. «..Mark ha parlato con Leo.» mi sorride.

Ah si sta riferendo a quello?

Quindi lei già sapeva. «Colpevole.»
«Stronza!» mi punta il dito contro raggiungendomi sul divano. «Devi dirmi tutto, voglio saperlo!»
«Mi ha accompagnata e su quella porta mi ha baciata, un semplice bacio a stampo.» della buona notte.

Faccio spallucce.

«Stai minimizzando?» fa sul serio? «Non è sucesso altro giuro.»
«Com'è ti è piaciuto? Sinceramente non pensavo che Leo si facesse avanti così.» nemmeno io, sembra un ragazzo così riservato e composto.
«Sto cercando di capirlo..»
«Andiamo Leonardo è il massimo, è davvero figo.» ridacchia.
«Non sto dicendo il contrario ma non ho bisogno di distrazioni in questo momento.» scuoto la testa correndo a Aiden. «Ma una relazione non significa dover per forza..»

«Lo so, ma sono stata colta alla sprovvista e non credo che Leo mi piaccia in quel senso nemmeno dopo il bacio che mi ha dato.» ammetto interropendola e cercando di spiegarmi il meglio possibile. «Mi sento una stronza per questo..» odio ammetterlo ma l'idea di deluderlo o dargli il due di picche dopo avergli permesso di baciarmi non mi fa impazzire.
«Non sei una stronza, ma puoi sempre provarci.» sembra speranzosa. «Provare a farmelo piacere? Se poi non funziona?» mi sembra una cosa molto stupida.

Odio ferire le persone, non posso farlo. «Almeno gli avrai dato una possibilità, a volte l'amore arriva dopo.» non sono mai stata quel tipo di ragazza.
Lo sento nella pancia se c'è qualcosa per cui vale la pena continuare.. Aiden.
«Voglio dedicarmi alla scuola.» avrò tempo più avanti per i problemi di cuore. «Se il tuo cuore sceglie non ci puoi far niente.» questa frase mi impressiona lo ammetto.

«Non so..»
«Ti puoi occupare di entrambe le cose senza trascurare ne una ne l'altra.» non è ciò che voglio e non ho tempo da perdere.

«Vedremo.»
«Beh decidi in fretta perché questa sera usciremo in quattro, io, te, Mark e Leo.» cazzo! Sto per dirle davvero di andare a fanculo quando il mio telefono vibra. «Mi ringrazierai dolcezza.» mi fa l'occhiolino prima di sparire in camera sua.