24 Giugno 2017
Sono troppo scossa per affrontare una conversazione con Raul, perciò decido che è meglio andare via, prendo il suo suo telefono, scrivo il numero telefonico e gli invio un messaggio di scuse per essermene andata, recupero il mio IPhone e mi incammino barcollando verso la porta, e nel momento esatto in cui la sto per chiudere sento il cellulare vibrare nella tasca, è un altro messaggio di Christopher,dice che se gli voglio parlare posso trovarlo al Beacon Hill pub, decido di chiamarlo ma non risponde, perciò mi incammino a piedi senza una meta, senza sapere dove sto andando, grondo di sudore sotto il sole cuocente di giugno, ripenso a ciò che ho sognato, sembrava tutto così reale, è la sete di vendetta era così intensa quasi irresistibile, sollevo lo sguardo e vedo in lontananza Candace, sta prendendo a schiaffi un uomo,ha i capelli folti e mossi, di colore scuro, occhi intensi e una carnagione estremamente chiara, è in lacrime e cerca di fermare Candace, che continua a schiaffeggiarlo violentemente, corro nella loro direzione e cerco di fermare Candace " ma che diavolo stai facendo?" lei si volta adirata e abbassa le mani" quest uomo mi ha rivelato di essere sposato e vorrebbe che io fossi la sua amante" questa rivelazione mi spiazza completamente" Candace ma io ti amerò come se stessimo realmente insieme io..." non termina la frase che lei gli tira un pugno dritto in faccia, facendolo accasciare sulla strada, si volta soddisfatta e dice" Lizzie, cosa ci fai qui?" le rispondo che ero andata a pranzo da un amico ma era stata una brutta esperienza" non sai quante brutte esperienze ho vissuto..." punta lo sguardo contro l'uomo " tra cui questa" e gli tira un calcio in pieno petto, e lui geme di dolore" spero di non vederti più, Jeremy" ci incamminiamo a braccetto" Candace in realtà io avrei un appuntamento con... Christopher" si ferma improvvisamente e mi guarda sconvolta" Christopher, sei seria ? " riprende a camminare," a causa di tutto quello che era successo non ho avuto il tempo di raccontarti..." faccio una lunga pausa" che ci siamo baciati in piscina" scuote la chioma bionda e mi punta un dito contro " voi avete fatto cosa ?" resto in silenzio, per poi vederla scoppiare in una risata " davvero inaspettato, ma chi sono io per giudicare un simile gesto" le sorrido per poi chiederle dove si trova il Beacon Hill pub " se vuoi ti ci accompagno io" sono contenta di non dover andare a piedi ma con aria inquisitoria le chiedo " ma tu non hai la macchina,come facciamo ad arrivarci?" lei tira fuori dalla borsetta un paio di chiavi " le ho rubate a Jeremy perciò non preoccuparti" mi apre lo sportello e mi invita ad entrare, mette in moto e slitta sulla strada" non ti smembra di stare andando troppo veloce?" Si volta a guardarmi con aria divertita "l'unico aspetto divertente di questa situazione è il tuo viso terrorizzato, tesoro" continua ad accelerare e all'improvviso svolta, una fila interminabile di macchine preme il clacson a causa della sua manovra" Candace non puoi svoltare è contro senso e..." non riesco a terminare la frase, che è già andata in contro alle auto, " non aver paura, so quel che faccio" spero fortemente che lo sappia davvero, mi sporgo fuori dal finestrino e vedo l'insegna del pub" accelera Candace, accellera !" Le grido, lei preme l'acceleratore e ci ritroviamo ben presto accanto al Beacon Hill pub, scendo dall'auto immediatamente e saluto rapidamente Candace, con la coda dell'occhio la vedo sfrecciare nuovamente sulla strada e andare via, entro correndo all'interno del pub, e seduto al bancone vedo Christopher, mi avvicino lentamente e dico "Chris" lui si volta cautamente e mi scruta attentamente, " Liz, alla fine sei venuta" cerco di spiegargli per filo e per segno cosa è accaduto, ma lui sembra disinteressato, " Liz,non ho bisogno di nessuna spiegazione, voglio solo che tu sieda con me ad un questi tavoli" mi indica un tavolo appartato accanto alla finestra, ci incamminiamo verso esso, mi invita a sedermi e io dico" scusa Christopher, io non capisco perché tu mi abbia fatta venire qui, se non volevi parlarmi" solleva lo sguardo e svogliato dice " io voglio parlarti, ma non del perché tu non ti sia presentata all'appuntamento, ma perché dopo il tuo svenimento tu non mi sia venuta a cercare, ero davvero preoccupato perciò che ti è successo" cerca di trattenere le lacrime, ma ben presto scoppia in un pianto disperato, " Christopher, non volevo farti soffrire ma io...io non ne ho avuto il tempo" sbatte il pugno sul tavolo" ma che diavolo di scusa è mai questa" io cerco di abbracciarlo ma lui mi scansa" credo soltanto che stiamo procedendo troppo in fretta" si asciuga le lacrime e mi stringe una mano, " allora procederemo lentamente, ti prego Liz io ci tengo davvero a te, sei stato il mio primo e unico colpo di fulmine, appena mi sono voltato e ti ho vista, un sentimento si è riacceso in me, un sentimento che non provavo da molto tempo oramai, l'amore a prima vista" mi accarezza dolcemente il viso e dice" ho capito sin da subito di provare qualcosa per te, e non importa se in questo momento non hai tempo, lo troveremo in futuro" io non riesco quasi a credere alle parole che ha appena pronunciato, e con aria seriosa dico "Chris l'amore a prima vista non esiste" ma lui con tono ancora più convinto dice" questa è una tua convinzione, di certo non mia" restiamo a guardarci negli occhi a lungo, e improvvisamente il silenzio viene interrotto dalla cameriera che dice" cosa volete ordinare?". Ben presto ci viene servito il pranzo, e passiamo i minuti restanti, prima che io torni alla centrale, a parlare, Christopher dice "davvero non hai mai baciato qualcuno prima di me?" io annuisco e lui con aria orgogliosa dice " perciò è stata una esperienza completamente nuova... e speciale" scoppio in una risata e torno a mangiare la mia insalata, " Dimmi un po' Liz, da dove vieni? Me lo chiedo da quando sei arrivata" ingurgito il boccone e dico" vengo da Providence, a un'ora circa da qui" continuano a conversare amorevolmente sulle relazioni che abbiamo avuto in passato, sui nostri genitori, sulle nostre abitudini e preferenze, finché Christopher mi pone una domanda " con Candace, come vi siete incontrate?" come posso dirgli in modo gentile che la stavo quasi per investire perché lei scappava da un cliente, e che io senza pensarci un attimo l'ho fatta salire in macchina portandola a Boston, e soprattutto che abbiamo fatto amicizia in un viaggio in macchina, " è una storia piuttosto lunga, un giorno te la racconterò " guardando il mio cellulare mi accorgo che è l'ora di rientrare" Chris dovrei rientrare in centrale" e lui con tono tranquillo dice " ti accompagno io, non aver paura, non potrebbero mai licenziare una piccola e dolce strega come te" dopo quella frase, un ricordo riaffiora nella mia mente, vedo delle dita rugose che mi tagliano con un pugnale il palmo della mano, il sangue scorre rapidamente finendo nel calice posto sotto di essa, sollevo lo sguardo, sto per guardare dritta negli occhi la strega dai capelli rossi, ma Christopher interrompe il tutto e dice " Liz, va tutto bene?" io mi risveglio come da un lungo sonno e dico" si Chris, non aver paura" lui mi conduce verso la sua macchina, e per il resto del tragitto continuo a soffermarmi su ciò che ho visto, avrei potuto scoprire la sua identità se Christopher non mi avesse interrotta, appena raggiungiamo la centrale di polizia, scendo dall'auto e mi dirigo verso l'entrata," Liz, ci vediamo in albergo" io annuisco e continuo a camminare, solo adesso mi ricordo ciò che mi aveva detto Veronique, di stargli lontano, avevo fatto completamente l'opposto, ma non potevo resistergli oramai ero diventata succube di lui, non potevo fare a meno della sua presenza, i nostri cuori battevano all'unisono e niente avrebbe potuto dividerci. Entro cautamente per non essere notata, ma tutti gli occhi mi si puntano contro, corro verso Leslie e sottovoce gli dico" perché mi stanno guardando in quel modo?" e lui mi risponde " perché sei in ritardo, qui sono molto fiscali sotto questo aspetto" mi siedo alla scrivania, e davanti a me si prostra un'alta pila di fogli, " il signor Mitchelle ha notato che apprendi molto in fretta, perciò ti ha dato altro lavoro da fare" resto a guardarli per qualche minuto e poi dico" di questo passo non finirò mai". Lavoro al computer da un sacco di ore oramai, un'arco di tempo che non saprei definire, non ho nemmeno notato che la maggior parte degli agenti è andata via, e io sono una delle poche che ancora sta lavorando, ho quasi terminato l'ultimo fascicolo quando davanti a me compare Raul " Liz, te ne sei andata lasciando un messaggio, un po indelicato da parte tua, non credi?" abbasso la testa per la vergogna, e dico " Raul mi dispiace davvero tanto ma..." cerco di inventare una scusa credibile" la mia amica aveva bisogno di me, a causa di un appuntamento andato male" sembra crederci e mentre sta per andarsene dice " nemmeno il nostro appuntamento si può definire terminato a buon fine, sarà per un'altra volta" mi sento così in colpa, Raul pensa che io sia attratta da lui, che in parte è vero, ma non potrei mai abbandonare Christopher, anche se dovrei, è tutto così dannatamente complicato, e nella disperazione scaravento il fascicolo sul pavimento, prendo la valigetta e vado via sbattendo la porta, entrando in macchina penso a quanto la mia vita in questo momento sia disastrosa, non possiedo nemmeno una casa, come potrei avere una relazione con Christopher stando nello stesso posto sempre, a tutte le ore del giorno, il nostro rapporto terminerebbe subito, metto in moto e mi dirigo verso l'albergo, nel tragitto vedo il sole illuminare gli alti palazzi, la loro luce mi acceca e mi disorienta, proprio come la mia esistenza in questo momento, e poco più in là vedo l'hotel, in lontananza vedo Christopher intento a chiudere l'entrata della piscina, io scendo immediatamente dalla macchina e gli corro incontro, lo tengo stretto a me e gli dico " ho pensato a lungo e credo che dovremmo concederci una possibilità" tra le lacrime di gioia e i sorrisi, improvvisamente vedo una donna, avanza con grazia verso di noi, camminando lentamente, misurando ogni passo , ha lunghe ciocche di capelli castano ramato, che terminavano con un delicato ricciolo, scivolando sulla schiena, la carnagione rosea e i suoi occhi color nocciola fanno di lei una bambola di porcellana, stretta in un vestito blu come l'oceano che fa risaltare le sue curve, è decisamente alta, il suo volto sembra illuminato di luce propria, è radiosa, all'improvviso Christopher si volta e dice " Brittany, sei tornata" perciò la conosce " Christopher è un tale piacere rivederti" mi stacco dalla sua stretta e mi allontano, mentre la vedo abbracciarlo e guardarlo intensamente, " quando sei arrivata a Boston ?" lei indietreggia e tira fuori il cellulare dalla borsetta "questa mattina, ma ho voluto aspettare il tuo turno per farti una sorpresa..." punta lo sguardo verso di me e dice " lei chi è ?" e Christopher impacciato risponde " lei è Liz, la mia..." esita per qualche momento per poi dire " la mia amica" sentendo quelle parole mi incammino lungo il corridoio furiosa, sbattendo una spalla contro la donna " scusami tanto... Brittany " lei si volta e mi incenerisce con lo sguardo e io faccio lo stesso, non ha nemmeno lontanamente compreso con chi ha a che fare,mentre mi allontano la sento dire "Christopher dovevi avvisarmi che la tua gattina graffia" e scoppia in una ridicola risata, lungo la strada, Christopher mi rincorre e mi ferma, bloccandomi un braccio, " che diavolo vuoi Christopher ?" lui con aria preoccupata dice " so che sei decisamente arrabbiata a causa di ciò che ho detto, ma Brittany è la figlia del capo del Wilburn Beacon Hill hotel, che possiede una lunga catena di alberghi, sono abbienti e potenti, per giunta in passato lei era la mia ragazza " questa rivelazione mi sconvolge a tal punto che scappo via, senza guardarmi indietro, soprattutto senza guardare la reazione di Christopher, arrivata alla stanza sono stanca e stremata, ma allo stesso tempo sono furibonda contro Brittany che si è messa nel bel mezzo della nostra relazione, sento la rabbia che ribolle, le mani che fremono per strangolarla, la immagino in bilico tra la vita e la morte, che cerca ancora di respirare ma le è impossibile, a causa delle mie mani che le tengono ben stretto il collo, infine il suo viso diventerà bluastro e la vedrò accasciarsi morta sul pavimento, in quel momento sporgendomi lungo il corridoio la vedo conversare a telefono, " papà ho visto Christopher, è più raggiante che mai, se non fosse per quella megera che si ritrova affianco..." non ci vedo più dalla rabbia e mi precipito verso di lei e la colpisco in testa con una lampada, più e più volte, appena la vedo stesa sul pavimento mi rendo conto di quello che ho fatto, e disperata le controllo il battito, fortunatamente è ancora viva, perciò la trasporto lungo il corridoio fino alla mia camera, arrivata dentro la lego ad una sedia con del nastro isolante e la rinchiudo nell'armadio, spero solo che non si risvegli prima del mio ritorno, chiudo la porta e mi fiondo verso la camera di Veronique, " Liz ma che sta succedendo ?" mi fa entrare e le racconto ciò che ho fatto e le sensazioni che ho provato e lei dice " sfortunatamente il cambiamento sta avvenendo, ti stai trasformando in un mostro assetato di vendetta" si sofferma a guardarmi "ma non aver paura ti aiuterò " mentre usciamo dalla porta, vedo i suoi capelli lentamente cambiare colore, e il suo viso mutare completamente, arrivata nel corridoio è assolutamente identica a Brittany " ma che diavolo è ?" lei si volta a guardarmi e sorridendo dice " questa è magia".Ringrazio MarikaBafaro per lo splendido book trailer, che potrete trovare anche su youtube.😘
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La maledizione di Lizzie Borden #Wattys2017
Paranormal"Lizzie Borden prese un'accetta e quaranta colpi diede alla madre;quando vide quel che aveva fatto quarantuno ne diede al padre ". Lizbeth Borden, per gli amici Liz, si trasferisce dalla sua città natale a Boston , per vivere nuove esperienze e sco...