Capitolo 5

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5.




Staryn era rientrato sano e salvo da circa una settimana, stando alla missiva che era giunta tramite falco alla casa di Istrea.

La famiglia reale ringraziava tutto il villaggio, per l'accoglienza festosa riservata ai due figli del re e al loro seguito.

Nel messaggio, Ruak e Renke si complimentavano inoltre coi cognati per la bellezza sempre maggiore dei gemelli, e si auguravano di poterli rivedere presto.

Nel replicare alla missiva con un messaggio di ringraziamento, Aken promise loro che, entro l'anno, forse sarebbero riusciti a scendere a Rajana per far loro visita.

Naell, pur lieta di aver saputo del buon esito del viaggio del fratello, aveva sospirato infelice nel buio della sua stanza, sentendosi spaesata più di quanto non si sarebbe mai aspettata di essere.

Pur avendo desiderato quella vacanza, la vita nel villaggio le pesava più di quanto fosse disposta ad ammettere e, pur con tutte le attenzioni di Eikhe e di Aken, le mancavano i suoi genitori.

Il lavoro che aveva svolto fin dal primo giorno a Hyo-Den aveva minato, più di tutto, le sue sicurezze perché mai, in vita sua, aveva dovuto faticare tanto.

Non sul piano fisico, per lo meno.

Ricoprirsi di sudore e polvere come, invece, le capitava ogni giorno, non la aiutava a ritemprare il suo ego.

Se in passato aveva creduto che la vita a corte fosse pesante e difficilmente sopportabile, al villaggio si era dovuta ricredere alla svelta.

Nessuno le faceva pesare la sua lentezza nel lavorare, o i suoi modi impacciati, ma bastava già il suo subconscio a metterla a disagio, specialmente quando le metteva sotto il naso la sua inettitudine nel lavorare.

Non voleva apparire goffa ma, di fatto, la era, e questo non contribuiva certo a migliorarne l'umore.

I pianti silenziosi nella sua stanza, quando nessuno poteva vederla, erano quasi all'ordine del giorno.

Naturalmente, di fronte agli zii e ai cugini, come al resto del villaggio, non aveva espresso i suoi lamenti, che lei stessa giudicava infantili.

Non essendo però abituata a convivere la notte con un lupo, non aveva pensato a quanto, il suo compagno di stanza, potesse invece comprendere i suoi problemi.

E riferirli di conseguenza al suo amico e padrone.

Turbato per il malumore della ragazza, Fyn era infine sgattaiolato una mattina nei pressi dei frangi-valanghe, dove sapeva trovarsi Aken.

Dopo aver attirato la sua attenzione, gli aveva spiegato per sommi capi – e per quanto fosse possibile a un lupo – ciò che stava passando Naell.

Aken lo aveva ringraziato con una grattata dietro le orecchie, e la promessa di una bella bistecca per cena.

Ritenutosi soddisfatto, il lupo se n'era andato nel bosco come in quelle settimane – a turno – ogni membro del branco stava facendo con insolita puntualità.

Più di un abitante di Hyo-Den aveva notato con quanta assiduità, i lupi, si recassero nella foresta ma, a nessuno, era stata data una risposta esauriente in merito a tale comportamento.

Affari del branco.

Come se questo potesse dire loro qualcosa.

A turno, infatti, una decina di lupi si assentavano dal villaggio per ripresentarsi solo a sera inoltrata, solitamente col pelo inumidito o, addirittura, fradicio.

La Profezia di Haaron - Cronache di Enerios Vol. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora