•Capitolo 2•

82 8 7
                                    

Caterina
Pensavo a come chiederglielo,come fargli capire che volevo vedere molto di più di lui,ma una voce blocca i miei pensieri.
"Pappa! Pappa! Pappa!" Grida il piccolo George,capisco che ha fame perciò lascio cadere il mio cellulare sul letto,prendo per mano il mio nipotino e lo conduco in cucina. Preparo la sua solita pastina,mi siedo e poso il bambino sulle mie gambe,lo aiuto a mangiare con cautela e passo il resto della giornata a sorvegliarlo:è molto sveglio e bisogna sempre tenerlo d'occhio.

Senza neanche accorgermene,il tempo è volato e sono già le nove di sera. George è andato via con mio fratello,nonchè suo padre,e sono rimasta sola a casa. I miei genitori non torneranno per cena e credo nemmeno l'altro mio fratello Antonio.
Non avendo voglia di restare a casa da sola,chiamo tutte le amiche che conosco e chiedo loro di uscire. Ho fatto una ventina di chiamate,ma poche di loro sono state disponibili,perciò,con quest'ultime,abbiamo deciso di prepararci a casa mia e uscire sul tardi. Dopo dieci minuti scarsi, Caroline,Stefy,Elena e Jasmine,sono già nella mia stanza a mettere mano nei miei trucchi e a disordinare il mio armadio. Abbiamo scelto un locale molto tranquillo,per stasera non vogliamo alcun tipo di problema. Indosso un tubino che valorizza le mie curve ma non risulta volgare,ha una piccola scollatura a V ed è completamente ricoperto da strass. Le altre ragazze hanno un po' esagerato con il trucco e credo anche con i vestiti! Hanno tutte minigonne super strette che lasciano ben in vista le gambe e il sedere.
"Prendiamo la mia macchina come al solito vero?" Sbuffa Caroline infastidita. Si,prendiamo spesso e volentieri la sua macchina ma questo solo perché è la più spaziosa!
"Stasera vi porto io,mio padre mi ha lasciato la macchina nuova di zecca" lascio tutte a bocca aperta e apro il mio garage dirigendomi al suo interno. Esco dal garage con la mia nuova auto e faccio cenno alle ragazze di entrare,una volta pronte,ci avviamo al locale.
Per tutto il tragitto abbiamo cantato come galline!
Nel locale io e Jasmine notiamo subito il cameriere,dannatamente sexy. Jasmine sta cercando da ore a fargli capire che ha intenzione di scoparselo,ma lui sembra essere indifferente al suo sguardo. Piuttosto,sento sempre i suoi occhi bruciare sulla mia figura e sono piuttosto imbarazzata,credo che a breve andrò a fuoco.
Certo,è un bel ragazzo,ma non sono la tipa che va con il primo che incontra e non mi piace nemmeno essere guardata o notata troppo.
Quasi mi affogo con la pizza quando la coppietta felice di Imma e Stefan,entra nel locale e si accomoda al tavolo davanti a noi. Lui mi da le spalle,non nota la mia presenza ma questa non è una novità,non mi ha mai notata e credo che non lo farà mai! Lei invece,appena si accorge della mia presenza,si alza dal suo tavolo e corre verso di me,mi stringe in un abbraccio e le porgo un sorriso che di più falsi,non ne ho mai fatti.
"Ti crea fastidio se mangiamo anche io e Stefan con voi? Sai,ogni tanto mi fa piacere restare in compagnia!" Chiede con un sorriso smagliante.
"Certo che no,accomodatevi pure con noi" Jasmine risponde al posto mio ed io le lancio un'occhiataccia.
Stefan si avvicina al tavolo e prende posto,siede vicino Jasmine e accanto a lui c'è Imma.
Lo guardo tutta la serata senza farmi notare da nessuno,almeno spero. Al tavolo hanno parlato di esami,scuola,insomma,di cose abbastanza noiose! La maggior parte del tempo non capivo di cosa stessero parlando perché mi incantavo ogni volta alle sue braccia i cui muscoli si contraevano per poi rilassarsi.
Inoltre mi sono accorta che ha una mandibola pazzesca! Forse è strano ma amo i ragazzi con la mandibola ben in vista,la trovo affascinante e sexy.
Stavamo cammiando verso la mia auto quando Elena mi ferma dicendomi "ehi,Stefan sta fissando il tuo culo da quando sei alzata!" . Rimango scioccata dalle sue parole,la cosa mi dá molto fastidio ma,insomma,si tratta di Stefan,lui può farlo,lui deve farlo!
Ammetto che non mi riconosco più,ma il fatto che mi abbia guardata,anche se solo in modo perverso,non mi dispiace.
"Ma che dici,è solo una tua impressione stupida" grido contro Elena,che sbuffa e riprende a camminare.

Torno a casa distrutta,ho voglia di una tisana ma sono troppo pigra per farla. Decido di dormire,mi strucco a malapena,ho il telefono nelle mani e chiudo gli occhi cadendo in un sonno profondo.

Sento il suono del telefono,guardo lo schermo e mi accorgo che è solo un messaggio di WhatsApp,non m'importa di chi sia,adesso ho sonno. Dall'immagine sfocata che mi appare in anteprima mi sembra un ragazzo,ma per adesso non ho voglia di sapere chi è.

You and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora