Blank. [Kai-Exo/Mino-Winner]

Capitolo quattro

Nella settimana successiva Haerin Sembrava essere tornata quella di sempre. Per paura di scaturire in lei brutte sensazioni, la sorella maggiore decise di non chiederle nulla e insieme dimenticarono ben presto l'accaduto. Haerin si comportava come la solita ragazza educata e obbediente che sua madre aveva cresciuto ed Haesol riprese a studiare con serenità.

Ma c'era qualcosa che non quadrava ancora nella loro vita. Ed era la presenza sempre più incombente di Minho.

Fino ad arrivare al giorno in cui Haerin lo portò a casa per farlo conoscere alla mamma.

Haesol aveva raggiunto la sorella all'ingresso per accoglierlo.

Lo squadrò dalla testa ai piedi, sospettosa.

Lui le fece un cenno di saluto con la testa, che lei ricambiò brevemente con un 'ciao'.

Minho si presentò alla madre con estrema educazione, cosa che fece venire la nausea ad Haesol. Sembrava un doppiogiochista il cui obiettivo era quello di piacere alla madre per non avere problemi con la figlia.

'Vuole sicuramente portarla sulla cattiva strada senza macchiare là propria reputazione.'

E dopo quello che era successo ad Haerin quella sera in cui era scomparsa, Haesol lo pensava ancora di più.

Minho si sedette composto sul divano accanto alla sorella minore, rispondendo con cordialità alle domande della madre.

-Ha proprio una bella casa signora.- disse il ragazzo.

-Ti ringrazio. Anche se le mie figlie si impegnano sempre al massimo per metterla in disordine.- commentò la donna.

'Ci risiamo, ecco che si lamenta di noi con gli estranei.'

Haesol avvertì il disagio della sorella e cercò di sorriderle per rassicurarla.

-Quindi mi hai detto che lavori? Non hai fatto l'università?-

Il ragazzo scosse la testa.

-Sì, lavoro. I miei genitori non sono benestanti e non potevo permettermi l'università.-

-La mia Haesol ha vinto una borsa di studio per questo sta studiando alla PNU.-

-Capisco.- commentò lui freddamente come se sembrasse infastidito da quell'affermazione.

-Ah Haerin, aiutami a fare un po' di acqua e menta per il nostro ospite.-

-Sì mamma.-

A questo punto Haesol e Minho erano rimasti soli. La ragazza avrebbe voluto lasciare la stanza, in cui tirava una cattiva aria, ma le sembrò sconveniente lasciare solo l'ospite, anche se in teoria non le importava poi molto, non voleva che la mamma si infuriasse con lei.

-Borsa di studio eh?- mormorò il ragazzo.

-S-stai parlando con me?- chiese la ragazza confusa.

-Non parlo da solo di solito.-

-Stavi mormorando così ho pensato...-

-Non sembri poi così sveglia per aver vinto una borsa di studio così importante.-

Haesol fece una smorfia infastidita.

'Ma come cavolo si permette.'

-Eppure l'ho vinta, un motivo ci sarà.-

-E quale sarebbe? -

-Se tu ne avessi vinta una lo sapresti.- rispose lei seccamente.

Pensava di averlo finalmente messo a tacere, invece il ragazzo sembrò ridacchiare come se avesse detto qualcosa di stupido.