L'estate è un inferno. Nel vero senso della parola. Cosa c'è di peggio del caldo soffocante, delle notti insonni, delle zanzare, del dovere morale di essere sempre in forma? Per non parlare delle giornate che sembrano infinite ed immuni al trascorrere del tempo. Specie se non si hanno amici. Non sono una ragazza molto sociale e l'unica persona di cui mi fido realmente, al di fuori della mia famiglia,è Sara, la mia migliore amica.
Ero stesa sul letto, dal quale non riuscivo a staccarmi - sia per mancanza di volontà, sia perchè ero letteralmente appicicata alle lenzuola - cercando di trovare un senso alle mie giornate. Decisi di averne abbastanza, per cui a fatica mi alzai e mi diressi in bagno per una doccia rigenerante. Trascorsi venti minuti abbondanti sotto il getto d'acqua insistente, pur essendomi completamente liberata dallo shampoo e dal bagnoschiuma, per poi uscire e asciugarmi velocemente. Un altro lato negativo dell'estate è il fatto che non vi è un momento della giornata in cui non si è sudati, anche quando ci si è appena lavati. Applicai quindi una quantità consistente della mia adorata crema per il corpo alla vaniglia per evitare cattivi odori durante la giornata. Un quarto d'ora dopo, armata di un paio pantaloncini di jeans, di un largo top bianco e delle mie immancabili infradito blu, mi diressi in spiaggia, che fortunatamente, quel giorno sembrava essere a corto di turisti.
Uno dei peggiori difetti di Sara è il fatto di essere una perfetta ritardataria, al contrario di me che sono dannatamente puntuale, a volte anche troppo. Prima di alzarmi dal letto, infatti, le avevo scritto dandole appuntamento in spiaggia alle sedici. Erano passati trenta minuti quando finalmente la vidi, con i suoi lunghi capelli marroni e le sue gambe chilometriche decisamente abbronzate.
«Ce l'hai fatta finalmente!» le dissi quando mi raggiunse. Posó il suo telo vicino al mio e mi sorrise colpevole.
«Scusa,ho avuto qualche problema con la piastra!»«Non credi che almeno d'estate potresti farne a meno?»
«E uscire di casa con i capelli disordinati?Non esiste!» Avrei voluto dirle che i suoi ricci naturali sono fantastici, ma decisi di chiudere quest'inutile discussione e le chiesi che cosa avesse intenzione di fare con il progetto che avevamo in mente. «Domani mattina prenderó l'appuntamento con l'agente immobiliare e ti faró sapere.Oddio,ci credi che andremo a vivere insieme?»
urló lanciando un gridolino eccitato. Fortuna che la spiaggia era quasi vuota. «Ancora non c'è nulla di certo!»«Non essere sempre cosí negativa Sally! Pensa alle feste che potremmo fare! Oh a proposito. Questa sera Matteo darà una festa a casa sua,alle dieci passo a prenderti.» «E chi sarebbe questo Matteo?»«Oh giusto. L'ho conosciuto alla festa di sabato scorso, quella a cui ti sei rifiutata di venire per "un raffreddore estivo"»mi guardó in tralice.«Ehi,sono stata male davvero!»«Si come no. Avrei dovuto portarti con la forza.»«Sai che non ce l'avresti fatta»«Beh oggi sí»
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E cosí alle dieci in punto - quando vuole Sara sa essere davvero puntuale - mi ritrovai nella sua macchina. «Pensavo che avrei davvero dovuto usare la forza.Beh,meglio cosí»mi disse scrollando le spalle .«E comunque,sei davvero uno schianto»aggiunse. Per la festa avevo optato per un vestitino bianco corto fino a metà coscia che metteva in risalto l'abbronzatura, resa ancora più evidente sulle spalle dallo scollo all'americana e dal mio nuovo taglio di capelli. Le alte temperature mi avevano costretta a ridimensionare la lunghezza dei miei capelli, prima lunghi sino a metà schiena, poi scendevano dritti poco più in là delle spalle. Per quanto riguarda il trucco, non essendo minimamente capace in materia, messi un po di mascara ed un lucidalabbra, escludendo il fondotinta dato che comunque il sole aveva dato colore alla mia faccia qualche ora prima.
«Grazie!Anche tu stai benissimo!»Ed era vero. Quel vestitino rosso aderiva perfettamente al suo corpo non troppo formoso e risaltava le sue lunghe gambe. Arrivammo davanti ad una villetta già gremita di gente. Riuscivo a scorgere la facciata completamente bianca e a fatica la porta in legno che faceva da contrasto insieme alle piante. Non avevo mai visto un giardino cosí grande. Anche se, la quantità di gente presente lo faceva sembrare decisamente più piccolo. C'era gente impegnata a dimenare i fianchi a ritmo della musica house messa dal dj posizionato dalla parte opposta rispetto al cancelletto d'entrata e gente che, come me,non lo considerava il suo ambiente. Evidentemente Sara faceva parte della prima cerchia perchè,cercando di coinvolgere anche me,si diresse verso il centro della mischia e urlò «che inizi la festa!»
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Non amarmi solo d'estate
Teen FictionSally ha 21 anni. Odia l'estate, ama l'inglese e l'arte. Due anni prima un evento l'ha segnata, e il destino la mette nuovamente alla prova quando rivedrà Christian, un amore mai dimenticato. Cosa succederà quando i due si rivedranno? E quando saran...