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Jughead e Betty si erano dati appuntamento alla redazione del giornale scolastico per discutere del caso e programmare qualche articolo. Jugh infatti aveva dato ascolto alla proposta di Betty e ne era rimasto molto contento: credeva che lavorare per una redazione lo avrebbe aiutato con il suo racconto su Jason Blossom. Era anche molto entusiasta di avere un'amica che partecipava alle indagini e stava già progettando di supplicare quel poliziotto di cui tanto Betty aveva parlato per trovarsi un posto a sua volta.

- Andiamo Betty, secondo te mi dovrei trovare una poliziotta sexy che mi invita a partecipare al caso per chiedermi chissà cosa in cambio?

- Te l'ho già spiegato, non è così che funziona tra me e Carter... a proposito: comportati bene, sta per arrivare.

- Tu lo sai che non approvo!- Rispose lui, lasciando ricadere le braccia che aveva alzato in segno di insofferenza.

Carter Smith entrò nella sede del "Blue and Gold" e la loro conversazione si interruppe di colpo. A passo rapido si diresse verso il tavolo, sistemò gli appunti davanti a sé, collegò il computer a un'uscita Usb e si piantò a gambe larghe al centro della stanza. Era soddisfatto di come erano andati gli interrogatori, pensava che se avesse continuato di quel passo, il caso sarebbe stato risolto prima che lui stesso se ne accorgesse.

- Signori e signore, i proiettili da prendere in considerazione sono due: - Esordì dopo aver salutato Betty, che gli aveva presentato il suo nuovo "collega".
-Il primo è quello che ha causato la morte clinica di Jason, l'undici luglio. Il medico legale lo ha estratto dal lobo parietale del cervello, dove la sua corsa si era fermata. Si può dedurre che l'assassino ha sparato da molto vicino, perchè la potenza del colpo è stata tale da mandare in frantumi sia l'osso frontale sia quello nasale. Dell'assassino sappiamo anche che è la prima volta che uccide...

- Ha dovuto prendere la mira da vicino- dedusse Jugh.
- E il colpo, benché potente, non è stato preciso. Un sicario avrebbe calcolato una traiettoria orizzontale che avrebbe perforato il cranio da parte a parte. Invece il cranio di Jason presenta fratture molto più estese e, cosa più importante, il proiettile è entrato sì orizzontalmente, ma poi ha proseguito verso l'alto. Questo cambio di direzione ha provocato la dispersione di maggior parte dell' energia...
- Per questo la pallottola si è fermata prima di perforare l'osso.- finì Betty.

-Esatto,- disse Carter- Il secondo proiettile invece è stato quello ritrovato sulla sponda del fiume in seguito alla perlustrazione del luogo del delitto, la detonazione dello sparo è stata sentita il quattro luglio sia da Cheryl Blossom sia da Archie Andrews. Cheryl Blossom durante il suo interrogatorio ha ipotizzato che l'assassino di Jason abbia provato a colpirlo il quattro luglio, fallendo.- Per un po' nella stanza ci fu silenzio, poi Carter concluse:

- I due proiettili non corrispondono, ma se trovassimo il responsabile dello sparo del quattro luglio potremmo battere quella pista e scoprire se ha avuto tra le mani anche l'arma del delitto.

- Quante probabilità ci sono che accada?- Chiese Betty

- Qua non stiamo facendo matematica; nell'investigazione anche la pista meno probabile deve essere battuta, perché si può' rivelare vera.- rispose Carter

- Credo che questa la inserirò nel mio racconto- disse Jugh, Carter gli sorrise di rimando.

- Voi conoscete Archie Andrews, vero? Quando gli ho chiesto se era da solo al fiume il quattro luglio ha esitato. Ha risposto prima negando e poi in modo affermativo. Mi ha mentito, ma per proteggere chi? Così ho controllato i tabulati telefonici e ho trovato due chiamate delle cinque e tre quarti, entrambe indirizzate ad una certa Miss Grundy. Ma non vedo cosa possa avere a che fare con lei...

- In realtà Archie ha avuto...- disse Jughead, esitando.- lo faccio per lui: Archie e la professoressa hanno avuto una storia
- Cosa? -esclamò Betty- Perchè non me lo ha detto?
- Non l'ha detto nemmeno a me, io ero andato nell'aula di musica per chiedere un favore ad Archie e li ho visti insieme... non come dovrebbero stare insieme un alunno e una professoressa. Non mi hanno nemmeno visto: Archie era di spalle e lei, beh lei era troppo... presa.
- Benissimo! Cercavamo un assassino e abbiamo trovato una cougar!- Carter sembrava incredibilmente divertito.- Ma cosa c'entra con il caso? Non saranno mica andati a scopare sulla riva del fiume!
- E invece si, amico!- Jughead gli diede una pacca sulla schiena
- Ok, ok... inizio a procurarmi un mandato di perquisizione per la professoressa. Poi ci sono ancora da interrogare tutti quegli scout fanatici della sopravvivenza... ho già ascoltato il loro capo una volta e piuttosto mi è salito l'istinto suicida.- L'agente aveva iniziato a raccogliere le sue cose.
- Non ti preoccupare, ci pensiamo noi, vero Juggy? Così inizi a prendere parte alle indagini!- Betty gli fece un cenno d'intesa
- Certo!

- Bene, non cacciatevi nei guai voi due. Non verrò io a salvarvi- Carter uscì dalla stanza mentre si accendeva una sigaretta

- Questo vuol dire che la missione è autorizzata?- Chiese Jugh. Betty annuì di rimando.

- Inizio a pensare che questo Carter non sia poi tanto male!

RIVERDALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora