Capitolo 7

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23 Giugno 2017
Non so che ore sono,non so dove mi hanno trovo, non ricordo persino il mio nome, sento della gente parlare in lontananza, ma non riesco a comprendere ciò che viene detto, ad un certo punto sento qualcuno che mi scuote aggressivamente " Christopher ma sei impazzito ? " è la voce di Candace " ragazzi, smettetela vi prego, così non la aiutate di certo, aspetteremo che si svegli" ma è Veronique, devo impedire che Christopher sappia di lei, apro rapidamente gli occhi, e mi ritrovo davanti Veronique, che indossa un camicie bianco, stetoscopio stretto nella mano, un top satinato rosa pastello, con girocollo e maniche al gomito con volant, chiusura alla scollo con bottone con una perla, pantaloni a vita alta di colore beige, e delle Jimmy choo dello stesso colore, un abbigliamento piuttosto sobrio e colorato per Veronique, " dottoressa cosa possiamo fare, per aiutarla intendo? " perché Christopher ha chiamato dottoressa Veronique, perciò non conosce la sua vera identità" potete solo sperare..." mi osserva accorgendosi che sono sveglia " e pregare" Candace si volta e appena nota che ho gli occhi aperti, si avvinghia a me " mi dispiace così tanto..." inizia a piangere a dirotto" non pensavo che il nostro litigio potesse nuocere così tanto alla tua salute" mi stringe la mano, e la porta alle sue labbra, per poi baciarla " Candace, non... non piangere ti prego" Christopher vedendomi si inginocchia e tra le lacrime e la disperazione, prega e ringrazia dio " Christopher, lascia stare non ti ascolterà, se sono viva è solo perché io lo deciso, nient'altro" mi abbraccia così forte da stritolarmi " bene, adesso uscite e lasciatela riposare... grazie" dice Veronique, " a proposito Chris " si gira verso di me " perché ti sei messo l'asciugamano, stavi bene anche senza" dico ironica, e lui alza gli occhi al cielo " scherzi anche in situazioni del genere..." si asciuga le lacrime dal viso " mia piccola e dolce vampira" Veronique si assicura, che siano usciti e abbiano chiuso la porta " che storia è mai questa..." sorrido per poi mettermi seduta" adesso fai anche la dottoressa" si toglie freneticamente il camicie" non c'è niente da ridere, avrebbero potuto scoprire chi ero, dato che Candace mi diceva che eri impazzita e che le avevi raccontato di streghe e maledizioni, il nostro mondo deve rimanere nascosto agli umani..." si siede lentamente " altrimenti, ci bruceranno tutte, dalla prima all'ultima e poi non ci sarà nessuno per proteggerti" il suo viso è malinconico, quasi disgustato, a causa di ciò che ha vissuto in passato, per ciò che era " non aver paura, non mi ha creduto affatto, anzi si è messa a ridere" sospira, per poi incamminarsi accanto al letto" è successo vero, l'hai vista, ti ha portato con se " come fa a saperlo, è come se sapesse ogni suo movimento" si esatto, è stato come un'esperienza extra corporea, lei mi ha mostrato la sua vita a Fall river, proprio il giorno dell'omicidio, all'inizio ero capace di cambiare la storia, ho riposto a tono sia al padre e alla matrigna, ma ad un certo punto il mio corpo a iniziato a muoversi da solo, finché non ho ucciso a colpi d'ascia Abbie, è stato allora che lei ha detto..." non riesco a continuare, perciò resto in silenzio a guardare il vuoto " mi ha detto che mi avrebbe mozzato la testa" Veronique estrae dalla sua borsa, il diario di Lizzie " ma era nella mia macchina, come hai fatto..." la spiegazione è abbastanza semplice, con la magia " segreti del mestiere, mia cara" si interrompe per poi continuare" arrivate a questo punto devi assolutamente leggerlo" me lo porge, e si incammina verso la porta" ah Veronique" si volta " grazie" mi sorride e apre la porta. Lo tengo in mano e lo osservo per un arco tempo che non saprei definire, per poi prendere il cellulare, noto che oramai si sono fatte le undici, ma per quanto ho dormito, in questi due giorni sono accadute così tante cose, credo di non aver retto lo stress, ieri ho incontrato Candace e abbiamo affrontato un viaggio insieme, poi ho conosciuto Christopher e l'imbarazzante scena di Veronique, il marchio sulla mano, e oggi il nuovo lavoro e la visione di una realtà storica che è praticamente l'opposto della mia, è stato davvero troppo, credo che passerò il resto della giornata a letto, così domani mattina sarò in forze per affrontare una giornata di lavoro, spengo l'iPhone e apro lentamente il diario, cercando di togliere della polvere dalle pagine, è scritto con una penna stilografica, decido di cimentarmi finalmente nella lettura, tutto inizia il 3 Agosto 1892 " Caro diario, questa è la prima è forse l'ultima pagina che ti scrivo, non credo che resisterò ancora a lungo qui dentro, la mia matrigna Abbie, ha trovato il montone che abbiamo mangiato a pranzo piuttosto disgustoso, e come darle torto, crede che io li abbia avvelenati, ma come avrei potuto farlo, un giorno di questi scapperò, andrò lontano, molto lontano, la tentazione di brandire un coltello ed infilzarli tutti è davvero forte, ma io cerco di soffocare questo sentimento" smetto di leggere, perché le parole che ho appena letto, mia hanno davvero sconvolta, decido di prendere una boccata d'aria, perciò apro la porta in vetro e mi siedo in balcone, ma continuo a voltarmi verso il mio letto, è come se il diario mi chiamasse, perciò lo prendo e continuo a leggere seduta sulla sedia a dondolo sulla balconata, " chi mai potrebbe sospettare, che una ragazza come me, dolce e affettuosa, dedita alla chiesa, che istruisce i bambini riguardo le sacre scritture, è in realtà assetta di vendetta, ovviamente non mi descrivo di certo un mostro, ma voglio riscattarmi, voglio la libertà, l'indipendenza, e soprattutto voglio uscire da questa gabbia, la mia intera esistenza è costituita da sofferenza e dolore, è scoccata l'ora del cambiamento, non so cosa accadrà domani, ma fidati domani è il giorno del mio cambiamento, del mio ritorno alla vita" scorro la pagina successiva, è il giorno seguente, il 4 Agosto" Caro diario, sono tornata a scriverti, questa mattina ho intravisto un'ascia luccicare sotto i raggi solari, si trovava nella stalla, ero davvero combattuta, le mie mani fremevano per prenderla, non volevo cedere alla tentazione, ma alla fine ho ceduto, e adesso mi trovo davanti al corpo sanguinante di mio padre, il sangue scivola lentamente sul pavimento e ha imbrattato tutte le pareti, ho deciso di sfilarmi l'abito e di rimandare nuda, libera e nuda, l ho colpito ben undici volte, ed è stata una meravigliosa è gratificante liberazione, vedere il suo naso saltare via alla promo colpo e il suo occhio dividersi in due parti è stato elettrizzante, ricordo ancora che sorridevo, poi mi sono pulita da tutto il sangue che colava sul mio corpo nudo e ho indossato nuovamente l'abito, ho gridato e ho pianto, in modo davvero perfetto, la mia disperazione, le mie lacrime, il mio cuore infranto, sembrava tutto così realistico, Bridget è andata persino a chiamare il medico come le avevo detto, che cosa stupida, gli ho macellato metà faccia non c'è niente da fare, successivamente è arrivata anche la mia vicina, che ha scoperto il cadavere della mia matrigna, diciannove colpi sulla testa, la vendetta è stata così dolce, ne sento ancora il sapore in bocca, il sapore del sangue, finalmente sono libera di spiccare il volo, di farmi una vita mia, e non sottostare più a le rigide e sciocche regole dei coniugi Borden, ringrazio dio di avermi dato la forza di fare tutto ciò. Adesso la polizia è in casa , gli ho detto che ero stanca, e mi hanno fatto andare in camera mia, per questo ti sto scrivendo, credo che gli agenti sospettino di me, spero solo che dio sia misericordioso e che mi permetta di continuare la mia vita." questa seconda pagina mi ha scosso, non so se provare terrore o compassione, anche se mi rispecchio molto nelle sue parole, scacciare via il passato e librarsi nell'aria, finalmente libera da quei ricordi che mi tenevano bloccata, nelle successive quattro pagine Lizzie descrive come la sua amica Alice, abbia riferito alla polizia come lei abbia bruciato nel seminterrato l'abito che indossava il giorno dell'omicidio, e che aveva sollevato molti sospetti da parte della polizia, e di come l'undici giungo fosse stata trovata la presunta arma del delitto, un ascia senza manico, e la polvere che si era accumulata sopra di essa, fu ritenuta applicata di proposito per spingere la polizia a credere che fosse li da molto tempo, e infine il giorno prima del processo, il dieci giugno " Caro diario, questa è la notte prima del processo, credo che siano le due di notte circa, ma un avvenimento straordinario, forse un intervento divino, è avvenuto a mezzanotte, mentre mia sorella Emma riposava, nella nostra casa si è presentata inaspettatamente una donna, incredibilmente alta, magra e ossuta, talmente tanto da poter vedere chiaramente le costole e le ossa del collo, gli occhi senza pupilla, completamente scuri come il buio che circondava la mia casa, capelli rossi come le fiamme di un incendio, grandi rubini infernali, indossava un abito in velluto viola impreziosito da due foulard di chiffon grigio perla che partivano dal centro del seno, raggiungevano le spalle e scendevano lungo tutto l'abito, la cintura presentava una punta al centro del seno ed era finemente decorata da gioco di passamaneria realizzata a mano, e un mantello con collo alto risvoltato in tessuto damascato in argento con fondo nero, mi ha detto di venire da Salem, ha percorso una strada davvero lunga perciò ho deciso di farla entrare, lei dice di sapere chi sono e che cosa ho fatto, e che può aiutarmi, io le ho chiesto chi sia, lei mi ha risposto che è una strega, una vera e proprio messaggera dell'oscuro signore, mi dice però che la magia ha un prezzo, un prezzo molto alto, e che può fare in modo che io venga scagionata, soffrirò, verrò messa in carcere, affronterò il processo, ma alla fine sarò giudicata non colpevole, l'unica cosa che devo fare è un patto di sangue, mi ha tagliato il palmo della mano con un pugnale e ha fatto colare il mio sangue nel suo calice, lo ha bevuto lentamente, e poi mi ha detto che il prezzo sarebbe stata la cosa più preziosa che io possiedo, non possedendo niente non ho potuto accontentarla ma lei mi ha detto che in futuro arriverà qualcosa che mi stupirà, e come se mi stupirà" chi sarà mai questa strega dall'aspetto terrificante che ha descritto Lizzie, questo lo scoprirò molto presto, mi affaccio dal balcone e sotto di me vedo Christopher " Liz, Liz !" Continua a gridare, facendo cadere l'asciugamano che lascia scoperte le sue possenti spalle " se te la senti, vorresti uscire... cioè andare a pranzo con me domani ? " io annuisco e lui per l'eccitazione si tuffa nella piscina e inizia a ridere, io sbuffo ma appena entrata in camera mi butto sul letto e inizio a ridere anche io. Improvvisamente sento qualcuno che bussa alla porta, vado ad aprire e vedo Candace " Lizzie come ti senti ? " io la invito ad entrare " sto meglio non preoccuparti, grazie per aver chiamato Ver... cioè la dottoressa " nascondo il diario sotto le coperte " mi sento molto meglio sapendoti guarita, in ogni caso quando mi aggiravo pensierosa per l'hotel ho incontrato Jeremy, è un ragazzo così simpatico, e dovresti vedere che pe... che petto" ride rumorosamente, " comunque è quasi arrivata l'ora di pranzo, io esco con Jeremy in centro, tu mangi in hotel ? " annuisco, " si credo proprio che resterò qui, così domani potrò... " mi da un bacio sulla guancia frettolosamente" si tesoro me lo racconti dopo, adesso vado a fare una doccia e indosso qualcosa di provocante, forse questa è la volta bene che ho una serata come si deve, capisci cosa intendo ?" Le sorrido e sprofondo nel letto " si ho capito, divertiti" lei prende dalla sua valigia un miny abito rosso con scollo a V e maniche lunghe e a palloncino, e un sandalo con tacco trasparente " non è un po' troppo appariscente per un pranzo" mi guarda e scoppia a ridere, per poi correre verso il bagno " deve essere appariscente, tesoro", mentre lei si veste come una serata di gala, io indosso la mia enorme maglietta, che presi ad un concerto molti anni fa, e che uso come pigiama, mi siedo di nuovo sul letto, sorseggio un mojito e ingoio una patatina dopo l'altra, e Candace dice " vuoi rimanere sobria ed informa, vero ? " ride e spalanca la porta per andare via. Passano ore, e io continuo a scorrere quelle dannate pagine di quel diario per trovare una risposta concreta, ma il nome di quella donna inquietante non è citato da nessuna parte, l'unica soluzione è chiedere alla vera Lizzie, risvegliare Lizzie, rischiare di morire per la verità, dico ad alta voce " tutto per te... Lizzie " e mi guardo nello specchio di fronte a me.

Ringrazio, Marika Bafaro per la nuova e magnifica copertina. MarikaBafaro

La maledizione di Lizzie Borden #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora