La festa dei colori...la festa della rissa

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A casa siamo io, Ben, Graziella, Fede, Benedetta, Fede, Giulia, Francesco.

"Calabrottooo0" chiamai il mio migliore amico Federico.

"Calabrotta dimme"

"Vedi se ti sta bene questa camicia" arrivò nella mia stanza a petto nudo e con i boxer.

"Fede copriti" gli dissi mettendo la mano davanti alla faccia.

"Amooore dove sei?!" Mi chiamo Ben

"Amore sono nella mia stanza vieni corri" quando arrivò Ben si mise a ridere.

"Amore ma perché ti copri gli occhi?!" Mi chiese ridendo.

"Ma non lo vedi a Federico? È a petto nudo e anche solo con i boxer"

"E che c'è di male, dai su apri gli occhi" aprii gli occhi e Ben era anche come Fede.

"Voi due siete pazzi!" Vennero tutti e due verso di me.

"Mi volete stuprare vero?!"

"Si pensiamo di si. Dai dacci le camice" disse Ben. Gli linciai le camice e poi li feci uscire fuori dalla stanza. Indossai l'intimo e poi presi un pantaloncino e una maglietta corta che arriva sopra all'ombelico e dietro aveva io cappuccio. Uscii dalla stanza e tutti erano già sotto.

"Allora andiamo?!" Dissi io

"Ga tu vieni con il quod?!" Mi chiese mia cugina.

"Si chi viene con me?!" Chiesi. Nessuno voleva venire.

"Ben vieni tu?!"

"Si dai vengo io" Ben salii da dietro e partimmo.

"Ga ma di li si ci può andare?!"

"A dire la verità è illegale ma qui comando io"

"Il nostro amore è illegale" a quelle parole mi venne da ridere.

"Perché è illegale?!"

"Perché io ho 23 anni e tu 17"a questo non ci avevo ancora pensato. E ora?

"Ben tu mi ami anche se ne ho 16 vero?!"

"Si Amore mio ma ora accelera" accelerai e sfrecciamo verso le vie di Fiumefreddo marina. Arrivammo alla festa e raggiungemmo gli altri.

"Allora come va?!"

"Bene ma Fede e Bene dove sono?!"

"Sono andati a prendere qualcosa da bere" disse Mario.

"E voi avete lasciato quei due andare da soli, ragazzi fra 9 mesi vedremo dei piccoli Fede e Benedetta sulla spiaggia" disse Ben e noi ci mettemmo a ridere. Ad un certo punto si avvicinò un ragazzo.

"Ciao Graziella" disse questo ragazzo.

"Ciao Federico" oddio anche questo si chiamo Federico ma che è tutti Federico si chiamano.

"Piacere Gaya" dissi io e gli porsi la mano per stringerla. Ma lui me la levò spingendola.

"Stai calamo Ciccio" gli disse Ben.

"Ben lascialo stare" gli dissi io tirandolo dal braccio.

"Graziella dobbiamo parlare"
Disse il ragazzo a Graziella
"Ok"

"Andiamo" gli disse lui. Si allontanarono poco da noi e vedemmo che stavano discutendo. Ad un tratto il ragazzo tirò uno schiaffo in faccia a Graziella. Noi corremmo subito dal ragazzo. Io andai da Graziella e la feci sedere, mentre Federico il mio amico e Ben lo prendevano a parolacce e gli tiravano schiaffi. Lasciai Graziella tra le braccia di Mario e io andai da loro.

"Ben fe lasciatelo" gli dissi e loro lo lasciarono. Lo presi dal colletto della maglia e gli dissi

"Toccala di nuovo e tu fai una brutta fine, hai capitooo!"

"Voi non capite"

"Vattene via e lascia stare Graziella" gli dissi. Lui prese io cappello che era caduto e poi fece per andarsene. Poi si fermò rivenne verso di noi e mi tirò un pugno in faccia e io caddi. Vidi Ben e Federico rincorrerlo.

"Gaaayaaa" iniziò a urlare Graziella. Venne verso di me e mi fece alzare da terra.

"Gra sh non piangere è tutto ok. Ora tu stai con Mario ok?!" Gli dissi abbraciandola. Misi io cappuccio e corsi verso il quod. Andai a casa e presi la moto. È da tanto che non la prendo. Salii sopra la moto e riandai da gli altri. Chiesi se erano ripassati ma Benedetta mi disse di no. Allora andai dalla parte di dove erano corsi gli altri. Arrivai vicino ad un bar e c'era Federico.

"Gaya fammi salire so dove sono andati"

"Ma ti perché sei qua?!" Gli chiesi mette lui salii e lo feci passare alla guida.

"Ben mi aveva detto di andare a vedere come stavi. Ora tieniti forte" partii veloce e arrivammo sulla spiaggia.

"Beeen" iniziai a gridare. Ad un tratto vidi una sagoma nel mare.

"Beeeeeen!" Iniziai a correre e mi buttai in acqua.

"Beeen mi avevi promesso che non ti saresti fatto più del male" mi iniziarono a uscire delle lacrime. Poi arrivi Fede e lo portammo a riva e chiamammo gli altri.

"È colpa mia se Ben morirà" iniziò a dire Graziella piangendo a dirotto.

"Gra non dirlo neanche per scherzo. Ora voi state con Ben i devo andare"

"Gaya no ti prego non voglio perderti" mi disse Graziella abbracciandomi.

"Non mi perderai. Chi fa del male alla mia famiglia avrà una brutta fine" andai sulla moto e riandai alla festa. Lo intravidi nella folla e senza farmi ne vedere né sentire gli tirai un pugno dietro alla testa.

"Ah sei tu"

"No so tu nonna" gli risposi.

"Cosa hai fatto al mio ragazzo!" Gli urlai in faccia.

"Se lo meritava" gli tirai un altro pugno ma sta volta in pancia.

"Ero vieni con me" gli dissi prendendolo da un braccio. Lo portai sulla spiaggia. E lo feci mettere in ginocchio davanti alla riva.

"Bastardi di scusa e giura che non ci toccherai mai più"

"Se ti pensi che dica queste cose sei un spazza" come finì di parlare gli tirai un calcio nei fianchi. Alla fine se ne andò a casa con qualche livido si fianchi, ma ben gli sta. Benji si era ripreso e avevamo deciso di rimanere a dormire sulla spiaggia. Passammo una serata tranquilla e ci divertimmo anche se non eravamo alla villetta.

Un amore illegale!Where stories live. Discover now