Due settimane dopo
"Ciao Rosi come va la luna di miele? Vi state divertendo?"
"Si Clà, qua è tutto fantastico, sole, mare e cibo tutto il giorno!"
"E io a Verona"
"Mi dispiace ma questa volta non potevo portarti con me, sono con la mia dolce metà"
"Sono davvero felice per voi! Salutami Bea e divertitevi, ci sentiamo nei prossimi giorni"
"Va bene e mi raccomando Clà, non stare triste perché lo so che anche se non ne parli stai soffrendo, appena torno parliamo un po' un bacio" mando un bacio anche io a Rosita e chiudo la chiamata. Mi manca tantissimo perché è l'unica con la quale mi confido su tutto, lei mi capisce, mi sa ascoltare e soprattutto mi da ottimi consigli.
Una settimana fa si è sposata con Beatrice, si sono conosciute grazie a me perché la portavo sempre nella palestra dove mi alleno che è di Bea, è scattato subito qualcosa e sono andate a convivere e dopo un mese hanno deciso di sposarsi. È stata una cerimonia semplice, dopo il matrimonio in comune siamo andati tutti a casa loro a festeggiare fino a notte fonda, una bella festa anche se io ero assente per la maggior parte del tempo, mi mancava qualcuno al mio fianco, qualcuno che non sento da due settimane, da quando, tornato dalla casa famiglia gli ho inviato un messaggio per raccontargli di quanto quella piccola bimba di sei mesi mi ha sconvolto.
E lui nel modo più dolce del mondo mi ha detto che sicuramente ha capito che di me poteva fidarsi e che le mie braccia sono il posto più comodo del mondo per dormire.
Mario è così, all'inizio parte in quarta, ti urla cose che spesso nemmeno pensa e poi con una facilità immensa ti fa i complimenti più belli del mondo.
Mi manca tutto di lui, la mattina quando per farlo svegliare gli baciavo tutto il viso, il pomeriggio quando guardavamo un film sul divano e lui si accaccolava sul mio petto, la sera quando litigavamo per decidere chi doveva dormire a destra e chi a sinistra.
Non riesco più a respirare senza di lui, so che anche io gli manco però ha paura, paura di riprovarci, paura che possa andare male di nuovo.
Prima di buttarmi sotto la doccia controllo il cellulare e ho due messaggi: uno di Paolo che mi informa che oggi lavorerà fino a tardi e uno di Agnese, una foto di Maria.
La apro e rimango imbambolato per qualche secondo a fissarla. È nel passeggino con un piedino in bocca e le manine che sostengono il piede.
Questa bambina mi ha colpito più di tutti gli altri e non riesco a capire perché, è come se volessi stare con lei ogni minuto, un senso di protezione che non so nemmeno spiegare.
Rispondo ad entrambi e poi mi butto sotto la doccia con il volume della musica alto, ho bisogno di smettere di pensare per un po'.
Esco dalla doccia e afferro il cellulare per spegnere la musica e un messaggio su WhatsApp attira la mia attenzione e il mio cuore inzia a battere più velocemente. È un messaggio da parte di Mario.
Lo apro e dopo aver letto mi appoggio al lavandino perché le gambe diventano immediatamente deboli e gli occhi pieni di lacrime
-Ti è bastato un solo mese per dimenticarti di me? Ero solo un passatempo Claudio? È bastato guardarti intorno per trovare un altro? Bravo Claudio, puoi anche cancellare il mio numero. Buona vita-
Non ci posso credere, stavamo cercando di sentirci di nuovo, di procedere a piccoli passi, adesso cosa gli ha fatto pensare questo? Io un altro? Ma come gli salta in mente?
-Mario ma di cosa stai parlando? Un altro? Ma chi ti ha messo questa cosa in mente? Non è assolutamente vero-
-Non mi freghi Claudio. L'ho vista la foto che ha pubblicato Rosita, tutti voi alla festa del suo matrimonio e tu vicino ad un ragazzo che non ho mai visto, abbracciati e sorridenti- scoppio a ridere dopo aver letto la sua risposta perché è davvero una situazione assurda. Mario e la sua immensa gelosia.
-È un mio amico, AMICO, Mario. Non l'hai mai conosciuto perché abita al sud e sale a Verona raramente e siccome era un'occasione speciale questa, dato che con Rosita sono come fratelli è venuto anche lui. Eravamo vicini nella foto ma questo non vuol dire niente Mario. E se lo vuoi proprio sapere è etero e anche fidanzato da anni- mentre aspetto la risposta di Mario mi dirigo nella stanza da letto per prendere un paio di jeans e una maglietta e inizio a vestirmi
-Sì ok Claudio come vuoi- lancio il telefono sul letto e trattengo un urlo. Perché non mi deve credere? Perché deve essere sempre così insicuro? Io lo amo, come non ho mai amato nessuno, non mi permetterei mai di fargli una cosa del genere.
Non posso lasciargli pensare queste cose, non posso perderlo davvero.
Così prendo il mio zaino butto dentro vestiti a caso e lo spazzolino chiudo tutte le finestre, prendo le ultime cose ed esco di casa....
Sono riuscito a trovare un biglietto per Roma all'ultimo minuto e sto quasi arrivando, ho fatto una pazzia lo so ma devo assolutamente vederlo, ho bisogno di fargli capire che non è assolutamente come pensa, che l'unico uomo della mia vita è solo lui.
Ho già avvertito Paolo e Gianluca che sono diretto a Roma e dopo le solite frasi 'sei un pazzo', 'potevi aspettare domani' mi hanno appoggiato e dato il loro supporto.
La voce ci annuncia che il treno sta arrivando alla stazione e il mio cuore inizia a battere forte, Roma l'ho sempre amata, ho un sacco di ricordi con Mario in questa città, mi ha portato a visitare tutti i luoghi più belli, i monumenti più importanti, ci siamo baciati di notte in alcuni vicoli, abbiamo camminato mano nella mano, ci siamo promessi tante cose davanti alla fontana di Trevi, abbiamo ammirato Roma dal Gianicolo scambiandoci dei baci innocenti ma pieni di significato.
Scendo dal treno con lo zaino sulle spalle e dopo aver preso un taxi e dato l'indirizzo della via di Mario chiudo per un attimo gli occhi per cercare di trovare le parole giuste da utilizzare una volta arrivato a destinazione.
Il taxi si ferma davanti casa e dopo aver pagato scendo e trovo il portone aperto perché una signora stava uscendo così mi intrufolo e salgo le scale fino al piano di Mario, faccio un grande respiro e busso con la mano che mi trema. Sento dei passi pesanti e subito dopo la porta si apre e rivela il mio uomo con una maglietta blu e un paio di pantaloni comodi dello stesso colore.
Appena mi nota spalanca gli occhi e cerca di chiudere la porta ma io riesco a fermarlo.
"Mario dobbiamo parlare"
"Non ho nulla da dirti vai via"
"Io si invece e adesso mi ascolti, io non vado da nessuna parte dopo aver fatto tutte queste ore di treno"
"Claudio non voglio sentirti"
"Invece lo farai" dico con un tono che non ammette repliche e lui dopo aver visto che sono serio si sposta per farmi entrare.
Ci dirigiamo in cucina e noto che è da solo, sicuramente i gemelli saranno in giro per l'Italia.
"Dimmi ciò che devi in 10 minuti"
"Mario sei tu l'uomo della mia vita, sei tu il ragazzo che sogno ogni notte, quel ragazzo che hai visto nella foto è solo un mio amico, vuoi la conferma da lui? Posso farti il numero così ci parli"
"Non c'è bisogno, ho visto come lo hai abbracciato Clà, per te un braccio sulla spalla in quel modo significa tanto"
"In quel caso significa solo amicizia, cazzo Mario non so più come dirtelo che non riesco più a respirare senza di te, che ogni cosa mi fa pensare a te che vorrei chiamarti ad ogni ora del giorno per sapere come stai, cosa fai, cosa non fai, che vorrei stringerti e baciarti, che vorrei..." non riesco a terminare la frase perché mi ritrovo le labbra di Mario incollate alle mie e le sue mani che mi tengono la testa.
Inizia a leccare il mio labbro inferiore con la punta della sua lingua mentre con una mano tira il mio ciuffo indietro, io gli metto le mani sulla schiena e me lo tiro addosso facendolo sedere a cavalcioni sulle mie gambe.
Mario richiede l'accesso alla mia bocca e subito la apro per accogliere la sua lingua e farla intrecciare con la mia, i nostri piercing che si scontrano, le sue mani che corrono ad accarezzare la mia nuca e le mie che scendono verso il suo fondo schiena.
Inclino la testa per dargli maggiore accesso e lui mi bacia in un modo incredibile, come se non aspettasse altro da settimane, mi succhia la lingua tra le labbra e io gli lecco il labbro superiore.
Ma ad un certo punto si ferma e poggia la sua fronte sulla mia e dopo qualche minuto ad occhi chiusi mi sussurra un
"Vai via Clà"
"Ma che richiesta del cazzo è Mario?"
"Io non ce la faccio Clà, non ce la faccio" si alza di scatto e si allontana da me.
"Vaffanculo Mario, sto facendo di tutto per farti fidare di me ma tu ancora metti in dubbio i miei sentimenti, è da quando ti ho visto per la prima volta dentro il mio bar a Verona che ho occhi solo per te, io non posso fare più niente per fartelo capire adesso sta a te. Ciao Mario" recupero lo zaino ed esco da quella casa con le lacrime agli occhi diretto in stazione.
Mario capiscilo che ti amo ma non riesco a dirtelo, però il mio cuore scoppia d'amore per te.
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Io e te a crescere bambini
FanficDopo aver visto tutte quelle foto e video di Claudio con Maria nella mia testa è scattata subito una piccola storia di Claudio, Mario e la piccola Maria. Sarebbero perfetti tutti insieme💚💙