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La camera di Betty era situata al secondo piano della casa, insieme alla camera dei genitori e ad una stanza da bagno piuttosto ampia. La dimora dei Cooper era stata comprata da Hal, il padre di Betty, nel 1989, come prima proprietà immobiliare. Aveva due posti macchina sul davanti e un grande giardino sul retro, mentre al piano terra si trovavano la cucina, la sala e un ampio ingresso. Al terzo piano c'era quella che un tempo era stata la camera di Polly e che consisteva in un sottotetto adibito ad appartamento. La carta da parati era bianca con motivi azzurri, c'era un letto a due piazze e degli scaffali pieni di libri. Polly aveva avuto anche un bagno in camera, che era rimasto intatto dalla sua partenza. I trucchi sparsi sullo scaffale accanto al lavandino erano ricoperti da un sottile strato di polvere e nell'aria aleggiava ancora il suo profumo preferito. Betty aveva messo piede nella camera della sorella perché aveva deciso che per una volta non si sarebbe vestita con i soliti pullover rosa o con le camicette bianche. Aveva voglia di osare, di cambiare. Nel grande armadio di legno bianco accanto alla finestra la ragazza aveva trovato un vestito nero che le arrivava a metà coscia e aveva deciso di indossare sopra anche una giacca di pelle borchiata. Infine, per dimostrare a tutti che lei - se avesse voluto- sarebbe stata totalmente diversa da quella che loro definivano "ragazza della porta accanto", aveva calzato ai piedi un paio di décolleté nere e lucide. Mentre si stava controllando allo specchio del bagno di Polly, aveva scorto il riflesso di un piccolo cilindro dorato: era il rossetto rosso di Polly. All'inizio lo aveva riposto dove lo aveva trovato, ma poi, ripensandoci, lo aveva nascosto nella tasca della giacca. Betty aveva sceso le scale fino alla porta d'ingresso. La dolce e studiosa Betty, la piccola della famiglia, che non si sarebbe mai permessa uno sbaglio, non avrebbe mai osato così tanto! Non avrebbe mica deluso la madre Alice seguendo le stesse impronte di quella scellerata di Polly! Quanti progetti, quante aspettative riposte in quella figlia così perfetta. Betty prese il rossetto e lo passò sulle labbra.

- Il rosso seduzione non ti si addice, cara. Il rosa perfezione è ciò che fa per te.- Alice Cooper sostava sull'ultimo gradino delle scale. Era una donna bionda e alta, che non aveva mai ceduto alle emozioni. Era sempre stata fredda e calcolatrice, determinata ad ottenere ciò che voleva.

- L'ho trovato in camera di Polly e ho pensato...-

- Hai pensato di voler diventare come lei? Non dare tanto dolore a tua madre, Betty... lo sai com'è diventata tua sorella, non vorrai mica fare la sua stessa fine.- La prima tattica di Alice per farsi ascoltare dalla figlia era sempre quella di nominare Polly; avendo ascoltato gli errori della sorella maggiore, Betty di solito avrebbe capito, sarebbe corsa in camera sua a cambiarsi e avrebbe disdetto l'appuntamento al Drive-In. Di solito.

- Mamma, come mi chiamo?- Betty si rivolse con calma alla madre.

- Ma come, cara?- Esclamò lei sorpresa.

- Dì il mio nome!-  disse Betty tra i denti, gli occhi che iniziavano a diventare lucidi.

- Elisabeth Cooper-

- Esatto, mamma. Elisabeth... non Polly! Non puoi tenermi reclusa e repressa per evitare che io faccia gli errori che ha commesso lei! Non è giusto nei miei confronti e nemmeno Polly lo avrebbe voluto!- Esclamò la ragazza.

- Se continui su questa strada, farai la sua stessa fine.-

- Non farti accecare dalla paura, mamma! Capisco il dolore che hai provato quando Polly è andata via, ma pensa al rapporto che avresti potuto instaurare con lei prima che fosse stato troppo tardi... e provaci con me. Io sono qui, adesso. Non vivere più nel rimpianto.- Una lacrima solcò la guancia della ragazza, passò oltre l'angolo della bocca e proseguì fino al collo.

- Ci proverò, Betty. Ma non fare niente di cui possa pentirti. Mi fido di te.- Senza aggiungere altro, Alice se ne andò in cucina per preparare la solita tisana alle erbe, amareggiata per non essere riuscita nel suo intento. Però sapeva di conoscere sua figlia, sapeva che si sarebbe stancata di quel momento di ribellione che le era costato la freddezza della madre, e sapeva che sarebbe tornata da lei implorando perdono. Alice mise l'acqua sul fuoco e aspettò.

RIVERDALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora