Scusami

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Fa caldo come sempre, sono le due e sono sulla spiaggia con la mia amica Graziella.

"Gra la vuoi una granita?!" le chiesi

"Si andiamo a prenderle al lido?"

"Si andiamo"

Ci incamminammo verso il lido e passavamo dalla riva. Alcuni ragazzi giocavano a palla. Intravidi un ragazzo che mi sembrava familiare ad un tratto mi arrivò una palla tra i piedi.

"Scusa me la puoi passare?!" mi chiese un ragazzo. La presi nelle mani e la calciai con il piede.

"Solo una può calciare in questo modo" mi avvicinai ed era io mio migliore amico Federico.

"Feeedeee"

"Gaaaa" andai verso di lui e ci abbracciamo.

"Ma non eri a Fabrizia?!"

"Si, ma siamo venuti qua"

"Per quanto restate qua?!"

"Buh non lo so"

"Vabbè vuoi rimanere a dormire a casa mia?!"

"Si dai lo chiedo a mamma e a papà e te lo faccio sapere" andò dalla madre e dal padre e poi rivenne da noi.

"Si posso rimanere fino a quando voglio mo loro se ne vanno e poi domani papà mi porta le cose"

"Vabbè ti faccio prestare le cose da mio cugino o dai miei amici"

"Va bene, andiamo a prendere una granita?!"

"Si" mentre camminavamo mi ricordai di presentarle Graziella.

"Fede lei è Graziella, Graziella lui è Fede" si salutarono e ci andammo a prendere una granita. Arrivati al lido Fede e Graziella si andarono a sedere a un tavolino e io andai a prendere le granite.

"Ecco le granite" dissi mentre portavo le granite.

"Grazie" risposero i due.

"Allora che facciamo stasera ga?!"

"Allora siccome c'è Fede prima andiamo alla festa dei colori e poi chi vuole possiamo rimanere a dormire in spiaggia."

"Per me va bene" disse Fede

"Io dove vai te io vengo" disse Graziella e poi ci mettemmo a ridere.

"Che cazzo ci fai qua?!" Mi girai e vidi Ben venire verso di noi.

"Ma ciao Benjamin" gli dissi continuando a bere la granita

"Sei una stronza" mi disse prendendomi da un braccio e alzandomi dalla sedia.

"Ma che vuoi, non mi hai parlato per una settimana, non so neanche il perché e ora mi vieni a dire che sono una stronza. Quindi bello mio fatto un esame di coscienza. Ah dimenticavo stamattina quando te ne sei andato hai lasciato i boxer nel bagno li ritrovi là lo so che l'hai lasciati là apposta e poi un oretta fa Martina stava facendo la valigia" gli dissi con il sorrisetto sulle labbra.

"Mi fai proprio incazzare quando fai così" mi fece il dito medio e iniziò a correre verso casa.

"Vai da Martina la puttana. Ti do un consiglio per non farla andare via. Appoggiala alla porta dagli i baci sul collo poi prendigli la coscia e mettigliela sul tuo fianco e poi mettigli la gamba in mezzo alle sue. Non se ne andrà di certo" detto questo lui si girò venne verso di me. E mi diede un bacio sulle labbra.

"Ma che sei scemo o cosa?! Sei un figlio di puttuna"

"Quelle cose solo con te le faccio"
Iniziò ad andare di nuovo verso casa.

Un amore illegale!Where stories live. Discover now