Capitolo 1.

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Non sono bella ma addormentata di sicuro

Ormai è mezz'ora che sono davanti a questa tazza di latte stracolma di cereali. Galleggiano come se fossero al mare, così abbronzati, così felici...
Davvero sto pensando alla vita di questi cereali?
Stamattina è stato traumatico alzarsi, ho dovuto abbandonare il mio vero amore il mio amato " letto" poi, oltretutto, stamattina non riesco nemmeno a mangiare, eppure io amo i cereali, sono così buoni, soffici e al cioccolato.
Passerò l'intera giornata a parlare di cereali???
Mentre giro il cucchiaio nella tazza il mio sguardo cade sull'orologio appeso alla parete che segna le sette e mezza.
Sono in un ritardo pazzesco, di corsa scendo dalla sedia e mi catapulto sulle scale facendo tre gradini alla volta per arrivare il più possibile in camera mia.
Sembra mi stia seguendo un serial killer
Apro le ante dell'armadio e indosso le prime cose che trovo, ossia un leggins nero e una felpa grigia talmente larga che starebbe addirittura ad un dinosauro.
Non mi guardo nemmeno allo specchio, prendo la borsa con i libri dentro e corro alla fermata. Per fortuna arrivo giusto in tempo perché l'autobus si apre e salgo sperando di trovare un posto, ma io sono talmente fortunata che mi tocca stare i piedi per i prossimi quindici minuti, che per me sono un eternità.
Dopo un quarto d'ora e una litigata con le cuffie arrivo davanti all'entrata della scuola.
Penso di essere diventata pazza, vedo che tutti i ragazzi si precipitano all'entrata, tutti ammassati tra loro, come se fossero contenti di ricominciare l'anno scolastico.
Ma come sono buffi, sembrano formiche.
Ma aspetta è suonata?
Bello, sto diventando pure sorda dato che non ho sentito il rumore fastidioso della campanella, bah... Oltre che pazza sono pure sorda.
Comunque In classe oggi è una noia assurda, due ore di storia e due di matematica.
Entro in classe e prendo posto vicino alla finestra perché mi piace, quando mi annoio, guardare fuori e perdermi tra i colori degli alberi e del cielo, e talmente imbambolata a guardare al di là del vetro che non mi accorgo che suona la campana, ci comunica che è ora di mangiare e di fretta e furia prendo lo zaino dirigendomi in mensa...
Mi dirigo in mensa...
In mensa...
In mensa...
C'è una folla davanti all'entrata peggio Delle poste
" Scusate? Vi muovete?" Dico acida ma non ricevo nessuna risposta, solo tante occhiate che avrebbero dovuto intimorirmi ma a me viene da ridere, chi si credono di essere? Pensano di farmi paura? Sò benissimo di essere un po' bassa e di avere l'aria di una ragazza molto dolce, ma credetemi, non è assolutamente così!
Finalmente mi siedo al tavolo con una Delle mie amiche più sincere Melody, mi costa dirlo ma è davvero simpatica, è il contrario di me; alta, capelli ramati, occhi scuri come la sua pelle e un fisico da far paura, inoltre è molto sensibile.Poi ci sono io; come già ho detto, sono più bassa di lei, forse un po' troppo magra con i capelli lunghi biondi, occhi color ghiaccio e porto un 35 di scarpe... Vi rendete conto? Nemmeno Cenerentola ha un piede così piccolo, mi sento un minions.
Siamo a tavola a parlare del più e del meno e gli racconto del nuovo libro che ho comprato la settimana scorsa in libreria ma sembra totalmente assente

"Melody cos'hai?" Dico guardandola

"Nulla, stanotte ho dormito poco e niente, mio fratello è tornato a casa ubriaco in buona compagnia e hanno fatto rumore tutta la notte. Poi la mia relazione con Ivan non sta andando tanto bene, sembra che mi stia evitando " dice affranta

"Mel, stai tranquilla è solo un periodo che passerà e tutto tornerà come prima, dai domani andiamo a fare un sano shopping, ci stai?" Dico facendo gli occhioni da cucciola.

"Vale tu sì che mi conosci meglio di tutti, ci sto, ti voglio bene" dice alzandosi e prendendo il suo vassoio

" Ci vediamo a fine lezioni?" Le chiedo
"No, mio fratello mi viene a prendere e mi porta a casa, quindi mi sa che ci vediamo domani" mi risponde alzandosi dal tavolo
"Vabene ciao mel" mi alzo anch'io e mi avvio di nuovo in aula per l'ultima ora. E indovinate cosa ho? La materia più odiata e temuta da tutti, la più antipatica e che fa ribrezzo: DIRITTO.
Scusate ma si è capito che odio diritto? È proprio una cosa personale.
Mi siedo sulla sedia con i gomiti appoggiati al banco e il prof. Che assomiglia ad una patata ( con tutto il rispetto per le patate), parla palra senza prendere fiato, come se la sua vita dipendente da quella lezione,  secondo me è un alieno.
Dopo un ora di bla bla bla esco dalla scuola e vedo Melody salire su una BMW bianca e la saluto con la mano e lei ricambia ridendo, io ovviamente  decido di non prendere l'autobus ma di fare la strada di casa a piedi, sento davvero il bisogno di una passeggiata, infilo le cuffie e metto play su una canzone a caso e dopo ben 15 canzoni arrivo a casa.
Tiro fuori le chiavi dalla mia borsa, apro e subito un profumo di pizza mi avvolge in un abbraccio.
"Vale sei tu?"sento urlare dalla cucina
"No mamma sono un ladro che entra con le chiavi" dico sbuffando
"Sempre simpatica sei" dice venendomi incontro per poi darmi un bacio sulla guancia.
" Mamma vado un po' a riposare che sono stanca" dico dirigendomi verso le scale
"Immagino, avrai alzato pesi di cemento a scuola" ribatte ridendo
Vado in camera mia, levo le scarpe, i vestiti e mi metto una maglia larga che mi arriva al ginocchio e in fine mi butto sul letto, prendo il mio nuovo libro e inizio a leggere... poi il vuoto...

Mi alzo di scatto, guardo l'ora e sono le 10 di sera, sento un profumo di pizza che mi fa alzare dal letto un meno di un nano secondo e mi precipito in cucina.
"hai preparato la pizza?" Chiedo con gli occhi a cuoricino
" Sì, oggi ho smesso un po' prima e ho fatto la pizza contenta?"
"Mamma sei la migliore" dico dandogli un bacio e sedendomi a tavola e addentando un pezzo di pizza. È così buona e soffice, se dovessi avere un ragazzo lo vorrei così, come una pizza.
"Valentina sei un pozzo senza fondo" dice mia madre "ti sei finita una pizza in cinque minuti, farai indigestione"
"Massè mamma, stai tranquilla, potrei mangiare ancora altre sette pizze" dico ridendo
"Ah, lo so bene"
Mia mamma è così forte, è la mia ancora, mio 'padre' la tradiva di nascosto, la trattava male e non gli dava amore, non c'era mai in casa e io non lo vedevo quasi mai, a volte solo a cena ma era raro. Poi un giorno se ne è andato e mia mamma si è ritrovata a 32 anni ad affrontare una vita diversa, ha dovuto trovare un lavoro che gli occupava la maggior parte del tempo e i soldi erano sempre pochi, ha fatto mille sacrifici per portare avanti la nostra "famiglia" mi ha fatto anche da padre, anche se a me una figura maschile mi è sempre mancata, ed è per questo che io non ho un ragazzo e sto lontana dai sentimenti, non mi fido degli uomini, comunque sia non mi ha mai fatto mancare niente, e io gli devo tutto, perche lei mi ha saputo dare tutto quando non aveva niente.

Primo capitolo😘
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