Capitolo 4 • May I kiss/kill you?

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Raven aveva un talento di persuasione assurdo.


Davvero, Clarke si chiedeva come avesse fatto a convincere il suo medico che poteva fare fisioterapia a casa. A Clarke aveva detto "Ho usato le mie doti", e questo la preoccupava. E quando aveva iniziato a lamentarsi aveva detto che tanto avevano una piscina in casa ed era l'ora di usarla. Clarke non poteva ribattere. Ma le disse che avrebbe dovuto farsi seguire almeno una volta ogni tanto da un vero dottore, perché lei non lo era ancora.


Raven accettò di ricere a volte Nyko, il suo dottore. Raven aveva litigato con quello precedente perché la trattava come un invalida e Clarke non la biasimava. Nyko le piaceva. Era gentile ma professionale e parlava a Raven come uno alla pari.


- Questi esercizi sono noiosi. - disse, stando a galla sul pelo dell'acqua. Clarke però l'aveva vista sorridere quando aveva nuotato a sirena per mezza vasca.


La bionda le lanciò un sorriso dalla sdraio su cui stava. Faceva ancora freddo ma ringraziò la piscina riscaldata, che lanciava i suoi vapori fino alle caviglie fredde di Clarke. Lei non aveva intenzione di avvicinarsi di un solo metro all'acqua.


- Usciamo, Raven? - la mora si mise in piedi con facilità e Clarke poteva vedere il sollievo si poter usare la gamba come prima dipinto sul suo volto. Le lanciò uno sguardo accigliato. - Penny Dreadfull su Netflix e pop corn? - provò con un'alzata di spalle, stringendosi della felpa consunta. Raven le sorrise e si avvicinò lentamente alla scala. Uscì con difficoltà e zoppicò fino a Clarke che le passò le sue stampelle e le mise un asciugamano attorno alle spalle. Aprì la porta scorrevole in vetro e accompagnò la ragazza fino al bagno. La aiuto a lavarsi - Raven non ne era contenta ma era obbligata, se fosse caduta sarebbe stata nei guai - e la aspettò mentre si vestiva. Le piaceva lasciarle almeno la possibilità di vestirsi. Mise su la serie tv mentre metteva i pop corn nel microonde.


Raven scese le scale tenendosi la gamba. Si era messa i pantaloncini e una felpa più grande di lei. Zoppicò velocemente fino alla bionda e si nascose sotto la coperta pesante che stava sul divano, lamentandosi di avere freddo.


- Fai partire questa maledetta serie, su. - su lamentò col volto chiuso nel cappuccio. Clarke aveva accettato di far venire i ragazzi per passare la serata a guardare film, mangiare e divertirsi.


Però si era ritrovata ad ospitare un mini party.


Jasper era arrivato per primo, con le mani piene di alcol. Aveva abbracciato Clarke e le aveva fatto uno dei suoi grandi sorrisi. Poi le aveva rilasciato le bottiglie in mano. Le aveva presentato Maya, la ragazza con cui attualmente stava uscendo. Non che avesse detto così, naturalmente, ma lo aveva capito dal "Beh, noi siamo... qualcosa" e dal fatto che fossero entrambi arrossiti. Infine si era buttato sul divano affianco ad una Raven in pantaloncini e maglietta, intenta ad agitarsi mentre giocava a Mario Kart.


Monty e Harper erano arrivati dopo, entrambi salutarono Clarke con un grande abbraccio e le chiesero se stava bene. Clarke pensò che fossero così dolci. Li indirizzò verso il salotto e anche loro si sedettero sul grande divano. Harper, prima, le consegnò una torta che aveva fatto con le sue mani.

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