Capitolo 6

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23 Giugno 2017
"Co... cosa vuol dire, che lei sta per tornare ?" è tutto così surreale,mi sembra quasi impossibile" lei risalirà dalla sua tomba, e si recherà da te, per poi ucciderti..." si volta lentamente per guardarmi " mozzandoti la testa..." abbassa la testa, e con tono lugubre dice " con un ascia" il mio cuore pulsa aggressivamente, le gambe fremono, come se dovessi scappare e andare via, per sempre, all'improvviso ricevo una telefonata, è Candace, mi asciugo le lacrime e decido di rispondere " dimmi... Candace" dico con un tono svogliato " che fine hai fatto, Oleg ha deciso di andare via, perciò i nostri programmi per stasera sono saltati, bene " continua a parlare, ma io allontano il telefono e mi accascio sull'erba"...ed è tutta colpa tua, Lizzie mi stai ascoltando, Lizzie ? " riprendo il telefono in mano e dico"scusa Candace, ma non ho voglia di litigare, adesso devo chiudere" la sento mentre continua a farfugliare qualcosa e poi dice a gran voce " no, non chiudere, aspetta! " ma è troppo tardi, mi rialzo per poi vedere Veronique che mi viene incontro " so che tutto questo può sembrarti assurdo, soprattutto in piena mattina, ma ho qualcosa che potrebbe aiutarti " indica la sua macchina, e mi porge una mano per sollevarmi, " ma è una roll-royce silver ghost " è di un grigio argento splendido" vedo che te ne intendi di auto, comunque si, è del 1907" è stata tenuta davvero in ottime condizioni, " non ha nemmeno un graffio, pur avendo più di cento anni " mi sorride e mi invita ad entrare " allora cosa mi devi far vedere ? " si volta verso il sedile posteriore ed estrae un oggetto, è un diario, rilegato in pelle, dalle pagine ingiallite, e con uno spesso strato di polvere sulla copertina " questo è il diario segreto, di Lizzie Borden, tenuto nascosto alla polizia, in cui lei documentava tutto ciò che le accadeva, compreso l'omicidio, perciò sarebbe meglio che tu lo legga", lo osservo ostinata, e dico" ma com'è arrivato a te ? " non risponde alla mia domanda, ma fa un'altra rivelazione " la storia di Lizzie è molto conosciuta, tra noi streghe, tutta la città di Salem ne è a conoscenza" perciò c'è ne sono altre nei dintorni, questo è davvero interessante, apro lo sportello e scendo dall'auto, mi dirigo verso la mia macchina, entro lentamente, ma appena seduta, voltandomi, in una frazione di secondo, vedo il fantasma di Lizzie, che mi stringe la mano, e dice " menzogne" per poi scomparire, io ritraggo immediatamente la meno, e metto in moto, che cosa mi vuole comunicare, io davvero non lo capisco, infilo il diario nel cruscotto, ripromettendomi di leggerlo al più presto,ricevo un'altra chiamata da Candace che però rifiuto, è ora di andare fino in fondo a questa questione. Sono oramai, molto vicina all'hotel, e vedo Christopher, in tenuta da bagnino, mentre scruta i bagnanti, indossa degli attillati slip di un rosso brillante,che mette in bella mostra, la peluria sulle sue sode cosce, i capelli scompigliati dalle punte bagnate che gli cascano sulla fronte,e occhiali da sole aviator dalle lenti scure, che non lasciano intravedere gli occhi, decido di scendere ad avvicinarmi, " ma guarda un po' chi si vede, la streghetta di Salem... oh scusa volevo dire Liz " non dovrebbe scherzare sull'argomento delle streghe, ma lui è allo scuro di tutto, ed è meglio così " Salve signor bagnino, se continua con queste battute finirà con la testa sott'acqua" ride rumorosamente " non vedrò mai un sorriso su quel bel viso pallido, vero ?" se continua così non credo propio" beh se andiamo avanti di questo passo, ma tralasciando tutto ciò, sei vestito in questo modo per le audizioni di Baywatch ? " sorride per poi abbassarsi e schizzarmi con l'acqua, " senti signor bagnino delle mie infradito, adesso ti faccio affogare, va bene ? " gli punto un dito contro, ma mentre cammino, scivolo sulle piastrelle, e vado a sbattere contro il suo robusto petto nudo, e sfioro con il viso il suoi soffici peli, " scusa Chris, io non volevo ma io... cioè io..." non mi fa terminare la frase che mi trasposta con lui sulla sedia a sdraio, io mi siedo sulle sue gambe, e rimango fissa a guardarlo, finché lui non mi sposta delle ciocche dei capelli dal viso, porta dolcemente il mio viso accanto al suo, per poi avvolgere le sue braccia attorno il mio collo, io non resisto, e mi faccio coinvolgere dal delirio,dall'esaltazione e dall'ardente eccitazione,e vivo il momento, le nostre labbra si toccano esplodendo in una passione travolgente, striscio le mie mani sulla schiena, e stringo impetuosamente i suoi glutei, le nostre lingue si intrecciano come sono oramai intrecciati i nostri cuori, io mi stacco dolcemente dalle sue labbra, riprendo
la borsa e mi incammino verso l'uscita, senza degnarlo di uno sguardo, o di una parola, non riesco nemmeno a guardarlo, anche se ciò che ho provato è stato magnifico. Entro dalla porta principale come se niente fosse successo, e corro verso la mia camera, ma quando sto per inserire la chiave, Candace mi apre tempestivamente,e la spalanca con forza, indossa una lingerie in pizzo trasparente con laccetti sul seno, sulla schiena e sul collo, e ai piedi delle sexy ciabattine in raso e piume di struzzo con tacco di dieci centimetri, tutto rigorosamente rosa cipria, ma sfortunatamente una parte del body è sporca di gelato credo che sia cioccolato, così come le labbra e le guance di Candace, che con le lacrime agli occhi fa di tutto per non sembrare disperata, si lega i capelli in una coda alta, per poi andarsi a sedere sul letto e continuare a mangiare la coppa di gelato " Candace, va tutto bene ? " lei solleva lo sguardo, butta per aria la coppa e si mette ad urlare " se stessi bene avrei i capelli unti, le labbra e i vestiti sporchi di gelato, che mangio da questa mattina, dato che dopo che tu mi hai chiuso la chiamata, ho ricevuto un messaggio di David che mi scaricava e andava via dall'hotel " le lacrime continuano a scorrere sul suo viso interrottamente, " scusa, Candace ma io..." prende uno dei cuscini e me lo butta sul viso " io cosa, ho meglio da fare ? Io devo fare un favore ad un amica, tu non hai amici, è solo una scusa perché non vuoi passare del tempo con una sgualdrina , non è così "
le dico di sedersi, e decido di raccontarle tutto, dal principio, delle mie visioni, del perché molto spesso non la ascoltassi, di Veronique e del fantasma che mi perseguita, dopo averle riferito tutto, lei rimane a guardarmi per qualche minuto per poi scoppiare in una risata" questa è la scusa più stupida ma anche più fantasiosa che qualcuno abbia mai usato, brava, però avvisami quando il fantasma vuole ucciderti, magari gli do una mano " comincia nuovamente a ridere, " Candace, non sto scherzando, io..." prima di finire la frase, una mano dalla pelle diafana mi spinge la testa sul letto e mi fa addormentare. Apro gli occhi molto lentamente, e scruto il ciel0, in cerca di una qualche spiegazione, a ciò che è appena accaduto, decido di rialzarmi e cerco di pulirmi dalla terra che copre i miei abiti, ma mentre li pulisco mi rendo conto che non indosso più gli stessi vestiti di questa mattina, ma un lungo abito di seta color turchese intenso e pizzo pervinca, ed è composto da corpetto steccato e gonna, presenta uno scollo a "V" impreziosito da ampie maniche guarnite da piccole balze arricciate riproposte anche sul  fondo della gonna, e infine un disegno sul corpino creato da un nastro di raso che si incrocia fino alla punta, e alzando lo sguardo mi accorgo che non sono più in hotel e da un cartello affisso su una locanda, apprendo che sono a Fall River, la città di Lizzie, ed accanto a me inaspettatamente compare il suo spirito, pelle violacea, labbra scarne, viso spigoloso e corpo ossuto, indossa il mio stesso abito, e in mano ha la sua fantomatica ascia intrisa di sangue, e con tono di voce esasperato dice " cammina con me... Lizzie" lascia cadere l'ascia e mi stringe violentemente un braccio, la osservo terrorizzata ed angosciata, quasi incosciente riguardo a ciò che sta succedendo, dopo un piccolo tratto di strada, punta il dito contro una grande casa, dalla facciata dipinta di un verde brillante, vedo una donna, credo che sia una domestica, intenta nel pulire i vetri della casa,e nella parte inferiore della scala, una donna dallo sguardo severo e dai lunghi capelli biondi, la matrigna di Lizzie suppongo, e dalla finestra un uomo dal viso lugubre ed angosciato, sicuramente suo padre, " questa era la mia vita... un tempo " dice lei stringendomi ancora più forte la mano, preferisco rimanere in silenzio, non saprei come esprimermi e che cosa dire, anche se questa potrebbe essere la mia ultima possibilità di scoprire la verità" Lizzie, io non so cosa tu voglia da me, ma ti prego lasciami andare" provo a sfuggire dalla sua stretta" ma è impossibile, lei si volta lentamente, sento il rumore che il suo collo produce, come di ossa rotte, " tu non vai da nessuna parte, dolcezza" mi spinge verso il giardino della casa, e voltandomi noto che è scomparsa, Veronique la descrive come un mostro, ma a me sembra solo un essere umano che ha sbagliato, sarà stato anche un enorme sbaglio, ma nelle sue parole sento note di dolore non di odio o di vendetta, mi aggiro lungo il giardino, finché la signora Borden non si gira " Lizzie noto che sei ancora qui, a far nulla mentre noi ci occupiamo della casa, come sempre d'altronde" nella sua frase sento molto disprezzo perciò rispondo a tono " senta, lei non è la mia vera madre e non lo sarà mai, perciò non si preoccupi , me la so cavare da sola e non ho bisogno del segugio che mi segue ovunque" rimane sbigottita e io proseguo, dall'entrata principale esce fuori Andrew Borden " Lizzie, ho ascoltato fin troppo bene quello che hai detto ad Abbie ed è..." lo interrompo tempestivamente " ed è scorretto, questo è vero, ma è proprio per questo che è stato divertente" abbassa il capo e si incupisce " a proposito buon giorno... padre " marco l'ultima parola con tono ironico, e mi dirigo all'interno della casa, ma il tempo è andato avanti, sono già le dieci e mezza, ovvero l'ora dell'omicidio di Abbie, improvvisamente fra le mie mani mi ritrovo l'ascia, e impotente salgo le scale, cercando di bloccarmi, ma non ci riesco, vedo la signora Borden, che piega le lenzuola, e io mi avvicino di soppiatto, lei si volta e mi guarda terrorizzata e angosciata, " Lizzie ma che..." non riesce a finire la frase che io le frantumo la mascella è una parte del cranio, provo a staccare le mani dal manico, ma invece ottengo l'effetto contrario, mi metto a cavalcioni sulle sue spalle, e continuo a frantumare la sua testa, il sangue fuoriesce a fiumi, piango e mi dispero mentre il mio viso si ricopre di gocce di sangue, all'improvviso il fantasma di Lizzie mi prende per le spalle e mi allontana " adesso capisci cosa si prova" alza il tono di voce " capisci cosa ho fatto, io ho spezzato una vita e adesso spezzerò la tua ! " impugna l'ascia e con un colpo secco mi tramortisce. Mi sveglio di soprassalto, mi trovo stesa sul mio letto, e guardando di lato intravedo Candace che indossa una vestaglia e mi osserva con viso allarmato e Christopher che cerca di coprirsi con un asciugamano e contemporaneamente mi tocca la fronte, sento le loro voci in lontananza, come dei bisbigli" l'hai trovata in questo stato? " Candace si dimena e urla " si, te lo ripeto ancora una volta, ma a quanto pare il tuo cervello non riesce ad assimilare troppe informazioni in così poco tempo, è andata così, stavamo litigando mi sono voltata e l ho trovata stesa sul pavimento, con la fronte grondante di sudore e la bava che le usciva dalla bocca, solo questo " lui annuisce, e io con la bocca impastata dico " Christopher... Chris" entrambi accorrono per vedere " si sta riprendo !" Dice lui e Candace sarcastica dice " lo vedo, signor dottore" cerco di rimettermi in piedi, ma mi sembra quasi di stare per svenire, perciò mi rimetto a letto " lei... lei sta per tornare" Christopher e Candace si guardano negli occhi e contemporaneamente dicono " chi ? " lui continua a toccarmi la fronte e Candace a girare per la stanza " lei sta per tornare... " e infine a gran voce dico " lei tornerà e ci mozzerà la testa a tutti! " per poi ricadere in un sonno profondo.

La maledizione di Lizzie Borden #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora