Chapter 2 - I suoi occhi magnetici

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Mi guardo allo specchio e aggiusto per bene la camicetta bianca all'interno dei miei jeans a vita alta.
Lascio i miei capelli bruni ondulati sciolti per contornarmi il viso e faccio risaltare i miei occhi blu con del mascara.
Inoltre, essendo il primo giorno di scuola, mi spalmo sulla faccia un leggero strato di fondotinta e in fine un lucida labbra alla pesca di Rydel sulle labbra.
È il mio preferito semplicemente perchè  ho il costante sapore di pesca in bocca.
Dopo aver infilato le mie converse nere e aver preso lo zaino scendo giù tranquillamente.
Essendo, come ho detto, il primo giorno di scuola mi sono svegliata molto prima per prepararmi con calma.

Come sempre tutti i miei fratelli stanno ancora dormendo, così dopo aver salutando solamente mamma e che stava addobbando già il tavolo per la loro colazione esco di casa con uno strano sorriso. Sarà Perchè questa si presenta come la giornata più calma di tutto l'anno? Probabile.

Dopo 20 minuti di pulman arrivo di corsa dai miei amici e li stringo tutti in un forte abbraccio anche se abbiamo passato tutta l'estate insieme.

Eccoli qui i miei amici...
La fantomatica Hope, ragazza più intraprendete di lei non l'ho mai vista. Possiamo definirla l'animo ribelle del gruppo. Sempre con una battuta acida pronta. Ma è proprio questo quello che amiamo di lei.
Il suo stile nel vestire è molto simile al mio: alla moda ma con una certa eleganza. Possiamo usare un pantalone tutto strappano ma sopra ci metteremo sempre una camicetta che dare al tutto un tocco di classe. Solo che nel suo guardaroba c'è molto più nero che nel mio.

E poi il mio amato Alex. Il migliore amico gay che tutte le ragazze vorrebbero avere. Ma lui è solo mio e di Hope.
Si, Alex è gay, cosa che si nota  grazie alla sua dolcezza sconfinata e al suo buon gusto per il vestire. Non è uno di quei ragazzi che si vestono come le ragazze per far capire al mondo di essere omosessuale. Lui reputa tutto quello molto pacchiano. Secondo me è il ragazzo più elegante di tutta la California. Nel suo armadio ha solo completi di alta moda poi maglioni della polo, camice provenienti dalle migliori sartorie e diverse giacche da intonare con esse. Le ultime cose sono quelle che spesso usa per venire a scuola.
L'unica cosa normale nel suo armadio sono i jeans ma sono e saranno sempre immacolati senza nessun graffio, ritiene pacchiano anche quello.

Dopo diversi saluti iniziammo ad incamminarci servo l'entrata parlando del più e del meno.
"Oggi sarà il primo e ultimo giorno che mi vedrete arrivare in orario a scuola, vi avverto" dico iniziando a parlare.
"L'avevamo capito anche senza che ce lo dicessi" mi ammonisce subito Hope. Ovviamente.
"Parlando di cose serie. Ieri papà mi stava per scoprire mentre stavo per fare... beh avete capito cosa... con Steve" ci interrompe Alex.
"Oddio tuo padre stava per assistere una scopata omosessuale. Avrei pagato per esserci" dice euforica Hope ricevendo un'occhiataccia dal ragazzo.
"Alla fine ti ha scoperto?" Cerco di continuare l'argomento io.
"No per fortuna no. Steve è uscito in tempo dalla finestra"

Steve era il suo attuale fidanzato. Non so per quando ancora durerà, tutte le relazioni Alex non sono durate mai tanto sopratutto perchè si arrivava al un punto della relazione dove il fidanzato voleva conoscere la sua famiglia ma c'era un problema. I genitori si Alex non sapevo che lui era gay.
La sua famiglia è la classica famiglia ricca vecchio stampo.
Si puliscono il culo con banconote da 20$ ma se scoprono che il loro amato figlio è omosessuale accade la terza guerra mondiale.
Infatti spesso ci capita di sentire le lamentele di Alex sulla sua famiglia e sul fatto che non si sono ancora ambientati nel 21esimo secolo.

*****
"Comunque volete sapere la novità?"  Dice Alex volevo cambiare argomento.
"Spara amico" dice curiosa Hope.
"Ho sentito che ci sarà un nuovo ragazzo quest'anno. Dicono che ha poco più di 20 anni ma che farà parte del nostro anno.
Alcuni affermando che ha perso gli anni di scuola perchè è stato in carcere, altri dicono che non poteva permettersi la rata scolastica e altri invece dicono che è un pedofilo e che si è creato una nuova identità per essere a contatto con le ragazze più piccole di lui"
"L'immaginazione di questa scuola mi sorprende sempre di più" ammetto amareggiata.
"Sisi, ok. Non mi interessa come è arrivato qui. Voglio solo sapere se è bono"
"Hope!" Urliamo all'unisono io e Alex.
"È un informazione di vitale importanza" si giustifica.
"Non so se è bono o meno, anzi nessuno lo sa perché nessuno lo ha mai visto"
Alex possiamo dire che fa parte dei ragazzi più popolari quindi sa sempre tutto di tutti. In realtà non ci da molto peso infatti sta con noi due sfigate 24h su 24 ma usufruisce del suo potere per recuperare notizie come queste.

*****
"Ragazzi ci vediamo dopo" dico ai miei amici per poi entrare in classe. Alla prima ora avevamo tutti e tre corsi diversi.
Io avevo scienze.

Mi siedo al terzo banco vicino a Sam. Una ragazza molto simpatica. Mi posso definire amica di tutti. Non voglio avere nemici, odio averli.
Dopo i convenevoli e i saluti del professore arriva la parte interessante.

"Quest'anno ci sarà con noi un nuovo studente. Ti prego alzati in piedi e presentati"

Non mi ero minimamente resa conto della presenta di un ragazzo sconosciuto nella mia classe, e cosa più eclatante, che mi ha fatto capire di avere un serio problema alla vista, è che il ragazzo nuovo è seduto al banco dietro al mio.

Mi giro e improvvisamente il mio sorriso si allarga a dismisura. I miei occhi non smettono di guardando.
Quei capelli biondi e disordinati che gli incorniciano perfettamente il viso , quelle labbra... mi attraggono così dannatamente tanto. A primo impatto può sembrare di avere un'aria tenebrosa ma se lo guardi bene cogli particolari tipici di un ragazzo dolce e sincero.

"Mi chiamo Ross Smith e farò parte di questa scuola quest'anno"
"Nient'altro?" Chiede il professore gentilmente.
"No" risponde secco Ross per poi sedersi.

Ragazzo di poche parole ma così attraente da farmi restare girata verso di lui anche mentre il professore iniziava nuovamente a parlare.
Non ero l'unica ragazza ad averlo fatto. Anzi, tutte le ragazze delle classe erano nella mia stessa posizione. Mi sentivo, come dire, meno a disagio.
Ma, ovviamente, mai dire mai. Tra tutte le ragazze che lo fissavano proprio io dovevo capire sotto il suo mirino di guerra.

"Che vuoi?" Disse brusco verso di me fissandomi intensamente negli occhi. Come se volesse mettere in atto una guerra con il solo sguardo.
Gli lanciai uno sguardo di fuoco come per accettare la sua sfida ma subito dopo mi girai in avanti, verso il professore, sapendo che avrei perso quella guerra anche se ci avessi messo tutto il mio impegno.

Vuole fare il ruolo del duro. Ok, perfetto che lo faccia. Non ha capito che così si ritroverà da solo.
Mi ero sbagliata... altro che ragazzo dolce, se continua così si prenderà la nomina, almeno da parte mia, di coglione insolente.

Continuando a fare pensieri del genere però non sono riuscita a fermare la mia mano mentre disegnava con frenesia le sfumature dei suoi occhi sul mio quaderno.
Un misto tra verde e marrone, contornato da un color caramello quasi inesistente. Sembra che dietro di loro nascondano un passato di inferno e segreti mai svelati.... caratteristica che lo rende ancora più intrigante.

Basta. Non posso far pensieri così contraddittori a distanza di pochi secondi.
Ho avuto un assaggio del suo comportamento. Non ha senso crederlo dolce quando è tutt'altro. Mi hanno insegnato a stare alla larga da persone del genere.

Ma... quei suoi occhi... quei suoi dannati occhi che sembrano aver sofferto e visto troppo.

Ross

Mi sento ancora perso in quella pozza blu e verde che si ritrova come occhi.

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