All about you- Inferno #Wattys2017

CAPITOLO.12 LACRIME SOTTO L'ALBERO DI NATALE

Quando fui giunta dinanzi al piazzale di casa, fui sorpresa nel vedere mia madre davanti alla porta, pronta ad accogliermi. Non fraintendetemi, è sempre stata una donna con un animo d'oro, esattamente come mio padre, solo che entrambi non erano in grado di comprendere il ruolo genitoriale che avrebbero dovuto svolgere in tutti questi anni. Si può dire quasi che mi vedevano come una loro parente da accogliere durante i periodi di visita!

‹‹Meg, tesoro, sei sempre più bella!›› affermò abbracciandomi.

‹‹Ciao mamma›› risposi ricambiando il suo gesto.

Papà non era ancora tornato dal suo viaggio, ma ci avrebbe raggiunte l'indomani pomeriggio. Che novità! Mi sorprese ulteriormente quando mi disse che avremmo cenato insieme, io e lei. Wow! Stava filando fin troppo liscio. Forse nel periodo di assenza, era stata rapita dagli alieni che le avevano impiantato qualche microchip. Si, sicuramente era andata in questo modo!
Qualche ora più tardi, dopo aver portato le mie valigie al piano di sopra e messo a caricare il cellulare, ricevetti un messaggio abbastanza inaspettato.

A: My contact
DA: Coglione

Ciao Bubble, sei arrivata a casa? Mia sorella mi ha detto che vivi davvero lontano...come ti è saltato in mente di scegliere un'università così distante da casa? L'ho sempre pensato che avessi qualche rotella fuori posto!
Detto questo, volevo ricordarti che se dovessi avere nuovamente momenti brutti, hai degli amici su cui puoi sempre contare. Quindi CHIAMACI!

Notte brutta.

Non credevo ai miei occhi! Si era preoccupato per il viaggio...!

A: Coglione
DA: My Contact

Tranquillo, sono sana e salva! Grazie di tutto, sei un vero amico e...so' che se avessi bisogno...troverei sempre uno di voi pronto ad ascoltarmi. A presto...

Notte idiota.

Un vero amico...ma chi volevo prendere in giro? Ogni volta che mi rivolgeva una piccola attenzione il mio cuore iniziava ad esplodermi nel petto. Ero gelosa di ogni gesto non rivolto a me. Ero attratta fisicamente e mentalmente da questo ragazzo...e questo non andava assolutamente bene! La mia amica ne avrebbe sofferto...io ne avrei sofferto!
Con i miei pensieri e con i sensi di colpa a pesarmi sull'anima, decisi che era il momento di dormire.
Il giorno dopo, non fu particolarmente interessante, tranne per il fatto che mia madre mi aveva avvisata che  avremmo organizzato una festa per la vigilia di Natale. Che strazio tutto questo sfarzo! Odio il modo di pensare delle persone facoltose.
Sembrava di rivivere una scena vista un mesetto prima a casa dei miei amici. Tutti erano indaffarati a preparare e ad aggiustare ogni singolo particolare, mentre io perdevo tempo gironzolando per la casa con indosso il pigiama. Non capivo la smania dei ricchi di organizzare sempre grande feste, mentre le famiglie borghesi optavano di festeggiare in famiglia, invece di invitare anche gli amici di amici di amici!
Non li capirò mai! Sarò stata adottata? Iniziavo a pensarlo.
Quando finalmente arrivò mio padre, nel pomeriggio, ci dirigemmo tutti insieme in giro per la città in cerca di vestiti e addobbi particolari, come se poi, non avessimo abbastanza!
Devo riconoscere che quest'anno i miei avevano dato il meglio di loro! Avevano fatto arrivare da non so' quale paese, un albero gigantesco, sotto al quale decisi di lasciare i miei regali per loro. Sarebbero di sicuro andati perduti, ma quello non era più un mio problema. Avevo fatto il mio dovere.

Ecco il giorno tanto atteso da tutti. La vigilia di Natale! Vorrei tanto risparmiarvi il racconto della serata, ma mi è impossibile. Ogni particolare della mia storia è fondamentale per farvi capire il perché mi senta così e mi ritrovi nella condizione in cui verso.
Tornando a noi, i miei genitori forse erano davvero cambiati, erano entrati nella modalità "ti vogliamo bene e te lo vogliamo dimostrare". Quasi vomitavo...