Capitolo 4

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4.


Una pioggerella sottile picchiettava sul tetto ricoperto di lastre di pietra grigia, mentre la notte avanzava placida sulle sue ali spiegate.

Le emozioni dirompenti di quel primo giorno in compagnia degli zii e dei cugini, avevano così scombussolato Naell che, ancora troppo agitata per dormire, navigava con lo sguardo nella semi oscurità della stanza in cui si trovava.

Ormai da ore si chiedeva quando, finalmente, il sonno avrebbe preso anche lei.

Alla notizia che Naell sarebbe rimasta al villaggio priva della sua abituale dama di compagnia, Eikhe si era immediatamente preoccupata che la ragazza potesse sentirsi troppo sola, nella casa di Antalion, ancora vuota e disabitata.

La principessa, però, aveva presto risolto l'annosa questione, chiedendo agli zii che un lupo dormisse con lei nella sua stanza.

La richiesta era subito stata accolta con un sospiro di sollievo.

Mentre Staryn si era impegnato a terminare il ritratto di Enyl e Rannyl che era stato invitato a fare – dimostrando un'abilità davvero sopraffina nel dipingere – Eikhe aveva mostrato la casa a Naell.

Armata delle sue sacche da viaggio e di un incrollabile ottimismo, Naell l'aveva quindi seguita con fiducia.

Non appena aveva messo piede nell'abitazione di Antalion, aveva sospirato di ammirazione nel vedere i tanti vasi colmi di fiori, e il fresco profumo di cera d'api passata da poco sui mobili.

L'ambiente, rallegrato da diverse lanterne appese alle pareti, era accogliente pur se privo degli orpelli che, di solito, si potevano trovare nelle case abitate.

Nell'oltrepassare la porta che divideva il soggiorno dalla zona notte, aveva detto alla zia: «Antalion e Lyana hanno costruito una casa davvero molto bella.»

Eikhe le aveva sorriso compiaciuta e, nell'aprire un battente di pesante legno d'abete rosso, le aveva mostrato la sua stanza, mormorando: «Qui dormirai tu.»

Sbattendo le palpebre con aria ammirata, Naell aveva annuito gaia, lieta di poter finalmente iniziare quella strabiliante avventura.

Stringendosi alla zia, aveva sussurrato emozionata: «Grazie per l'opportunità che mi state offrendo.»

«E' importante per tutti noi, che tu capisca come vive il tuo popolo. Quel che facciamo qui non è così dissimile da quello che succede negli altri villaggi. Potranno esserci leggi diverse, per quel che riguarda il rapporto tra uomini e donne ma, per mandare avanti una casa, servono sempre le stesse cose; olio di gomito e tanta forza di volontà.»

Nel dirlo, le aveva sorriso bonaria, prima di sospingerla dolcemente all'interno della stanza per proseguire nel suo dire.

«Domani, vedrai come vive una normale donna-lupo, quali sono i suoi compiti all'interno del villaggio e cosa ci si aspetta da lei. Naturalmente, inizierai i tuoi lavori solo dopo aver attentamente visionato quel che c'è da fare e, visto che sei una principessa, vedremo di non metterti a spaccare legna fin dal primo giorno.»

Naell aveva subito levato lo sguardo a scrutarla allarmata ed Eikhe, sogghignando divertita, aveva ammesso: «Scherzo. Alle bambine non diamo il compito di spaccare legna. Non prima dei sedici anni, comunque. Prima, farebbero davvero troppa fatica, e sarebbe deleterio per la loro crescita.»

Un lungo sospiro di sollievo era scaturito dalle labbra a cuore di Naell mentre Eikhe, nel darle una pacca sulla spalla, l'aveva rassicurata con dolcezza.

La Profezia di Haaron - Cronache di Enerios Vol. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora