Capitolo 27: Una richiesta d'aiuto!

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Magnolia, tempo soleggiato, quartiere delle "tigri" così veniva chiamata la zona vicino al confine nord della città, un luogo dove vi si trovavano poche case e molti alberghi, dove in quel momento, all'interno di una piccola casa, un uomo dai capelli castani tendenti al rossiccio se ne stava seduto a scolarsi una birra.
Non stava facendo proprio nulla o per lo meno, non aveva proprio nulla da fare nell'ultimo periodo e la cosa lo aveva irritato, ma chi si aspetterebbe che, da un momento all'altro, la noiosa quotidianità venisse buttata già come una porta, da un ragazzo di soli 17 anni e con una pazienza pari a zero? Nessuno! Non accadrebbe mai una cosa simile.
Improvvisamente un continuo bussare lo interruppe l'uomo dalla sua bevuta e inizialmente ignorò tutto quel trambusto, ma il casino si fece sempre più insistente e spazientito si alzò dal suo comodo divano nero in pelle, per dirigersi ad aprire la porta e rompere i timpani a chi osava disturbare la sua quiete.
Una volta vicino controllò lo spioncino, vedendo un ragazzo dai capelli rosa e occhi verdi, ma dove l'aveva già visto? Era troppo intontito per ricordare, così afferrò la maniglia con l'intento di aprire quel legno blindato e tale oggetto gli finì addosso... più precisamente gli cadde addosso: era stata buttata giù!
- Oh finalmente hai aperto la porta! - disse il giovane dai capelli color sakura, aveva un tono di voce che faceva comprendere quanto fosse seccato e la sua espressione non faceva che confermarlo.
- Natsu guarda che l'hai sfondata... letteralmente! - lo sgridò una bionda dai lunghi capelli, incrociando la braccia sotto il seno e mettendolo involontariamente in evidenza, mentre aveva un espressione imbronciata.
- Ma che dic...! - venne zittito da uno spintone della ragazza, che appena vide l'uomo dai capelli castani, lo aveva buttato a terra con un movimento brusco, soltanto per poter entrare dentro l'abitazione e soccorrere la vittima.
- Ehi va tutto bene? - gli chiese con sguardo preoccupato, facendo riprendere il bruno dal suo piccolo svenimento dovuto alla botta presa, levandosi di dosso la porta di casa.
- Non sono così vecchio. - sorrise gentile l'uomo, venendo bruscamente mollato e finendo nuovamente disteso sul pavimento con un bel tonfo.
- Non ho detto nulla del genere! - gli urlò esasperata la biondina, mettendo le mani sui fianchi e inclinandosi di poco in avanti, lo fissò arrabbiata.
- Cavolo, sei il solito Gildarts. - sospirò arresa la ragazza, sorridendogli dolcemente, infondo se lui non fosse stato così, chissà che fine avrebbe fatto? Di certo non in una piacevole situazione, si disse ridendo mentalmente.
- E tu Lucy-chan sei sempre più bella. - si alzò dal pavimento e le si avvicinò con un dolce sorriso, abbracciandola calorosamente. Ah quanto le era mancata quella ragazza tutta pepe!
Il contatto fu bruscamente interrotto dal ragazzo che aveva visto dallo spioncino della porta, che la strinse a se con fare possessivo, cosa che fece assottigliare lo sguardo a Gildarts, venendo ricambiato dal rosato senza alcuna paura... almeno il coraggio lo aveva e questo poteva ammetterlo ma...
- Non essere così appiccicoso alla mia Lu! - gli ringhiò il giovane e Lucy era rimasta confusa da tutto quello che stava accadendo... sbagliava oppure aveva visto delle scintille uscire dai loro occhi e scontrarsi violentemente fra di loro?
- Tua? - si avvicinò con la testa l'uomo, facendo scontrare le loro fronti e fissandolo con astio, pronto a togliere la sua adorabile Lucy da quelle sue sporche manacce, ma la signorina in questione li allontanò l'uno dall'altro e li guardò malamente, facendoli impallidire all'istante.
- Andatevene a sedervi sul divano. - il tono di voce era calmo ma ascoltandola bene, in profondità emergeva una voce inquietante che fece scattare i due verso il divano e sedersi in modo composto.
Aveva ragione Natsu a dirsi di non farla mai arrabbiare... ora aveva paura e tremava sul posto, il buffo in quella situazione era il fatto che non fosse l'unico, anche Gildarts stava sudando sul posto.
- Natsu devi finirla di fare così il possessivo, non vado da nessuna parte. - sospirò la ragazza, sapeva che sarebbe stato impossibile per il suo ragazzo non esserlo, però almeno per un po' si sarebbe dato una calmata.
- E tu Gildarts devi sapere che lui è il mio... ragazzo... - l'aveva sussurrato ma il messaggio era stato recepito lo stesso e vedere la sua piccolina così imbarazzata e arrossata sulle gote, era uno spettacolo che avrebbe voluto rivedere... era davvero così... così...
- Sei troppo carina! - l'abbracciò di slancio, strofinando la propria guancia con quella della bionda, facendola reagire in modo eccessivo: uno schiaffo in pieno volto!
- Non sono più una bambina!! - gli urlò quella che per lui era la dura realtà, ma per lui Lucy sarebbe rimasta la sua piccolina e anche se aveva la guancia che gli doleva molto, le sorrise.
- Già! Sei diventata ormai una donna di tutto rispetto, sei cresciuta non solo nel corpo ma anche nel carattere! - incominciò ad accarezzarle la testa, ricordando tutti quei momenti felici e orrendi passati insieme, quest'ultimi soprattutto per colpa di quello che era suo padre, ma l'uomo non si era arreso, non aveva smesso di cercare degli indizi, qualsiasi cosa che l'avrebbe salvata da quel vecchio bastardo!
Natsu, rimasto in silenzio, guardava la scena con attenzione, osservando come la sua Lucy fosse forte e come divenisse una ragazza dolce e timida, tutto per merito di quel Gildarts, che per quanto lo aveva visto come una minaccia per la sua nipotina, era una persona di tutto rispetto e doveva ammettere che per quel poco che aveva visto e conosciuto, aveva iniziato a nutrire una certa ammirazione.
- Grazie Gildarts! - la bionda lo aveva abbracciato e sorrideva contenta, perché quell'uomo per lei come un padre, anche se il suo legame di sangue gli dava un'altra parentela.
- Scusatemi, non vi ho presentati! - fece la lingua ai due che la guardavano socchiudendo gli occhi e sospirando, quella ragazza era sempre la solita, ma chi l'avrebbe mai voluta cambiare? Loro due mai lo avrebbero fatto e mai l'avrebbero permesso.
- Natsu, ti presento Gildarts Clive, mio zio! - disse sorridendo, mentre sul volto dell'interlocutore si formava una domanda a cui Lucy spiegò in poche parole: il suo cognome l'aveva preso dalla madre, cioè dalla sua nonna, perché il bruno era il fratello maggiore di Layla.
Risolto questo punto, una volta che il rosato aveva recepito e registrato per bene tutte le informazioni, la biondina si voltò verso lo zio e ciò che stava per dirgli, forse, gli avrebbe fatto comprendere la ragione per cui si trovava davanti a lui.
- Gildarts, lui è Natsu... - non fece in tempo a finire la frase, che il giovane nominato si mise davanti all'uomo e portò davanti a sé la mano, in un chiaro segno di stringerla.
- Natsu Dragneel, piacere! - la cosa aveva sorpreso alla Heartphilia, non solo per il gesto ma anche per quello sguardo serio che aveva in volto, come se stesse chiedendo l'approvazione della loro relazione a suo zio.
Forse il Dragneel aveva compreso che Gildarts era la persona più importante che aveva e voleva farsi accettare per quello che era, proprio da quell'uomo.
Nessuno dei due si aspettava che Clive allungasse la mano e la strinse a quella del rosato, tanto meno con quel sorriso sulle labbra.
- Non ti sto accettando perché tuo padre ha salvato la mia piccola Lucy. - a quelle parole i due sussultarono, quindi lo aveva capito! Beh, sarebbe stato strano se non lo avesse compreso, visto che quel cognome diceva tutto.
- Ho capito che ci tieni davvero a lei quindi... non dirò nulla! Però se ti azzardi a farla piangere... - incominciò a stringere la presa, facendogli sentire un forte dolore sulla mano, mentre il suo sguardo si faceva duro e minaccioso.
- Sappi che ti castrerò e ti farò soffrire per il resto dei tuoi giorni. - quelle parole fecero deglutire il giovane, che però continuò a sostenere il suo sguardo, distoglierlo avrebbe significato la sua sconfitta, a detta sua.
- Preferire morire che far soffrire la donna che amo più di me stesso! - rispose sincero subito dopo, recuperando il suo equilibrio e mostrandogli tutto il suo coraggio, facendo arrossire la sua fidanzata.
- Mi piace la tua risposta ragazzo, ma ora ditemi... cosa vi ha portato da me? -chiese facendosi serio, infondo Lucy non era solito andarlo a trovare, si sentivano spesso in telefonate e impegnata com'era con la scuola era del tutto naturale, quindi doveva presupporre ci fosse qualcosa di serio dietro e forse, con la presenza di quel rosato, poteva intuire qualcosa.
Quando Lucy stette per iniziare tutto ciò che era successo in quell'ultimo periodo, tralasciando l'inizio dell'incontro burrascoso con Natsu, dalla porta d'ingresso fece la sua apparizione una ragazza dai capelli lunghi e bruni, una persona che conosceva molto la biondina.
- Vecchio sono a casa. - urlò annoiata la giovane, non le piaceva ma nemmeno le dispiaceva, se ciò rendeva felice il padre allora lo avrebbe detto anche cento volte.
- Cana!! - quella voce fece alzare lo sguardo della ragazza, che appena vide una chioma bionda, l'abbracciò con affetto e forza... troppa forza.
- Bionda!! - eccola con quel nomignolo, inizialmente la Heartphilia odiava quell'appellativo, ma alla fine lo aveva accettato, d'altronde non la stava insultando anzi, sapeva che Cana amava i capelli biondi.
- Oh, c'è anche lo scorbutico! Ciao Sakura!! - lo salutò allegra una volta averlo notato, anche se lo stava prendendo in giro per via dei suoi capelli con quel nome, cosa che fece ridere Lucy e Gildarts.
- Molto carini, grazie! - sbuffò il rosato, incrociando le braccia e mettendo su un adorabile broncio da bambino offeso, ma come ci riusciva?
- Scusami Natsu, ma era più forte di me e tu sai per cosa. - lo guardò beffarda la bruna, portandolo a grattarsi dietro la testa a disagio e facendogli apparire uno sguardo dispiaciuto.
- Scusa Cana, ma avremo da dirvi una cosa molto importante! - iniziò Lucy con un espressione seria, mentre si avvicina a Natsu e gli prendeva la mano, come se quel gesto le infondesse coraggio e infondo era così, quella mano sempre così calda e protettiva nei suoi confronti, le donava una forza che da sola non possedeva.
- Di che si tratta? - le domando Cana, guardando poi i due con malizia, quelle dita intrecciate le avevano fatto capire subito che tra i due c'era del tenero, anzi, tra di loro c'era ormai una relazione, era palese!
La Heartphilia sembrava essersi bloccata, non riusciva a parlare, non riusciva a raccontare ciò che aveva scoperto e non riusciva neanche a chiedergli... strinse una mano a pugno, mentre il Dragneel gli prese accarezzare la mano, facendola tranquillizzare.
- Vi racconterò tutto io e alla fine delle mie parole, del mio racconto... voglio il suo aiuto Gildarts Clive, ma sono sicuro che sarà ben disposto ad aiutarci! - quelle parole, quello sguardo così serio e che nascondesse tanta rabbia e tanta voglia di essere liberi, quel tono di voce che non ammetteva bugie e ingiustizie, il fuoco che c'era dentro quel ragazzo... tutto quello fece capire all'uomo ciò che stava per accadere, ma ormai era pronto da tempo a quella battaglia!

In un corridoio, seduti in una panchina davanti ad una porta, Natsu, Lucy e Cana cercavano di distrarsi con qualche chiacchiera, i risultati però furono scarsi e si ritrovarono a sospirare a vuoto.
- Siete agitati? - chiese la biondina torturandosi le dita delle mano, afferrate poi dal rosato per fermarla da quello operato, facendo sorridere maliziosamente la bruna.
- Un po', però non sono da solo. - le sorrise come era solito fare con lei, facendola sciogliere ed eliminare gran parte dell'agitazione e dell'ansia che aveva in corpo, ma ci pensò Cana a smorzare il momento con i suoi urletti di incitamento, facendo arrossire i due.
Passo dopo passo, un uomo si avvicinava al trio vestito di giacca e cravatta, il loro avvocato, facendoli poi alzare dal posto una volta mostrato la sua figura davanti a loro.
- Siete pronti? - gli rivolse la parola Gildarts con tono di voce ed un espressione seria, cosa che coinvolse anche i due ragazzi.
- Si! - e con quella forza che divampava dentro di loro, la porta verso il loro futuro si aprì e la loro battaglia iniziò, la conclusione di quella loro storia avrebbe avuto fine dentro quella stanza: in tribunale!!


Angolo Autore

Un nuovo capitolo entra a far parte del libro, raccontandoci la conclusione delle catene che tengono chiuso il futuro di Natsu e Lucy, mostrandoci chi risolverà la situazione: Gildarts!
Chi di voi si aspettava un Gildarts avvocato? Io non avevo mai pensato ad una cosa simile, come al solito ho scritto il capitolo senza averlo pensato prima, tutto sul momento ho scritto teheh!
Ora vi lascio perché devo godermi il fresco (quel poco che c'è) e domani inizierà una nuova settimana e devo fare una cosa che spero vi piaccia ^^ a presto, bye!

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