Capitolo 12

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Se volete ascoltare la musica sopra al solito quando vedrete il segno ❤

17 Novembre 2016.

Sento freddo fin dentro le ossa, ma non importa. Ho deciso di mettere il vestito più bello, quello con i fiori che gli piace tanto, un berretto di lana color rosa cipria.
Delicato, come mi sento oggi.

Un petalo di fiore, leggero e delicato che basta poco per strapparlo.

Ci vuole cura e attenzione, ed io mi sono preparata con la cura che ci si mette quando si ama qualcosa.

I capelli morbidi, con alcune ciocche ondulate, una catenina dorata al collo sottile e impercettibile.

Non la senti nemmeno ma è presente.

Mi ricorda lui, tra le mille piccole cose, come sorridere.

Mi avvolgo nel cappotto nero lungo, mi stringo forte. Fuori fa freddo e non voglio prendere un raffreddore per il suo compleanno.

Mi sento felice, finalmente posso esserlo anche io.

Mi chiedo se mi sta aspettando con ansia, se sta mangiando nervosamente i salatini e ha messo a tutto volume la musica per distrarsi.

Credo proprio di sì, un po' gli manco già e non vede l'ora di vedermi.

Aspetto con ansia al semaforo, chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo.
Chissà come andranno le cose.

Mi affretto ad attraversare la strada, è verde per i pedoni ma una goccia mi coglie in pieno viso distraendomi.

Il palazzo è vicino ed immagino il profumo di casa, quanto ho desiderato tornarci solo io lo so.

Raggiungo in un salto il marciapiede, e  sorrido spensierata quando vedo i ragazzi che mi salutano appoggiati al portone.

Mi aspettavano tutti?

Alzo la mano, la muovo incerta e faccio un ultimo passo avanti ma non appena mi accorgo di Yugyeom il mio cuore si ferma.

Mi fermo sul posto, mi guardo i piedi e non li vedo.
Non sono lì, la mia mente non è collegata.

Mi volto, in mezzo alla strada mi rivedo, tra una striscia pedonale bianca e l'altra.

Perché sono lì? Cosa aspetto a muovermi?

I ragazzi mi chiamano, ma io continuo a guardare il cielo probabilmente chiedendomi del perché proprio quella goccia ha colpito me.

Il cappellino rosa blocca i miei capelli dall'essere scompigliati dal vento e guardandomi bene sembro felice.
Sto sorridendo beatamente ed il tempo sembra essersi fermato, le macchine sono bloccate, il cuore continua a battere.

Mi chiedo quale sia la differenza tra quella in mezzo alla strada e quella sul marciapiede, ma non trovo risposta.

Non esiste una risposta.

Il tempo si muove impercettibilmente, fino a quando le urla dei ragazzi mi risvegliano e mi volto a fissarli da quei pochi metri.

Mi chiamano, si sbracciano. Yugyeom corre verso di me ma mi ignora, mi passa accanto e la pioggia cade goccia dopo goccia.

Rimango imbambolata.

La me in mezzo alla strada ha aperto le braccia verso il cielo, accoglie la pioggia impazzita e si lascia bagnare.

Yugyeom corre a raggiungerla, l'afferra per le braccia e la scuote.

'Sei impazzita?' Le urla, con la voce dolorante.

 YUGYEOM'S LOVE   Yugyeom Got7❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora