"La politica di tutte le grandi nazioni di Thessalon negli ultimi anni non si è discostata molto dal noto principio per cui 'il pesce grande mangia il pesce piccolo'. Ogni occasione per espandersi a scapito di piccoli stati è stata colta al volo dalle grandi superpotenze imperialiste, e questo comportamento è infine culminato nella tragedia dell'Ultima Guerra. Tutti gli storici sono concordi nel ritenere che, senza la mediazione dell'Alto Consiglio di Alethor, simili cataclismi bellici sarebbero stati molto più frequenti nei nostri tempi. Senza la benevola guida dei maghi, dovremmo rassegnarci a vivere periodi di pace ancora più esigui di quelli che conosciamo".
Arthur Bloch, cronista dell'Accademia di Storia Moderna della Federazione di Thylea
-Stanno arrivando? Stanno arrivando!-
-Dov'è il picchetto d'onore? Fateli schierare subito!-
-Stendete il tappeto rosso e chiamate il gran ciambellano!-
-Che ci fanno quelle casse ancora sul molo? Sgombratelo subito per l'attracco!-
-E qualcuno avverta subito lo Zar!-
La servitù del palazzo reale di Ovlast, la capitale dell'impero di Zavastra, era in grande agitazione per l'imminente arrivo della delegazione di Alethor. Tre maghi dell'Alto Consiglio avrebbero presenziato quel giorno a un incontro fra i rappresentanti delle tre maggiori potenze di Thessalon, ovvero gli imperi Vahlen e Zavastra e la federazione di Thylea, ospitato dallo Zar di Zavastra.
L'arrivo della Lux, la maestosa aeronave dei maghi di Alethor, fu salutato da festosi squilli di tromba e dal lancio di coriandoli e petali di rosa. Il velivolo attraccò senza fatica al molo per gli ospiti illustri che si protendeva da una delle torri del palazzo. Un largo portellone si aprì sulla nave, lasciando abbassare la passerella per la discesa dei passeggeri, davanti a cui fu steso un prezioso tappeto di raso rosso ornato da fili d'oro. Ai suoi lati si schierarono sull'attenti due file di soldati con l'uniforme da cerimonia e il caratteristico colbacco Zavas.
Dall'aeronave scesero tre dei maestri del Consiglio: il mago della scuola dell'ombra, quello della luce e quello del tempo. Quest'ultimo, il più anziano di tutti, col volto seminascosto dal cappuccio della sua veste, camminava davanti agli altri due, che seguivano rispettosamente il passo lento che la sua età gli imponeva. Erano scortati da due delle guardie d'onore di Alethor, coperte di pesante corazza dorata dalla testa ai piedi. Ad attenderli all'altra estremità del lungo tappeto c'erano il gran ciambellano della corte imperiale, il capo delle guardie di palazzo e il primo segretario dello Zar.
I maghi si fermarono davanti a loro, e questi si inchinarono rispettosamente. La testa del ciambellano si spinse tanto in basso da toccare quasi terra con la fronte, mentre recitava il suo benvenuto: -Nobili maestri di Alethor, la vostra presenza onora noi e l'impero. Vi porgiamo i nostri più umili e sentiti ringraziamenti per aver accettato di mediare l'importante incontro di oggi. I dignitari ospiti sono già arrivati, e in attesa dell'inizio delle trattative si stanno intrattenendo nel salone al piano terra-.
-Molto bene- approvò senza grande entusiasmo il mago della luce. -In tal caso possiamo dare subito inizio all'incontro-.
-Eccellenza, prima di cominciare- intervenne il segretario imperiale -mi è stato chiesto di riferirvi che sua maestà Gavril Nicholaev Vorozov, imperatore di Zavastra, desidera incontrarvi personalmente-.
I maghi di ombra e luce guardarono quello del tempo, che annuì impercettibilmente.
-Incontreremo lo Zar. Portateci da lui- confermò il mago della luce.
-Non intendo presenziare a questo incontro, padre. Mi sentirei mortificato nel vedervi mettere in atto un così sfacciato ricatto-.
-Non si tratta di un ricatto, Ivan, ma di semplice diplomazia internazionale. Ed è tempo che tu capisca come bisogna trattare con i nostri vicini, affinché il nostro impero non venga sopraffatto-.
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Racconti da Thessalon
FantasiCome suggerisce il titolo, una raccolta di racconti, non necessariamente collegati da un unico filo narrativo. L'ambientazione è il continente fantastico di Thessalon, dove da secoli gli umani hanno acquisito la supremazia sulle altre razze grazie a...