Chapter eighteen

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Rich: <<Cioè io mi assento un po' e succede tutto questo casino?>>
Me: <<Sì, e non ce la faccio più a prendere compresse per non vomitare, poi questi crampi mi fanno provare un dolore allucinante>>
Rich: <<Scusa, ma secondo me dovresti farti visitare. Magari hai qualche problema intestinale, che ne so>>
Me: <<Probabilmente, ho anche la pancia un po' gonfia, sai come quando si ha area che la fa sembrare tale... eppure vado in bagno regolarmente, almeno quello>>
Rich: <<Se vuoi posso accompagnarti io oggipomeriggio, tanto sono libero>>
Me: <<No, non preoccuparti. Preferisco andarci per conto mio>>
Rich: <<Capito, ma poi devi farmi sapere tutto... vedrai che sarà una cazzata>>
Me: <<Ma sì, figurati>>

«Con chi parli?»
«Stavo raccontando a Rich tutto quello che è successo e della mia nausea con i crampi, anche lui mi ha consigliato di farmi visitare... oggipomeriggio vado in ospedale»
«Vuoi che venga ad accompagnarti?»
«No, no, ci vado per conto mio. Tu non avevi la serata con i tuoi vecchi amici, per guardare la partita insieme?»
«Certo, ma per te posso spostare tutto al secondo posto»
«Non preoccuparti, sto bene... non ce n'è bisogno» ridacchio. «Sarà qualche cazzata»
«Ne sei sicura?» Si avvicina, per poi prendere posto sul divano accanto a me ed accarezzarmi i capelli.
«Certo» Sorrido, accarezzandogli il ciuffo come piace a lui ed attorcigliando le ciocche più lunghe di capelli prima di scompigliarli.
Sbuffa e si passa una mano tra di essi, per sistemarseli. Subito dopo prende una grande ciocca dei miei capelli e prova a farmi una treccia.
«Che cosa stai combinando?» Rido, leggermente allarmata.
«Ti sto facendo una treccia» Sorride, concentrandosi.
«Umh, senza offesa amore, ma a me sembra solo che tu li stia attorcigliando come per legare una corda» Lo fermo.
«Vuoi mettere in discussione il mio talento da futuro parrucchiere? Come osi?» Mette il broncio, incrociando le mani al petto.
Sistemo la parte di capelli che ha disordinato con le mani, e poi mi metto a cavalcioni su di lui. «Chiedo perdono» Gli bacio il lobo dell'orecchio.
«Sai che adoro quando lo fai» Sussurra, rilassandosi.
Ripeto la stessa azione, scendendo piano e spostandomi sulla mandibola, poi sulla mascella ed infine sul collo.
Porta le mani sul mio sedere, palpandolo con delicatezza.
Lascio un succhiotto sul lato destro ben evidente, accompagnato da un altro più grande poco sotto la clavicola.
Si sfila completamente la camicia, incitandomi a proseguire.
Così faccio, buttandola per terra e lasciando bacini su tutto il petto, compresi i capezzoli.
Prosegue il suo massaggio lieve ma denso allo stesso tempo sul mio sedere.
Gli accarezzo tutti gli addominali, aggiungendoci baci qua e là e facendo uscire la lingua dopo l'ombelico per lasciare la parte umida.
«Cazzo» Si lecca le labbra, stringendo la presa.
Gli sfilo i pantaloni, per poi fare lo stesso con la maglia larga che indosso.
Veniamo interrotti da un crampo che mi prende lo stomaco, costringendomi a distendermi.
«Ancora?» Mi accarezza un braccio e fa mettere la testa sulle sue cosce.
Annuisco, tirando un sospiro.
Sbuffa. «Sempre nel momento sbagliato»
Cerco di trattenere una risata, avendo capito a cosa si riferisce.

5:10 PM
Mi siedo su una delle poche sedie libere, prendendo il telefono con la consapevolezza che c'è da aspettare parecchio prima che arrivi il mio turno.

6:35 PM
«Buonasera, signorina»
«Buonasera, dottore» Gli stringo la mano e gli rivolgo un sorriso cordiale.
«Qual è il problema?»
«Beh, ultimamente sto avendo sbalzi di temperatura con conseguente nausea, tant'è che devo prendere le compresse prima di ogni pasto per non rimettere. In più sono iniziati dei campi improvvisi che però non durano molto, ma la frequenza di andare in bagno è sempre la stessa, anzi direi che è anche aumentata.
Oh, e molto spesso mi partono forti mal di testa dopo rispettivi giramenti, mi sento spesso stanca ed assonnata. Vorrei rimediare perché dovrei riprendere ad andare a lavoro, o rischio di perdere il posto» Lo guardo.
Mi ascolta attentamente, annuendo. «Signorina, da quello che mi ha appena detto la prima cosa che potrei ipotizzare è che lei sia incinta»
«C-cosa?! N-non credo, cioè non può... essere» Spalanco gli occhi, sentendo il battito cardiaco aumentare, e le guance riscaldarsi. Non può essere.
«Lei è vergine?»
«Beh, n-no...»
«Le è capitato di fare sesso non protetto?»
«Ad esser sincera...»
«Senta, le consiglio di fare il test di gravidanza. In caso contrario sarei disposto a farle ulteriori analisi, ma non possiamo escludere questa opzione... ora le spiego tutto ciò che deve fare, e poi ci teniamo in contatto. Va bene?»
Annuisco, terrorizzata alla sola idea che possa essere una possibilità. Non sono pronta a diventare una mamma, non credo di avere le competenze, e poi come la prenderebbe Cole?!

8:00 PM
Rich: <<Come?! Sei incinta?!>>
Me: <<Non è sicuro, ma può essere una probabilità>>
Rich: <<Oh cazzo, Ros. Ne hai parlato con Cole?>>
Me: <<No! E non ho intenzione di farlo finché non ottengo una risposta certa. Non è neanche qui, dovrei fare il test ora, ma non ho il fottuto coraggio.
Non sono pronta Rich, non ho le competenze e non voglio immaginare come la prenderà Cole, dubito profondamente lui si senta pronto per diventare padre così inaspettatamente nonostante non ho alcun dubbio sul fatto che sarebbe fantastico in tale ruolo>>
Rich: <<E ci credo Ros, ci credo eccome.
Boh, io sarei felice per te, e sarei disposto ad aiutarti nell'eventualità. Ma speriamo che sia qualcosa da poter riservare a più tardi>>
Me: <<Grazie Rich, ti amo tanto.
Lo spero tanto anch'io>>
Rich: <<Vai, e fammi sapere subito>>
Sospiro.

Richard's point of view
Non mi piace affatto questa situazione. Rosie incinta?! Ma scherziamo?
Mi urta tantissimo solo pensarlo, non per cattiveria o altro, io le starei anche accanto, ma perché il padre sarebbe Cole. Secondo me è troppo presto per avere tutta questa certezza su di lui.
Non si può prevedere, e se la lasciasse così uscendo completamente dalla sua vita, rivelandosi un codardo? Se lei rimanesse sola? In tal caso ci sarei io pronto a rimanerle accanto, ma non penso per lei sarebbe tanto facile da superare.
Tengo a lei più di qualsiasi altra cosa, e vederla star male è una tortura che non potrei mai reggere.
L'adoro troppo, non merita di soffrire.

Rosie's point of view
Mi decido ad andare in bagno per fare quel maledetto test.
Non sono psicologicamente pronta ad una risposta certa.
Prendo un respiro profondo poco prima di vedere il risultato.

Il risultato dice che...

Innocent ~C. SprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora