-Ehi signorina Marino, potrebbe consegnare questo modulo al Professore De Luca?-
Il segretario fermò Sofia proprio quando ella stava uscendo dall'aula Magna, di solito utilizzata in quel periodo dal consiglio studentesco molto frequentemente per le loro riunioni, riguardanti le gite di più giorni della fine dell'anno e i diversi PON e corsi.-Ma certamente, cosa riguarda?-
Domandò aggiungendo il foglio alla moltitudine di altri moduli, documenti, appunti e manifesti che aveva già con se.-La gita di fine delle Terze Medie di quest'anno, mancano ancora quattro mesi, ma a quanto pare devono ancora svolgere un sacco di pratiche tra Hotel, autobus, guide, discoteche e così via.-
L'uomo, sulla cinquantina circa, si lisciò la barba castana mista a dei filini bianchi e grigi, osservando i documenti poggiati sulla sua postazione di lavoro.-Capisco, stavamo giusto discutendo di questo, abbiamo elaborato un piano per risparmiare,in modo da far venire più alunni possibile, ma permettendoci comunque di imparare e divertirci e-
-Lo sa che non deve parlare con me di queste cose, ma col Professore.-
La liquidò in un attimo, puntando gli occhiali sullo schermo del computer.-Capisco, c'è... Altro che io possa fare?-
Domandò cercando di rimanere composta, mascherando la delusione che provava nell'essere così messa a tacere.-No, la ringrazio.-
Non la guardò neanche, come se non esistesse.Quella capa di merda di vecchio le aveva rovinato la giornata, come se poi stesse andando chissà quanto bene.
A scaraventarle le palle a terra c'erano già quei geni dei suoi compagni di riunione, figli di troia come pochi.
Giustamente, visto che lei di gite di più giorni non ne faceva ancora, essendo in seconda media, allora non aveva alcuna voce a capitolo, no?
Faceva parte come tutti gli altri dell'assemblea ed aveva il diritto di parlare, che poi, era grazie a lei se riuscivano a mettere insieme quattro calcoli decenti.Per non parlare dei corsi.
Quelli che attualmente c'erano erano penosi, poco attrezzati perché si preferiva sperperare tutto in altro, tipo?
La costruzione di una loro aula personale in cui parlare e "prendere decisioni in quanto voce degli alunni".
Non capivano che l'aula Magna andava benissimo, ma invece no, invece di ricostruire il teatro o l'aula di arte, sprechiamo tutto così!
O ancora, per la gita di quell'anno avevano in mente di prenotare un'intera discoteca per una notte intera.
Ma dico, per una cosa come duecento e passa alunni di massimo 14 anni?
Che poi, l'Hotel scelto aveva una sua sala da discoteca che poteva benissimo essere usata!
Perché sperperare tutto così?
Ed ancora peggio, i professori che li appoggiavano!
Ma quali Gesù Cristo di esperienze possono fare in una discoteca per una notte?
La prima pippata e scopata?
Ottimo insegnamento, no?
Esperienze fondamentali nella vita di tutti i giorni!Sofia si voltò verso l'uscita della segreteria e si diresse verso le scale, cercando nel primo piano l'Aula Professori.
Ecco un'altra marea di facce di merda, pronte a fissarla come un intruso appena varcò la porta dell'aula.-Scusate il disturbo, cercavo il professore De Luca. Il segretario mi ha detto di darvi questo.- estrasse velocemente il foglio, perfettamente pulito senza piegature o altro.
-Ah si, grazie molte.- Il professore, giovane, sui trent'anni, alto e bruno, si avvicinò posando il bicchiere di caffè, ormai vuoto.
-Si, ecco. Scusate ancora se vi disturbo, ma visto che sono qui ora, noi del Consiglio Studentesco abbiamo ideato un metodo per risparmiare denaro per le gite, che verrà poi quindi utilizzato per l'acquisto di materiali per i corsi. Inoltre-
Sofia iniziò a rovistare tra i diversi documenti ed appunti, ma fu bruscamente fermata dall'uomo che, con un gesto della mano, le abbassò i fogli dal viso per parlarle, mentre con l'altra le spinse leggermente dietro la schiena, portandola fuori l'aula.
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Smoky Eyes
Paranormal-Da quanto tempo li hai così?- Le domandò tamponandole lo zigomo sinistro, rosso per il colpo incassato, con un panno e del ghiaccio. -Forse da quando ne ho memoria. Credo da quando ho iniziato a parlare, ma non ne sono certa, sai, non ne ho le pro...