Mi sveglio a causa del brontolio del mio stomaco, ieri ho mangiato solo un panino e un'insalata.
Apro gli occhi e mi accorgo di essere intrappolato in un abbraccio, alzo il viso e mi trovo quello di Claudio a poca distanza e sorrido.
Sorrido perché finalmente sono felice, perché stare qui con lui è la cosa che più mi rende felice.
Lo guardo e non mi stanco mai, le guance leggermente rosse, le labbra perfette distese in un mezzo sorriso, il naso all'insù, il suo ciuffo che va in tutte le direzioni perché davvero sfida ogni legge di gravità. Sembra un bimbo quando dorme, un bimbo bellissimo che va protetto dal mondo.
E Claudio è davvero un bambino dentro, lui riesce a vivere con così tanta semplicità, riesce a cogliere ogni cosa positiva, riesce a catturare il lato buono delle persone, è sempre gentile con tutti però allo stesso tempo è così maturo quando deve affrontare delle situazioni importanti, sa prendere le decisioni giuste e soprattutto sa farti sentire protetto.
Mi posiziono di nuovo con il viso sul suo petto e chiudo gli occhi. Il suo profumo mi entra dentro, mi arriva fino al cuore. Ho sempre amato stare così, dormire accoccolato sul suo petto, sentire le sue mani sulla mia schiena mentre mi stringe e mi tiene ancorato a lui, il senso di protezione che mi danno le sue braccia è inspiegabile e bellissimo allo stesso tempo, sa di casa, di amore, di famiglia.
Alzo di nuovo il viso e gli accarezzo delicatamente prima una guancia e poi la barba, Claudio sa essere un bambino e un uomo affascinante nello stesso momento e non so quale delle due parti amo di più.
"Buongiorno cicci"
"Giorno amò"
"Che ci fai sveglio prima di me?" apre un occhio e mi sorride mentre io continuo ad accarezzargli il naso e le labbra
"Non lo so però mi piace guardarti mentre dormi"
"Vieni qua" mi avvicina ancora di più al suo corpo e inzia a lasciarmi dei baci dietro l'orecchio mentre mi dice piano "è bello averti qui" e dopo nasconde la sua faccia nell'incavo del mio collo dove lascia un bacio leggero
"Mi sei mancato da morire Clà, ogni notte sognavo le tue braccia, il tuo viso. Sognavo di stare in cucina a preparare qualcosa da mangiare mentre tu eri al lavoro, mi è mancata anche la tua voce stonata"
"Ehi, io non sono stonato, io sono un cantante" mi lascia un pizzicotto sul fianco mentre si allontana da me con un broncio tenerissimo
"Mi fai male cretino"
"Ti sta bene. Così impari ad offendere le mie doti canore" mi guarda male e io scoppio a ridere. È davvero convinto di essere un cantante.
"Amò dai non fare il bambino sai che amo la tua voce" mi avvicino lentamente a lui mentre ha ancora il broncio
"Non mi compri Mario"
"Nemmeno se ti porto la colazione a letto?"
"No"
"Che permaloso che sei"
"Si, sono permaloso" gli lascio un bacio sulle sue labbra e lo sento sciogliersi
"Amo baciare il tuo broncio" lui porta le sue braccia intorno al mio collo e mi stringe
"E allora continua" lo osservo per un po' perdendomi in quegli occhi verde speranza e poi mi tuffo di nuovo a baciare quelle labbra che mi hanno sempre fatto impazzire
Gli mordo giocosamente il labbro inferiore per poi passarci la lingua e baciarlo a stampo. Riservo lo stesso trattamento per quello superiore mentre Claudio mi accarezza la schiena. Dopo aver giocato un po' con le sue labbra inserisco la lingua nella sua bocca e la faccio intrecciare subito con la sua. Si rincorrono, lottano, si accarezzano mentre noi ci godiamo la sensazione paradisiaca di stare così vicini.
"Se non sbaglio abbiamo un conto in sospeso noi due" si stacca in mancanza di aria con un sorrisetto furbo
"Credo proprio di si Clà"
"Allora è arrivato il momento di saldarlo" mi bacia a stampo e poi mi toglie la maglietta iniziando a lasciare una scia di baci sul mio petto. Con la lingua inizia a tracciare il contorno del mio capezzalo e poi lo succhia e la stessa cosa fa con quello destro. Poi riprende la sua discesa e arriva all'elastico dei boxer, con i denti li tira giù e li fa cadere sul fondo del letto.
Guarda la mia erezione mezza formata e così si passa la lingua sulle labbra e io già gemo alla vista meravigliosa di Claudio in queste condizioni.
La mano impreziosita di anelli afferra la mia lunghezza e inizia un movimento lento, su e giù, su e giù e io mi sento morire.
Afferro le lenzuola bianche tra le dita e sospiro
"Clà"
"Ssh cicci fai fare a me" mi lascia un bacio sopra i peli pubici e inzia a baciare tutto il pene, più e più volte accompagnando anche con il gesto della mano. Ad un certo punto passa il pollice sopra la punta e dopo si porta in bocca solo la punta e inizia a roteare la lingua intorno ad essa mentre io non riesco più a trattenermi e butto fuori un gemito.
Poi prende in bocca tutto fino alla base e inizia una lenta tortura che piano piano mi porta a venire mentre gli stringo il ciuffo.
Claudio dopo avermi pulito si posiziona con il viso sul mio petto e mi stringe fortissimo
"Ti ho soddisfatto?"
"Puoi scommetterci" rimaniamo così per un paio di minuti e poi la mia pancia inizia a brontolare mentre Claudio scoppia a ridere
"Hai fame cicci?"
"Hai sentito la mia pancia no?"
"Sei un aspirapolvere"
"Veramente quello che mangia a qualsiasi ora del giorno sei tu, non io"
"Io devo sempre mangiare"
"Appunto. Vado a preparare qualcosa"
"No aspetta, oggi voglio coccolarti e viziarti, chiamo il bar e mi faccio portare la colazione"
"Ma che bravo fidanzato che sei amò" ci baciamo ancora e ancora, le nostre labbra non hanno nessuna intenzione di separarsi perché sono fatte per stare unite, si completano, quelle grandi di Claudio accolgono perfettamente quelle mie sottili.
Lo vedo che digita un numero al telefono e dopo pochi secondi inizia a parlare
"Ciao Alberto, allora puoi portarmi per favore a casa mia due caffè, una centrifuga, tre cornetti, uno al cioccolato, uno alla crema e un altro al cioccolato bianco. Ok grazie a dopo allora"
"Clà ma quanto cibo hai ordinato?"
"Devi mangiare cicci, sei troppo magro"
"Da quanto sei così perfetto Claudio?"
"Io sono sempre perfetto"
"Sei impossibile!! Clà posso chiederti una cosa?"
"Tutto quello che vuoi" si accoccola ancora tra le mie braccia e lo sento respirare il mio profumo
"Mi porti a conoscere Maria?" alza di scatto la testa e mi guarda negli occhi profondamente, come a volermi leggere dentro, come a voler capire se sto scherzando.
"Dici davvero?"
"Si. Mi hai incuriosito, voglio conoscere questa bambina che ti ha cambiato le giornate, di cui ti sei innamorato. Voglio entrare in questo nuovo mondo che ti riguarda"
"Finiamo di fare colazione e andiamo. Prima chiamo Agnese per vedere se oggi possiamo andare"....
Dopo aver finito la colazione ci siamo fiondati sotto la doccia e tra un bacio e un altro ci siamo donati piacere a vicenda, dobbiamo pur recuperare un mese di distanza.
Guardo Claudio che sta finendo di prepararsi, ha indossato un pantalone chiaro beige e una camicia bianca con i pois blu, il ciuffo sempre perfettamente all'insù e un profumo buonissimo. Io invece mi sono vestito con un pantalone nero, una maglietta nera e una camicia azzurra aperta, ciuffo perfettamente sistemato e occhiali da sole.
"Mamma mia cicci come profumi di buono" Claudio mi si avvicina e posiziona il suo viso nell'incavo del mio collo baciandomi tutta la parte di pelle scoperta. Io subito posiziono le braccia sulla sua schiena
"Anche tu amò, amo da impazzire il tuo profumo ma soprattutto l'odore della tua pelle"
Dopo un po' usciamo di casa e lui mi consegna le chiavi, durante il periodo che ho passato a casa sua abbiamo preso questa piccola abitudine, le chiavi di casa le tenevo sempre io in tasca.
Camminiamo per le strade di Verona vicini facendo sfiorare le nostre mani fino a quando arriviamo a destinazione.
Claudio bussa al citofono e dopo entriamo.
Un grande giardino circonda la casa con tantissimi giochi, altalena, scivoli.
Claudio mi prende per mano e insieme ci avviamo dentro casa dove una ragazza ci accoglie con entusiasmo.
"Claudio ciao"
"Ciao Agnese" i due si abbracciano e capisco che è lei la famosa ragazza con la quale il mio fidanzato ha legato
"Ti presento Mario, lei è Agnese"
"Piacere"
"Piacere mio" ci stringiamo la mano e lei subito mi guarda
"Complimenti Clà, hai un fidanzato veramente meraviglioso"
"Eh lo so, ho scelto bene" lui appoggia una mano sulla mia spalla avvicinandomi a lui mentre io sono in totale imbarazzo
"Non essere timido Mario vedrai che ti troverai bene qui, ora vi faccio conoscere tutti i bambini"
"Va bene grazie" Agnese si allontana e Claudio ne approfitta per baciarmi teneramente e lasciarmi una carezza su una guancia
"Ti amo cicci"
"Anche io" un ultimo bacio e poi veniamo circondati da bambini di ogni età e di ogni aspetto fisico, tutti sorridenti e con una parlantina incredibile.
Inizio a chiedere ad ognuno di loro il nome e noto che con grande piacere parlano sia con me che con Claudio, ci raccontano tutto ciò che hanno fatto in questi giorni, cosa hanno mangiato a colazione, dove sono stati ieri, i loro cartoni preferiti.
Ad un certo punto arriva Agnese con un passeggino e si ferma vicino a noi.
"Qui c'è una bimba bella che vuole conoscere Mario e riabbracciare Claudio" si piega per prendere in braccio questa bambina e la porge a Clà che subito l'afferra
"Ma buongiorno angioletto" le riempie le guance di baci e lei inizia a ridere "Adesso ti faccio conoscere un ragazzo bello bello, però ti avverto già da ora, lui è fidanzato con me, è solo mio hai capito? Non puoi innamorati di lui perché è già impegnato e io non lo condivido con nessuno. Hai capito?" ma quanto può essere scemo? La bambina si agita e lui tenendola sempre saldamente la gira verso di me
"Mario ti presento Maria" la bambina alza gli occhi verso di me e incatena il suo sguardo al mio e nell'osservare quegli occhi castani un brivido attraversa la mia pelle.
È bellissima.
Un senso di protezione inspiegabile si impossessa subito di me e lei inizia a sorridermi e poi allunga le sue braccia verso di me in una tacita richiesta di essere presa in braccio.
Guardo subito Claudio nel panico e dopo aver ricevuto un suo sorriso prendo la piccola in braccio e subito lei mi tocca tutto il viso e dopo mette la sua piccola testa sulla mia spalla mentre mi tocca il ciuffo e io mi innamoro all'istante.
"Però così non vale Mario, si è innamorata subito di te eppure ero stato chiaro che sei solo mio" lo guardo con gli occhi lucidi e lui abbandona il suo broncio e mi bacia le labbra.
"Siete bellissimi"
"Vieni qua" non se lo fa ripetere due volte e subito si posiziona nel lato opposto a quello di Maria e si appoggia sulla mia spalla e io li stringo entrambi in un abbraccio che sa un po' di famiglia, anche se questa bambina non è nostra figlia.
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Io e te a crescere bambini
FanficDopo aver visto tutte quelle foto e video di Claudio con Maria nella mia testa è scattata subito una piccola storia di Claudio, Mario e la piccola Maria. Sarebbero perfetti tutti insieme💚💙