3. Promise

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"Salve, ho visto che cercate personale, sono qui per fare domanda"
"Prego si rivolga a quella ragazza dietro il bancone, è lei che gestisce tutto"
"Grazie" dissi alzandomi e dirigendomi verso di lei

"Emh... Il ragazzo alla cassa mi ha detto di rivolgermi a te per il posto di lavoro"
"Sì esatto... Sai preparare un caffè con la macchinetta?"
"Sì..."
"Sai usare la lavastoviglie ?"
"Sì... "
"Bene allora sei assunta, piacere Gaia"
"Oh... Piacere Alice" le risposi spaesata, era stato veramente così facile?
"Non sei di qua vero?"
"No mi sono appena trasferita"
"Si vede, comunque qui è facile essere assunti, non ci sono molti ragazzi che hanno voglia di lavorare... E per fare la barista non servono molti requisiti, inizierai domani, seguimi nell'ufficio così ti faccio firmare un po' di carte e ti do gli orari"

Circa 40 minuti dopo uscii da quel bar, era tutto così strano... Prima di entrare avevo paura che loro sapessero quello che avevo fatto, mentre invece solo ora mi rendo conto che erano delle mie fisse... Loro non sanno, e non lo sapranno mai, perché io sono una persona normalissima, proprio come loro, e non ho nulla di cui preoccuparmi. Solo ora capisco quanto parlare con Giovanni mi abbia aiutato. Nessuno sa nulla, e nessuno lo saprà mai...

"Alice devi andare a prendere tua sorella a scuola"

"Ma mamma ha 16 anni, può benissimo tornare sola!"

"Sì ma non sa la strada"

"Perchè secondo te io la so!?"

"Ti avevo detto che dovevi darti una calmata, adesso esci e vai a prendere tua sorella, forza!"

"Va bene, almeno mi dici il nome della scuola, sennò è un po' difficile arrivarci"

"Non ricordo come si chiama"
"Scrivile un messaggio"

"Ma se sta a scuola non può rispondermi!"

"Non mi interessa trova un modo"

"Comunque se ti interessa sono stata assunta"

"Ma dove? Ma di cosa stai parlando?"

"Del lavoro, mamma! Quello al bar, mi hanno assunta"

"Perfetto, almeno non dovrò più pagarti la benzina del motorino"

"Già perchè è quella la cosa importante..."

"Cosa intendi dire Ali?"

"Niente mamma niente, vado a prendere Arianna ciao"

Giustamente la cosa importante è Arianna, non io, mi sembra ovvio...
"Arianna come si chiama la scuola dove vai adesso?"

"Perchè?"

"Puoi per una volta rispondermi e basta? Comunque perchè mamma vuole che venga a prenderti"

"Ma so benissimo tornare da sola!"

"Lo so ma sai com'è lei... Adesso vuoi dirmi come si chiama"

"... Non ricordo"

"Arianna smettila di fare la stupida! Rispondimi"

"Ma se non mi ricordo!"

"Questa sera te la vedi tu con lei, io non voglio saperne niente"

Alzai lo sguardo dal telefono... E adesso dove sono finita?
Menomale che "Dai è un piccola città! Non puoi perderti!" Come no...

"Scusa!"- dissi fermando un passante -sapresti dirmi da che lato è la piazza... Quella grande, quella con la chiesa"
Lui mi guardò in modo strano e poi scoppiò a ridere, che bella risata che ha
"Non credo di aver capito bene dove vuoi andare, potresti ripetere?" Chiese con tono divertito
"È una piazza..."
"Okay fin qui ci sono"
"Dai fammi finire!... C'è una chiesa, grande, un bar tipo con un sacco di tavoli e delle... scuole? Boh, comunque qualcosa che ci assomiglia"
"Ah, adesso che me la descrivi così ho sicuramente capito dove devi andare" disse con tono sarcastico scoppiando a ridere nuovamente... Ho già detto che ha una bella risata?
"Dai seriamente! Devo tornare a casa" cercai di incitarlo io, solo dopo mi resi conto di quanto suonasse stupido ciò che avevo appena detto
"Va bene ti dò le indicazione... Ma solo ad una condizione"
"Vai dimmi"
"Solo se mi prometti che ci rincontreremo"
Emh... Cos? Ho sentito bene!?
"Hey sei ancora viva? Non pensavo di metterti in crisi con una sola domanda" mi risvegliò lui
"Sì ecco... È solo che... Si certo va bene" mi sarebbe realmente piaciuto incontrarlo di nuovo, sembra un bravo ragazzo, ma in questo momento non mi sento in vena di fare nuove amicizie, comunque accettai e mi feci dare le indicazioni

"Posso almeno sapere il tuo nome?" Mi chiese lui
"E se non volessi dirtelo?" Lo stuzzicai io
"Ti ricordo che grazie a me puoi tornare a casa" mi ricordò lui
"Forse era meglio perdersi" pensai io ad alta voce
"Come scusa?" Chiese lui sghignazzando
"No intendevo che... Si va bene, mi chiamo Alice"
"Va bene, allora ci ri-incontreremo Alice, ciao!"
"Ciao" mi girai, ma solo dopo realizzai che lui però non mi aveva detto il suo di nome

"Aspetta!" Urlai... Quanto posso essere stupida?
"Cos'è tutto questo entusiasmo? Già ti manco?" Chiese ironico
"No ma cosa pensi! Tu come ti chiami?"
"Vuoi sapere il nome del tuo salvatore?"
"Quella sarebbe l'intenzione" risposi
"Piacere, Andrea"

Buonsalve a tutti
Mh... lei ha conosciuto Andrea... la cosa potrebbe portare problemi?

Our secret ~ InoobChannel [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora