Chapter five

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Stanotte mi ci è voluta un'ora per prendere sonno. Non ho fatto altro che pensare a cosa stava per accadere ieri con Cole: stavamo per baciarci, oppure è solo una mia illusione? Era reale, o il mio desiderio mi ha portata ad immaginare che lui in qualche modo stesse cercando di farlo? E soprattutto, perché lo desidero? Mi piace, certo, ma non capisco fino a quale punto. Sono confusa. Migliaia di domande nuotano nella mia testa, completamente annebbiata al momento.
"Just stop your crying, it's a sign of the times" Ecco il suono della mia sveglia che mi incoraggia a scendere dal mio amato letto confortevole.
E chi ha voglia di andare a lavorare ora? Lo so, è mio dovere e non ho giustificazioni plausibili.

Torno a casa dopo una mattinata straziante, mi butto a peso morto sul divano avvolta dai miei fogli e comincio a riordinare un po' tutto il disordine che si è formato tra di essi, per poi compilare delle cose che ho lasciato in sospeso. Decido di saltare il pranzo, non avendo fame... e ne approfitto per concentrarmi su ciò che devo concludere.

5:00 PM
Mi sono addormentata appena dopo aver riordinato la borsa, stanca morta...
*Din Diin* Il suono della notifica del mio cellulare mi aiuta ad aprire gli occhi.
Cole: <Hey scimmietta, non ti sento da ieri. Sei morta? Spero di no, altrimenti a chi do fastidio?🐵>
Me: <Scusami verginello, mi sono lasciata andare tra le braccia di Morfeo e ho avuto da fare. Tranquillo, mi sono risvegliata grazie a te e sono più che viva>
Cole: <Bene, perché sto per passare a prenderti>
Me: <Cosa? Perché?>
Cole: <Usciamo, no?>
Me: <Avvisare è un crimine?>
Cole: <Non lo so, ma è quello che sto facendo>
Blocco il cellulare e corro in bagno per darmi una sciacquata e mettermi qualcosa di decente: scelgo un vestitino bordeaux con delle Vans nere e bianche. Mi sistemo i capelli e il trucco restando sul semplice, prima di prendere la borsa e sentire suonare alla porta ripetutamente.
«Ciao scimmietta!» Mi sorride, scrutandomi. È perfetto, come sempre... poi quella canotta bianca, cazzo, rende l'aria ancor più calda di quanto già sia. Rimango senza parole, come la maggior parte delle volte, ad ammirare la trasparenza che lascia intravedere i suoi addominali e mi riprendo solo grazie alla sua mano che viene sventolata di fronte ai miei occhi.
Sento le mie guance accaldarsi, ma cerco di far finta che non sia successo nulla e prendo la parola. «Verginello stronzetto! Mi sei mancato» Sorrido, chiudendo la porta dietro di me. «Dove vuoi portarmi?»
«Sorpresa» Mi fa segno di seguirlo fino alla macchina.
«Odio le sorprese» Borbotto, sbuffando.

«E cosa vorresti fare qui, esattamente?» Lo guardo, alzando un sopracciglio.
«Divertirmi con la mia scimmietta»
«Mh, e vediamo, cosa avresti in mente?»
«Per esempio questo» Mi coglie di sorpresa, cingendomi i fianchi e prendendomi in braccio per iniziare a solleticarmi.
«Oh no, non la vincerai neanche questa volta» Mi scosto, riuscendo a rallentare la sua presa e a scendere; inizio a correre più veloce che posso, scoppiando a ridere.
«Scimmietta del cazzo!» Urla, inseguendomi all'istante.
«Verginello, verginello» Lo prendo in giro in modo scherzoso, girandomi verso la sua direzione per guardarlo e continuando a correre in retromarcia.
«Giuro che è la tua fine» Aumenta il passo e mi raggiunge senza difficoltà.
Mi metto a braccia conserte e lo guardo con aria di sfida. «Sto aspettando»
Alza le sopracciglia, sorpreso dal mio "coraggio"; mi prende come il giorno precedente sulla spalla e si avvicina alla riva.
«Non ci provare, non di nuovo» urlo.
Mi da l'impressione di farmi cadere, quando invece mantiene la presa salda facendomi posizionare le gambe attorno ai suoi fianchi per tenermi in braccio normalmente.
«Mi hai fatto prendere un fottuto infarto, idiota» Rido, lanciandogli piccoli pugni sul petto.
«Smettila, scimmietta» Mi fa la linguaccia, imitandomi.
«Come osi? Sei spregievol-»
«Spregievolmente incantevole, lo so» Mi fa scendere, facendo il finto montato.
«Ha ha ha» Lo guardo. «Riesci a sentire l'entusiasmo nella mia risata?»
«Eccome, mi fa vibrare per quanto è contagioso» Ridacchia, stando al gioco.
«Ma come mai non c'è praticamente nessuno a quest'ora in spiaggia? Io credevo fosse più frequentata ora che la mattina»
«Questa è una spiaggia poco frequentata, e poi tutti preferiscono andare alla Coney Island, sai com'è... più facile da raggiungere, più famosa»
«Capito» Annuisco, per poi alzare lo sguardo ed intravedere un secchiello probabilmente dimenticato da qualche bambino. «Guarda!» Glielo indico.
«Stai scherzando?» Mi guarda, ridendo.
«Vieni, dai!» Lo trascino velocemente verso di esso, chinandomi per iniziare a prendere la sabbia e formare un castello.
«Mi arrendo» Si china anche lui, aiutandomi a terminarlo.
«Un capolavoro» Esulto come una bambina, lanciando il secchiello in aria e alzandomi.
«Grazie a me» aggiunge.
«Ti piacerebbe, hai contribuito in minima parte... il merito va tutto a me»
«Che presuntuosa» Fa il finto offeso.
«Tanto so che non mi odieresti mai» sorrido.
Mi sto comportando come la vecchia Rosie, non sono mai così aperta se non con lui.

Innocent ~C. SprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora