18. Dad

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"Cosa ci fai a Verona?"

Io ero appena riuscita a calmarmi, e intanto eravamo entrati in un bar

"È successo un casino, papà..."

"Sono qui per ascoltarti..."

"Con la mamma ci siamo trasferite a Trento, per il lavoro... non avevamo abbastanza soldi per mantenerci a Roma, sai ho incontrato un ragazzo conosciuto qualche hanno fa... insieme avevamo fatto una cazzata enorme"- dissi leggermente sorridendo al ricordo di me e Giovanni 3 anni prima -"un ragazzo voleva stu- abusare di me e lui è riuscito a fermarlo spaccandogli una bottiglia in testa... eravamo così spaventati che, che non abbiamo detto niente a nessuno e lo abbiamo nascosto... noi, lo abbiamo ucciso"

Lentamente alzai lo sguardo, mi aspettavo di vedere un espressione arrabbiata, o delusa, da parte sua, invece era... conteno!?

"Sei una che se la sa cavare Alice, supererai anche questo... ma continuo a non capire perchè tu sia qui a Verona"

"Questo mio amico vuole denunciarmi alla polizia dando tutta la colpa a me... quindi sono scappata"

"E la mamma?" Chiese questa volta arrabbiato

"Lei non c'è mai per me... l'importante è che Arianna stia bene, questa è l'unica cosa che conta per lei" risposi

Lui abbassò lo sguardo

"Posso aiutarti"

"In cosa?" Chiesi

"A scappare"- Mi si illuminarono gli occhi -"Ma devi esserne sicura, non si torna più indietro"

Non avevo niente da perdere

"Ci sto... ma cosa intendi fare?"

"Partirai con me"

"Come partiamo? E... e verso dove?"

"Devo partire per un importante missione in Ucraina, se non vuoi essere rintracciata, vieni con me"

Lui lo diceva come fosse niente... stava partendo per andare a combattere, in Ucraina... sarei veramente andata con lui?

"Ma... ma tu perchè sei qui? Mamma mi aveva detto che tu..."

"L'ho fatto per proteggervi, sono entrato in un brutto affare e l'unico modo per uscirne era fingermi morto, mi dispiace per essere stato assente tutti questi anni"

"Questo ti giustifica, ma non ti perdona... potevi farti vivo, cavolo!"

"Alice non è di questo che dobbiamo discutere, se vuoi venire con me devi dirmelo ora, devo preparare il passaporto falso e prendere il biglietto dell'aereo"

"Io... non lo so"

"Se rimani qui ti troveranno, ti trovano sempre..."

"Papà è l'Ucraina! Tu stai andando in guerra, cosa farò io?"

"Te la caverai, come hai sempre fatto"

"Dammi qualche ora, devo riflettere"

"Ti do un'ora massimo, tieni questo è il mio numero"- disse scrivendolo sullo scontrino... proprio come aveva fatto Andrea -" vai al negozio qui di fianco e compra un prepagato, così non ti rintracceranno"

"L'ho già comprato" dissi tirandolo fuori dalla borsa

"Vedi? Sei geniale" e detto ciò uscì dal bar

Cosa avrei potuto fare?

***

I minuti trascorrevano fin troppo velocemente, e io non avevo ancora preso una decisione

Partire voleva significare voltare le spalle a tutto, ma di conseguenza essere al sicuro, rimanere sarebbe stato rischioso ma avrei avuto la possibilità di parlare con Andrea,  o Giovanni... o far cambiare idea a qualcuno della crew

Per la prima volta non avevo idee
Mi arrivò un messaggio

Il tempo è scaduto, ho bisogno di una risposta
Consegnato, ore 16:30

Ho deciso che...


Opz, le cose si stanno mettendo male

Our secret ~ InoobChannel [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora