Blank. [Kai-Exo/Mino-Winner]

Capitolo uno

***

Non sapevo nulla di lei, forse se ci fossimo somigliate almeno un po', sarei riuscita a capire le mille cose di lei che la rendevano così speciale.

Sabbia scura e fangosa disseminata da assai minuscole conchiglie scure. Pareva di guardare l'uomo da chissà quale altezza e se soltanto si allungava una mano lo si poteva raccogliere per poter ammirare meglio il guscio lucido e salato che brillava al sole.

Haesol giocherellava con una di quelle tante conchiglie che abitavano la spiaggia di Dadaepo, quando notò due esemplari più grandi delle altre le quali sembravano attaccate. Una delle due era rosa come una perla, ed era un raro spettacolo, poichè il resto delle conchiglie erano scure con tante macchioline marroni, tuttavia la sua forma incastrata nei granelli di sabbia era perfettamente speculare alla conchiglia che aveva vicina. La ragazza si chinò per raccogliere le due conchiglie gemelle.

'Sembriamo mia sorella Haerin ed io, voglio fargliele vedere.'

Fece per rigirarsele nel palmo, ma girando la conchiglia di perla notò che essa era spaccata e che quello che aveva estratto ne era solo un frammento. La conchiglia era squarciata, ma sulla sabbia le era sembrata del tutto integra. Delusa mise entrambe le conchiglie in tasca, abbandonando però l'idea di regalare quella rosa alla sorellina.

Haerin aveva diciott'anni, se ne stava accucciata sulla sabbia a scrivere sul suo quaderno con i capelli legati in modo confuso sul capo. La sorella maggiore si avvicinò a lei schiarendosi la voce per attirare l'attenzione.

-Sol!- esclamò la ragazza facendo sporgere il labbro inferiore in un grazioso broncio. -Non riesco ad andare avanti!- spiegò indicando il proprio quaderno.

-Dove sei arrivata? Posso leggere?-

Haerin scosse la testa.

-Voglio prima finirlo, ma di questo passo non ci riuscirò mai! Aiutami!-

-Come faccio ad aiutarti se non so nemmeno che cosa stai scrivendo!-

-E' una sorpresa. Se te lo facessi leggere ora poi non lo compreresti perchè l'hai già letto.- piegò Haerin.

-Faresti pagare tua sorella per avere una copia del tuo libro?-

L'altra annuì.

-Affarri...- si limitò a spiegare, poi richiuse con cura il quaderno con un elastico e lo sistemò in borsa.

-Torniamo a casa?- chiese Haesol. La sorella annuì sospirando.

-Ci fermiamo a comprare il hwachae? Con questo caldo ho proprio voglia di berlo freddo con dieci cubetti di ghiaccio.-

Haesol sorrise alla sorella.

-Ah, Sol...- volevo chiederti un favore.-

-Dimmi.-

-Domani... puoi coprirmi con mamma? Dovrei uscire e non vorrei che si arrabbiasse con me.-

-Haerin... non sta bene mentire alla mamma. Dove devi andare.-

La ragazza si guardò le scarpe imbarazzata.

-Vedi... c'è questo ragazzo...-

-Ho già capito.- Heasol sospirò - Purchè tu faccia estrema attenzione, e voglio sapere di chi si tratta.-

La sorella annuì quasi piangendo di gioia.

-Grazie sorellona! Se verrai a prendermi domani potrai vederlo, promesso.-

-Sarà meglio...-

Anche se Haesol aveva solo un paio d'anni in più della sorella, sembrava molto più cauta e responsabile, anche se col passare degli anni le era sempre più difficile dire di no alla sorella. Forse era anche un po' invidiosa poichè Haerin era molto spontanea e impulsiva e questo le permetteva di non preoccuparsi di nulla e di essere solare e felice. Se solo Haesol fosse stata almeno un po' come lei, forse avrebbe avuto il coraggio di protestare quando prendeva ingiustamente un brutto voto, di fare amicizia facilmente e magari di dichiararsi al ragazzo che le piaceva da sempre.

Tuttavia, nel cuore della notte, Haerin soleva alzarsi dal proprio letto per infilarsi impaurita in quello della maggiore e a volte si tenevano per mano. Haerin allora sembrava un piccolo fiore delicato, in procinto di essere schiacciato da un momento all'altro. E da una parte, la calma e giudiziosa Haesol si chiedeva che cosa la sorella le nascondesse per comportarsi in modo così fragile al calar della notte.
Quella notte Haesol si domandò l'identità del ragazza di cui parlava la sorella. Chi era e soprattutto, avrebbe potuto fidarsi?