19.

29 2 0
                                    

Pov.Christal

Sono così felice che Alex e Dani hanno sistemato fra di loro, so che ora posso essere veramente felice, ho un ragazzo perfetto a mio fianco insieme a mio fratello...non posso chiedere di meglio.
<< Daniel io ed Alex ritorniamo al campus, devo ancora sistemare alcuni appunti per domani. >>
Mentre io e Daniel parliamo, Alessandro si allontana da noi e comincia a parlare al telefono, sembra molto preoccupato dalle sue espressioni del viso.
Dopo che aveva finito di parlare ci salutiamo é usciamo di casa.
<< Chris...io domani non vengo a lezione. >>
<< Cosa? Perché? >> Continua a guidare oltrepassando tutte le macchina che si ritrovava davanti a lui.
<< Alex. Rallenta, stai andando troppo veloce. >>
<< Non ti preoccupare. Voglio solo divertirmi un pò. >>
<< Alex rallenta. Alex dio santo rallenta ti ho detto!. >> Accelera ancora di più, sono terrorizzata, frena d'improvviso facendoci saltare dal posto.
<< Mi spieghi che cazzo ti è preso?! >>
<< Scendi. >>
<< Cosa?! È tu dove vai scusa? >>
<< Vado a farmi un giro. Ora scendi, potevo lasciarti in mezzo alla strada apposta di lasciarti davanti al campus. >> Sono senza parole...ma cosa gli è preso?
<< Io non ti lascio. >>
<< Vabbene, come vuoi. Non lamentarti sennò ti lascio per strada. >> Rimette in moto e sfreccia via allontanandosi sempre di più dal campus.
<< Dove stiamo andando? >> Mi guarda ma continua a non parlare.
<< Vabbene come vuoi, continua pure a non parlarmi. Ma almeno puoi dirmi perché domani non vuoi andare a lezione? >> Ci mette un pò a rispondere.
<< Ho da fare. >>
<< Tipo? >> Si ferma davanti ad una casa, sembra abbandonata da tempo.
<< Non ti muovere, torno subito. >> Esce dalla macchina ed entra dentro quella piccola casa...devo ammettere che da come e ridotta fa paura.

Pov.Alessandro

Prima ho ricevuto una chiamata da mio zio...era da tanto che non si faceva sentire, aspettavo una sua chiamata da tempo...da troppo tempo sinceramente.
Lo so che ho trattato male Christal senza una ragione siccome lei non c'entra con questa storia, ma l'unica cosa che voglio in questo momento è sistemare questa storia una volta per tutte è con lei che si lamenta ventiquattro ore su ventiquattro non mi aiuta per niente.
La mia destinazione?
La mia casa prima che ci fu l'incendio provocato da mio zio, la polizia non l'ha ancora abbattuta per scoprire chi fosse stato, ma mio zio è stato molto bravo a nascondere le tracce.
<< Non ti muovere, torno subito. >> Non le lascio il tempo di parlare che esco dalla macchina e mi dirigo verso l'entrata.
È rimasto tutto al proprio posto tranne qualche cosa aggiunta dalla polizia per cercare di rintracciare le orme.
Mentre mi dirigo verso l'ufficio di mio padre noto un piccolo particolare...un piccolo pezzo di legno era sollevato dal pavimento...a quanto pare la polizia ha fatto qualcosa di buono.
Con tutte le mie forze cerco di tirare via quel pezzo di legno è mi accorgo che era un mini nascondiglio.
Prendo la piccola torcia che ho attaccato al portachiavi, la tengo li per quando mi serve in casi di emergenza è infatti ora mi è proprio utile...mentre mi stavo inginocchiando per vedere meglio una mano si appoggia sulla mia spalla.
<< Alessandro cos'è questo posto >> Balzo in aria preso dallo spavento e quando vedo chi è non posso fare a meno della mia voglia di ucciderla.
<< Christal Dio santo ti avevo detto di rimanere in macchina! Mi hai fatto prendere un accidente! >> Scoppia a ridere davanti hai miei occhi, non ci posso credere.
<< Ho fatto prendere paura ad Alessandro Alfredi Muller! Posso sentirmi realizzata ora. >> Continua a ridere finché non sentiamo un rumore provenire dall'entrata principale. Ci guardiamo terrorizzati.
<< Sta qui. Non ti muovere hai capito? Per qualunque cosa grida. >>
Mi avvicino cautamente all'entrata e sento qualcuno parlare.
<< Ma chi cazzo ha messo sto adesivo davanti alla porta!! >> Sorrido. Quella voce la riconoscerei ovunque.
<< Carol. Cosa ci fai qui? >> Carol si gira spaventata è non può fare a meno di tirare un sospiro di sollievo quando mi vede.
<< Alex sono così contenta di vederti! Puoi darmi una mano per favore? >> La aiuto a togliersi quell'adesivo di dosso è le do una mano ad alzarsi.
<< Ha chiamato pure te lo zio vero? >>
Mi incupisco.
<< Ha chiamato anche a te? >> Annuisce. Sentiamo un grido.
<< Cazzo Christal! >>
<< Cosa? Christal? Cosa ci fa qui? >>
Mentre stavo andando da lei qualcosa mi procede e mi salta addosso.
<< Christal cosa succede?? >>
<< C'era un fottuto ragno! Era enorme! Non ho mai visto un ragno così grande! >> Rido. Come farei senza di lei?
<< Un momento...Carol! >> Scende da me è va ad abbracciare mia sorella.
<< Ragazze...non per interrompere il vostro momento ma tra poco dobbiamo andarcene da qui perciò Carol tu vai nell'ufficio di papà e guarda se trovi qualcosa, qualsiasi cosa. Christal tu vieni con me. >> Carol annuisce è va subito nell'ufficio.
<< Ma cosa sta succedendo? >>
<< Christal ti spiegherò tutto al campus, ora non c'è tempo. >>
...
<< Buonanotte Carol, ci vediamo domani. >>
<< Ah, Alex...a casa l'altra volta ho trovato questo nella mansarda. Credo c'entri con lo zio. È più al sicuro se la tieni tu. >> Mi mostra una spilla d'oro.
<< Cercherò di capire cos'è. Grazie sorellina. >> Sorride è va via.
Prendo Christal in braccio che sta dormendo da quando siamo partiti è la porto in camera.
La appoggio adeguatamente sul letto togliendole i vestiti è appogiandole un leggero lenzuolo addosso.
<< Buonanotte piccola. >> Le do un bacio sulla fronte è mi distendo anche io accanto a lei.
Ma ovviamente il telefono squilla.

_Hai qualcosa che mi appartiene caro Alessandro, è verrò a riprendermelo._

Stacca senza lasciarmi il tempo di rispondere.
Afferro subito la spilla che era nella tasca e mi chiedo come abbia fatto a sapere che c'è l'avevo io.
Ci aveva seguito.
Era l'unica soluzione.
Devo scoprire cos'è prima che la prenda lui, forse ho trovato il modo per farla finita con questa storia.

Caro cugino mio, mi dispiace per quello che ho fatto ma non mi avevi dato altra scelta. Credo che molto presto tuo padre venga a farti compagnia all'inferno.

Non ho paura se ci sei tu con me. #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora