CHRISTIAN
Eravamo sdraiati sul letto, sfiniti, dopo che avevamo quasi sfondato la porta a suon di spinte. È stato tutto fottutamente bello. Non ci siamo fermati al primo round e neanche al secondo. Era da tanto che non mi sentivo così appagato e felice. Da due anni per l'esattezza.«Sally?» «Mh?» rispose lei stanca. «In questi anni, hai avuto qualcuno?» «No Chris. Tu sei stata la mia prima ed unica volta.» La guardai sorridendo. Era la cosa più bella che mi potesse dire. «Perché quella faccia?» doveva aver notato l'espressione da ebete che avevo in volto. «Perchè ti amo.» «Anch'io ti amo. Oddio, ho sempre quell'espressione che hai tu in faccia?» «A volte.» giocai con i piccoli raggi di sole sparsi sul cuscino del mio letto. E sì, eravamo finiti lì. Il terzo round era stato più intenso dal punto di vista emotivo ed il letto era l'ideale per dare spazio all' emozioni. Mi diede uno schiaffetto che oltre a farmi venire i brividi, mi fece il solletico. «Ahi.» dissi fingendomi ferito. «Sembro davvero un' idiota quando ti guardo?» mi domandó con occhi speranzosi. Alzai gli occhi al cielo e la costrinsi a posare i suoi sui miei aiutandomi con le mani. «No Sally. Sei bellissima e a me piace da matti quando lo fai. Non smettere mai di guardarmi e non farlo con nessun'altro altrimenti..» non finí la frase perchè fu lei a farlo per me denigrando l'importanza della cosa con un gesto della mano.«Gli taglio le gambine, si si.» «Brava la mia ragazza.» «E chi ti da la convinzione che io sia la tua ragazza?» «Proprio tu. Devo rinfrescarti la memoria? Qualche ora fa sembravi piuttosto soddisfatta di avermi vicino.» E fu cosí che arrossí di colpo e nel contempo mi diede un altro schiaffo sul petto. Questo faceva più male. In risposta le diedi un bacio, che poi divenne qualcosa di più. Più precisamente, facemmo l'amore giungendo cosí al quarto round.
***
«Sara, ho bisogno di una mano!» Eravamo nella nostra stanza a scegliere l'abbigliamento adatto per quella sera. La nostra sera. Solo mia e di Christian. Il giorno prima - meglio ricordato come quello dei quattro round - mi aveva detto che oggi avrebbe voluto portarmi in un posto. Inutile dire che i miei assillanti tentativi di sapere quale furono vani. Sara era sul nostro letto matrimoniale - mi ero occupata di cambiare le lenzuola dopo la "notte di fuoco" - a guardarmi con un sorrisetto soddisfatto sulle labbra. «Non avrei mai immaginato di sentirtelo dire. Di solito ti ostini a non volere il mia aiuto e di conseguenza vestirti come solo una suora sa fare.» «Non ti conviene sprecare quest'occasione. Potrebbe ripresentarsi di nuovo solo al mio matrimonio, perciò aiurami a scegliere!» «O mio dio. Parli già di matrimonio?» disse Sara incredula. Chi aveva pronunciato quella parola? Io? No, impossibile. Ero davvero cosí innamorata? Era Christian l'uomo dea mia vita, colui che avrei raggiunto all'altare? «Io..» tentai di dire qualcosa. «Tu l'hai fatto. E non rimuginarci troppo, é l'uomo della tua vita ed è normale pensare al matrimonio, non avrei dovuto stupirmi cosí.» «È troppo presto..» La mia migliore amica sbuffò. «E dai Sally! Non ti ha mica fatto la proposta, non ancora.. O mio dio! E se la facesse stasera?» urlò saltellando tutta eccitata sul letto. «Va tutto bene ragazze?» chiese Marco dall' altra parte della porta. «Benissimo amore!» lo rassicurò Sara, che ora era intenta a cercare il vestito adatto per stasera. Non lo trovò, o almeno, non nel mio armadio. Alla fine mi mise tra le mani un vestito rosa cipria lungo fino a meta coscia, stretto fino alla vita e ampio al di sotto. Le spalline sottili ed il tessuto in seta lo rendevano raffinato ed elegante. La scollatura a cuore metteva in risalto il seno, una quarta quasi abbondante. «Adesso ti faccio un'acconciatura come si deve.» Mi raccolse i capelli in una crocchia apparentemente disordinata, lasciando alcuni ciuffi biondi di fuori, cosí da incorniciare il viso, truccato quanto basta. «E per completare il mio capolavoro, voilà!» mi porse i miei sandali bassi più carini, quelli impreziositi da qualche gioiello. Mi guardai allo specchio posto all'interno dell'armadio, su un'anta. Non ero molto diversa, solo più sicura di me. Lo notai dalla postura. Non mi sentivo inferiore a nessuno in quel momento. Dopotutto, mi interessava sapere cosa ne pensasse Christian. Lo dovetti scoprire da sola, perchè lui non parlò, richiuse ed aprí la bocca un paio di volte.
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Non amarmi solo d'estate
Teen FictionSally ha 21 anni. Odia l'estate, ama l'inglese e l'arte. Due anni prima un evento l'ha segnata, e il destino la mette nuovamente alla prova quando rivedrà Christian, un amore mai dimenticato. Cosa succederà quando i due si rivedranno? E quando saran...