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Jack stava fissando Rachel mentre faceva colazione. La ragazza stava cominciando a trovarlo molto più che inquietante, così decise di parlargli.

-Jack?-

-Sì?-

-Perché mi stai fissando mentre mangio?-

-Oh ehm io non ti stavo fissando, cioè...sto aspettando che tu finisca di mangiare così possiamo andare a fare un giro in città insieme- 

-Non ci porteranno mai in città, qualcuno ci potrebbe riconoscere e spargere la voce che siamo qui-

-Ma...- sbuffò capendo che Rachel aveva ragione -sono già stufo di stare qui-

-Lo so, ma è temporaneo...appena prenderanno Richard, noi torneremo a casa-

-Già ma chissà quanto ci vorrà! Sai che ieri ho conosciuto un ragazzo?-

-Come?-

-Abita da queste parti e si chiama Tom, sembra molto simpatico, magari ci può fare da guida mentre siamo qui-

Rachel lo guardò dritto negli occhi per cercare di capire se fosse serio o stesse scherzando, ma teneva di aver già intuito che la sua prima ipotesi fosse corretta. Secondo quale logica un ragazzo avrebbe potuto fargli da guida, se loro non potevano uscire? Decise che per una volta avrebbe assecondato Jack, dopotutto fare lunghe passeggiate l'aveva sempre calmata nelle situazioni stressanti.

Scott e Derek sembravano molto titubanti così esposero ai due una soluzione che avrebbe messo d'accordo tutti.

-Voi farete tranquilli una passeggiata nei dintorni, ma non andrete in città per nessun motivo. Derek vi seguirà a distanza e, se mai doveste incontrare quel ragazzo di ieri, cercherà di non farsi notare, non dategli confidenza. Meno sa meglio è-

I due non ebbero altra scelta se non accettare. Jack percorse la stessa strada del giorno prima, quella che conduceva verso una pineta, vicino ad un fiume. Rachel lo seguiva, ma non sembrava avere molta voglia di chiacchierare.

-Hey! Ciao Evan- disse Tom che, con un'accetta in mano, stava scendendo da un sentiero poco più in alto.

-Ciao Tom! Come stai?-

-Bene, bene- rispose mentre si avvicinava rapido. Quando notò Rachel, rimase quasi paralizzato a fissarla e lei pure. Jack si chiese se per caso Tom facesse a tutti quell'effetto, dato che con Scott era successa la stessa cosa.

-Piacere, sono Tom-

-Emily, piacere mio- rispose lei stringendogli la mano.

Jack cominciò a intuire che forse tra i due doveva esserci una sorta di intesa, ma non riusciva a capire cosa fosse.

-Come conosci Evan?- 

-Io sono sua cugina-

I due continuarono a conversare per un po', mentre l'indagine di Jack proseguiva. Non era molto bravo a leggere i segnali del corpo, insomma quei piccoli dettagli che fanno capire cosa una persona possa provare in quel momento, ma la voce di Rachel sembrava più acuta. Anche Tom era leggermente diverso: stava dritto, sorrideva spesso...forse stava cominciando a capire. Gli ricordava l'atteggiamento che aveva lui quando c'era Meredith, ma non capiva come mai lo assumesse in una situazione simile. Per lui Rachel era un'estranea.

-Questa sera c'è una piccola festa in città, ci venite?-

-Sì certo- rispose pronta Rachel.

-No...ehm, non so, non ricordi Emily? Mio padre non-non ehm...aveva organizzato altro- la corresse Jack per richiamare alla sua attenzione il patto fatto con Scott. In quel momento si ricordò di Derek che camminava dietro di loro. Chissà dove cavolo doveva essersi cacciato in quel momento.

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