Questa mattina mi sono mossa dentro casa a passo di ninja.
Anche mamma non si è svegliata presto, come di solito fa, e non ho voluto svegliarla. Merita del riposo, fa sempre tanto per noi.Mi preparo con un pantalone nero a vita alta strappato alle ginocchia. Una maglia bianca messa al suo interno e, in fine, una camicia a quadri neri e rossi legata alla vita (l'ultimo consigliato vivamente la sera prima da Riker Lynch). Anche se di solito è la sorella che dovrebbe darti consigli di moda, facciamo finta di niente.
Quando esco con lo zaino in spalla fuori casa mia trovo la bellissima macchina del mio migliore amico. Non so cosa ci faccia qua ma sia benedetto da tutti i santi.
Preferisco mille volte una Range Rover bianca nuova di zecca con aria condizionata incorporata che un lurido autobus."Io. Ti. Amo." Dico aprendo lo sportello del passeggero per poi sedermi.
"Beh, grazie. Ma non sei il mio tipo." Dice sorridendomi.
"Idiota." gli do un pugno sul braccio "Buon giorno comunque. Come mai questa sorpresa?" continuo.
"Giorno. Non potevo fare semplicemente un favore alla mia migliore amica?" siamo già partiti e lui guarda attentamente la strada quindi non si è accorto dello sguardo contraddittorio che gli ho mandato.
"Alex, amico mio, tu abiti dall'altra parte della cità, in fatto di pigrizia nessuno mi batte ma tu comunque non scherzi. Quindi tutto questo è estremamente anormale" lo ammonisco.
"Ok ok, l'hai voluto tu. Ti devo parlare" con sguardo vincente gli dico:
"Ok, forza dimmi" ma il mio sorriso scompare appena dice
"Sei in classe con Ross Smith vero?" ancora lui? Già ieri, non so come, lo vedevo da tutte le parti.
Apro l'armadietto e mi ricordo dei suoi occhi.
Faccio il test di ingresso di letteratura e penso ai suoi capelli.
Vado in mensa e alla mente mi ritorna il suo stupido comportamento.
E ora Alex mi chiede di lui.Dio! Lasciami in pace Ross Smith.
"Si, Perchè?" chiedo scocciata ma leggermente incuriosita.
"Che tipo è?" Mi chiede.
"Non lo so. Non ci ho proprio parlato" mento.
"Neanche una parola?"
"No, era nuovo e avevo solo un'ora con lui. Non ho avuto l'occasione. Ma dimmi Perchè lo vuoi sapere. " continuo a mentire, non so il motivo.
"Non è facile Marie" dice abbassando lo sguardo.
"Tu prova a dirlo" lo incoraggio vendendolo in difficoltata.
"Ieri hanno trovato il corpo di Madison Jefferson in bagno... senza vita"Mi immobilizzo. Non riesco più a chiudere le palpebre.
Madison era una classica ragazza che pensa solo alla popolarità e a fare colpo sui ragazzi, non ostante non avessimo niente in comune e non avessimo parlato minimante una forte sensazione di tristezza mi invade.
Non dipendente da che tipo di persona era. Non augurerei la morte a nessuno, sopratutto a una ragazza giovane come lei.
I miei occhi si inumidiscono, non so se più per la tristezza o per la paura.
È morta tra le mura scolastiche, mura che dovrebbe essere sicure quanto quelle di casa tua."Dio..." riesco solo a dire.
"Già, anche io non sapevo cosa dire quando l'ho scoperto"
"Nessuno merita questo" continuo
"Marie, stai piangendo? Hey, calma andrà tutto bene" dice posando la sua mano sulla mia coscia per rassicurarmi. Alex è l'unico in tutta la scuola che ha l'autorizzazione di avvicinarsi così tanto a me, e non perchè è gay ma perchè io mi fido ciecamente di lui.
"Immagina la sua famiglia ora Alex" mi viene spontaneo dire asciugano una lacrima che minacciava di uscire.
"Lo so Marie, l'unica cosa che possiamo fare è sostenerli in questo momento" poso la mia mano sulla sua.Poso il mio sguardo sulla strada e una strana sensazione di paura mi invade.
Ma una domanda mi bombarda la mente."Ma cosa c'entra Ross?"
"Le telecamere di sicurezza hanno ripreso dei filmati dove fanno vedere che lui esce prima di tutti da scuola e Madison è stata trovata a fine lezioni. L'ora precedente era in classe con me."
D'istinto stringo più forte la mano di Alex.
Credono che sia stato Ross a uccidere Madison.
E stranamente ci credo anche io.
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The Secret Of Your Eyes
Genç KurguRoss non ha più contatti con la sua famiglia dopo un'infuocata lite avvenuta tra le mura casalinghe. Ma oltre questo logorante ricordo da portare sulle spalle ha anche un segreto da nascondere. Un segreto talmente grande da poter condizionare la su...