Haesol si rivolse verso il sole calante, il quale emetteva una dolce luce rossastra, ancora calda e radiosa. Dovette proteggersi lo sguardo con la mano appoggiata sulla fronte e socchiudendoli entrambi riuscì a distinguere due figure nerastre che si avvicinavano in contro luce. Una silhouette sottile e aggraziata, accompagnata dall'altra, alta e mascolina.
Haesol riconobbe il modo di camminare della sorella minore finché non si avvicinò del tutto rivelando la sua chioma chiara e il suo sorriso radioso.
Spostando lo sguardo sull' accompagnatore di Haerin ecco che vide andarle incontro, un ragazzo. Sembrava molto più grande della sorella diciottenne e aveva una corporatura muscolosa, con braccia grosse e vita sottile.
'Questo è lui? Il ragazzo di cui mi parlava? Perché ha quello sguardo strano? Non sembra felice di vedermi.'
-Haesol lui è Song Minho, Minho lei è Kim Haesol, mia sorella.-
-Piacere.- fece lui con un cenno della testa. Aveva la bocca piccola ma le labbra carnose, piegate appena in un'espressione seria che proiettava sul suo viso delle ombre scure.
Questo fece pensare ad Haesol che si poteva trattare o di un ragazzo di poche parole o di un borioso che aveva intenzione di esserle antipatico. E c'era riuscito appieno.
-Ciao.- rispose Haesol semplicemente, mettendocela tutta per mostrare almeno un piccolo e insignificante sorriso. Non voleva che Haerin pensasse che lo stava giudicando ancor prima di conoscerlo e che già si stava comportando come un genitore apprensivo piuttosto che come una sorella complice.
Haesol sapeva qual era il suo ruolo, ma la presenza di quel tizio era irritante, l'aveva capito solo guardandolo che non sarebbero mai potuti andare d'accordo.
Le due ragazze tornarono a casa appena in tempo per la cena.
-Ragazze vi siete divertite?- chiese la mamma servendo il bulgogi.
-Ah si mamma!- rispose Haerin felice come non mai mentre afferrava con le bacchette un pezzo di manzo marinato che la mamma aveva appena portato in tavola.
-Dove siete andate di bello?- aggiunse guardando Hearin.
La ragazza la guardò per un attimo con la bocca aperta.
-Al centro commerciale.- intervenne Haesol quasi immediatamente.
-Sì al centro commerciale!- ripetè la minore.
Haesol si trattenne dal ridere nel vedere la faccia buffa di Haerin che, un po' più sollevata, nascose il rossore del suo viso bevendo un sorso lunghissimo d'acqua.
La mamma non sembrò accorgersi di nulla e le due sorelle trassero un sospiro di sollievo continuando a mangiare.
-Te la sei vista brutta con mamma sta sera.-
Haerin sospirò.
-Sono proprio imbranata...-
-Ma no.- scosse la testa Haesol -È solo che non sai mentire.-
-Sì é proprio vero!- ammise Haerin, e sembrò più felice di quando la sorella di aspettasse nel sentirle dire quelle parole. Come se fosse proprio ciò che voleva far credere.
Haesol invece sapeva mentire. Pensava fosse sbagliato farlo quindi cercava di essere sempre sincera, ma non poteva dimenticare quando da bambina inventava storie assurde e adorava vedere come i suoi compagni di classe vi credevano facilmente. Era un vizio che con il tempo, crescendo, aveva cercato di perdere, conservando la sua bravura nel mentire per l'evenienza.
Haerin invece era così ingenua e pure, anche adesso, mentre si era persa nel guardare le stelle fuori dalla finestra della propria camera, pareva una bambina con gli occhi pieni di meraviglia.
Lo si capiva dalla sua posa impacciata, dalla sua bocca semi dischiusa e le sue ciglia che battevano di rado.
Ma il suo sguardo, quello tradiva le sue vere emozioni, semi nascoste dal suo comportarsi come una ragazzina spensierata.
-Minho non ti piace vero?- chiese la ragazza, senza smettere di guardare fuori.
-Non lo conosco bene come lo conosci tu...-
-Ti conosco, ti basta vedere una persona una volta per capire tutto ciò che ti serve sapere di lei. Minho non ti piace. Ma non sono arrabbiata per questo.-
-Haerin...-
La sorella sorrise debolmente.
-Ma ti assicuro che questa volta potresti cambiare idea. Lui è speciale.-
-Tu sei intelligente quindi mi fido di te.- rifletté Haesol.
-Vorrei che tu mi facessi una promessa, Sol.-
Una promessa fatta nel cuore della notte, sembrava un rituale che presagiva qualcosa di grave.
-Che cosa?- domando Haesol titubante.
-Mmm.- la ragazza rimase soprappensiero per qualche attimo.
-No niente, te lo chiederò un altro giorno.- decise.
Haesol sospirò, non voleva sembrare opprimente così non indagò oltre e dopo averle dato la buonanotte tornò in camera propria, tuttavia si mise nel letto con un'angoscia nel cuore che non riusciva a scacciare.
*Le starà pure antipatico ma Mino é troppo bello 😭😭*
STAI LEGGENDO
Blank. [Kai-Exo/Mino-Winner]
FanfictionI legami spezzati di una ragazza saranno l'innesto per legarla a due persone, si tratta di Kai, suo ex compagno di classe e di Minho, il ragazzo di sua sorella. Entrambi nascondono qualcosa e anche se sembrano apparentemente diversi, la ragazza com...