Capitolo 2

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BE 28-08-1939

Mia cara Kathrein,

sono sentitamente dispiaciuto che questa missiva ti arrivi come un fulmine a ciel sereno. Sapevi bene che il momento di tornare e adempiere ai tuoi doveri verso la Germania sarebbe arrivato e, fortunatamente, hai potuto godere a pieno della tua incantevole esperienza in Francia.
Tuttavia il tuo ritorno in patria non è motivato da un matrimonio imminente, lo standartenführer Schneider è ancora bloccato in Italia da alcune faccende burocratiche e credo dovrete attendere ancora un bel po' di tempo.
Ci sono altri compiti, però, a cui non puoi disattendere in alcun modo.
Con molta probabilità, quando ti perverrà questa lettera, le azioni di invasione militare in Polonia avranno già avuto inizio e ne avrai già appreso la notizia.
Ci sono misure che bisogna adottare per la sicurezza della Germania e dichiarare guerra ai popoli che ne minano la stabilità è una scelta necessaria. Così sarà.
È arrivato il momento di lasciare i tuoi studi e dedicarti alla cura di faccende che, adesso più che mai con la partenza al fronte di molti giovani tedeschi, non possono più essere rimandate.
Senza dubbio capirai che non c'è più alcuna ragione per cui una ragazza ariana della tua età continui a soggiornare in Francia e abbiamo buone motivazioni per credere che in territorio francese, popolo storicamente nemico del nostro paese, saresti in pericolo.
Io e tua madre abbiamo il dovere di assicurare la tua protezione e abbiamo organizzato il tuo ritorno a Berlino.
Domani stesso due miei attendenti partiranno e ti scorteranno per tutta la durata del viaggio.
La Germania ha bisogno di tedesche purosangue come te che giurino fedeltà alla sua causa in questo momento di difficoltà.
Siamo certi che questo bisogno di contribuire alla crescita sia radicato anche nel tuo spirito.
Elsbeth è impaziente di rivederti e mi prega di mandarti i suoi saluti.

Con sincero affetto,
Heinfried.

Kathrein richiuse la busta con mani tremanti e la lasciò cadere sul tavolo.
Aveva riletto quella missiva almeno sei volte e alcune frasi le suonavano ancora così assurdamente difficili da comprendere.

Suo padre aveva parlato di compiti e faccende che non potevano più essere rimandate e Kathrein ammetteva di aver pensato al matrimonio dato che era abbondantemente in età da marito.

Heinfried, però, aveva messo a tacere quel dubbio e ne aveva insinuati molti altri.

Sebbene le donne avessero acquisito una dose abbastanza rilevante di potere e indipendenza al punto che Hitler istituisse il frauenministerium*, la società maschilista del terzo reich limitava l'espansionismo del genere femminile in politica.

Infatti, tutte le organizzazioni politiche guidate dalle donne erano comunque subordinate a quelle che, parallelamente, erano costituite dal potere decisionale maschile e ne dipendevano strettamente.

Kathrein aveva avuto modo di conoscere molte delle sue aderenti e, nonostante si vantassero del progresso sociale della posizione femminile nella società, lei vedeva soltanto un regresso a causa della cecità di tutte quelle donne che non si accorgevano di essere manipolate.

In particolare aveva avuto modo di conoscere la sua responsabile, Gertrud Scholtz-Klink, poiché Elsbeth stessa faceva parte di questo ministero. Molte volte Kathrein si era ritrovata a sorseggiare amabilmente del thé con le figlie di queste donne senza scrupoli, tra le futilità e i convenevoli di chi ambisce a raggiungere una posizione sociale di spicco.

I segreti del Terzo ReichDove le storie prendono vita. Scoprilo ora