capitolo 5

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La stanza era così silenziosa e le capsule vuote erano così tristi. Almeno lo erano per metà, perchè se erano vuote significava che i loro prigionierI erano liberi.
Cercai lo sguardo del dottore ma lui cercò di evitarlo. "dottore!" dissi io con un tono che non si può ritenere il più calmo che io avessi mai usato.Lui continuò a non guardarmi. Questo suo atteggiamento cominciava a mettere alla prova la mia calma. Se si comportava così doveva esserci un motivo, che a quanto pare non voleva dirmi. Rimasi ancora in silenzio aspettando che lui facesse la prima mossa.Niente. Non fece nulla apparte fissare il pavimento.
Allora decisi di fare io qualcosa."dottore,che ti succede? Non voglio drammatizzare la situazione,ma qui,quella che fra tre ore sarà processata davanti ad un consiglio totalmente alieno sono io. Sinceramente non mi andrebbe di affrontarlo senza un piano. Almeno vorrei sapere quello che succederà o quello che farai tu!" gli dissi io con un tono esigente. Lui mi ignorò alla grande,devo dire!
Non aveva nemmeno alzato lo sguardo, ed ero certa che non stesse nemmeno pensando. Stava solo fissando un punto a caso. Allora non mi trattenni più. "dottore, non ti riconosco più. Non è da te arrenderti!" "esatto"disse lui. Finalmente aveva deciso di parlare. Era ora! "perchè non hai detto una parola fin adesso?""non potevo""non potevi? In che senso scusa?""nel senso che non potevo" la conversazione era strana. A dir la verità non aveva nemmeno molto senso.
"ok,lasciamo stare. Ci pensiamo dopo a questo. Cosa facciamo per il processo?""niente di chè a dir il vero.""va bene. Allora cosa succederà al processo?""sarai processata." Capitan ovvio ha colpito! Fin li ci arrivavo anche io.
Il dottore era strano, non sembrava nemmeno più lui! Aspetta, un attimo...Non sembrava più lui. Continuavo a rifletterci su. "dottore non sembri più te stesso""esatto""cosa ti è successo?""il dottore." Ok,ora mi ero stancata di tutte quelle risposte senza senso.
"ora basta! Spiegami cosa sta succedendo!""subirai un processo.""oooooooh,basta! Dottore torna in te!"gli urlai contro,avvicinandomi a lui. Lo scossi come per svegliarlo, era l'unica cosa che mi veniva in mente di fare per farlo tornare in se. Lui non disse nulla. Non reagì proprio. "ok, tu non sei più tu!""esatto""sei impazzito."conclusi io. Lui non rispose. Il dottore era sicuramente impazzito. Non si era mai comportato in questo modo. Almeno non l'aveva mai fatto nella sua decima,undicesima e dodicesima rigenerazione. Decisi di voler elaborare un piano per conto mio. Il dottore a quanto pare non ne era in grado. Dovevo tener conto delle informazioni che mi serviva e di quelle che attualmente avevo a disposizione. Ok,allora. Che tipo di condanna rischiavo? Non lo sapevo. Dove si teneva esattamente il processo? Non lo sapevo. Martha e la mia famiglia erano sani e salvi sulla Terra? non lo sapevo. Non sapevo nulla di utile. La mia disperazione pian piano aveva cominciato a farsi sentire. Non provavo più rabbia a dir il vero. Ero solo molto preoccupata per il comportamente veramente insolito del dottore. Passò solo mezz'ora da quando eravamo in quella stanza. Chiusi. In attesa del mio processo. Il dottore si era seduto per terra, con le gambe distese e con la schiena appoggiata al muro. Aveva continuato a fissare a vuoto un punto a caso. Mi faceva male vederlo in quello stato. Se almeno non potevo farlo tornare come prima, sarei rimasta al suo fianco.
Mi andai a sedere vicino a lui. mi appoggiai con la schiena al muro e distesi le gambe, proprio come aveva fatto lui."stai bene?"chiesi io con un tono molto calmo,al dottore."certo.""bene." aggiunsi io. Ci furono molti attimi di silenzio."cos'è che ti fa agire così?cos'è che ti ha cambiato?""il dottore." Disse semplicemente lui. Mi ricordai tutte le cose su di lui. Così,d'un colpo. Che era l'ultimo della sua specie. Che non aveva mai nessuno. Che tutti lo lasciavano alla fine. La sua immensa sofferenza. Tutte le vite e i mondi che aveva salvato. Non aveva nemmeno più una famiglia. Sapevo anche che sarebbe rimasto solo ancora per molto e che molti lo avrebbero ancora,ancora e ancora lasciato. Mi rattristai molto per lui.
Lui è la persone, quale nome è in grado di far scappare un'intero esercito. Lui è la persona di cui ti fidi instintivamente subito. Lui è sempre là dove è più necessario il suo aiuto. Lui era la persona che soffriva di più in tutto l'universo. In fondo, lui era il dottore.
"anche se non potrei farlo sia chiaro, come stai?" disse il dottore, o meglio chiese. "bene, sto bene. Come sempre.""non è vero." Aggiunse. "so che forse non ti ispiro molta fiducia ma se vuoi confidarti...""grazie" dissi io. Beh, non stavo proprio bene, lo devo ammettere. Avevo paura, ma sopratutto ero anche preoccupata appunto. Ma come dice la prima regola che ogni compagno del dottore sa bene: mai mostrare al dottore che stai soffrendo. Io, però non ero la sua compagna di viaggio. Lo era martha. Perciò mi sentivo esonareta dalla regola anche se penso sia una buona regola. Da tenere sicuramente. Ora il dottore sembrava volesse scoprire come stavo. "ti ho fatta arrabbiare?"chiese lui,a mia sorpresa. "beh, non te lo nascondo all'inizio sì. Ma era perchè ti comportavi in modo così strano dal solito.""e adesso?""adesso no,ovvio. In realtà mi dispiace anche di essermi arrabbiata prima, ma mi preoccupo per te, è normale.""il dottore è fortunato" concluse lui.
Avevo un'idea di quello che forse stava accadendo, ma era molto strana. "posso vedere il tuo cacciavite?" gli chiesi io. Lui mi guardò e mi fece un debole soorriso. "da qunto l'hai capito?""adesso.ti ha detto il dottore di rimanere con me,vero?""si mi aveva anche detto che saresti stata confusa, ma sinceramente? Pensavo che l'avresti capito tra molto, tipo fra un'ora.""beh, mi dispiace ma oggi ho imparato più di ogni altra volta a vedere chi mi sta veramente accanto."conclusi io con la perla di saggezza che avevo imparato nella stessa giornata. "hai capito chi sono?""ho un'idea,ma non ne sono sicura.""dimmi""zygon7165,non è vero?"chiesi senza troppo preavviso."esatto"rispose."ma come mai sei gentile con me? Insomma,quando ci siamo incontrati la prima volta volevi farmi del male""non è proprio vero. Non volevo proprio farti del male,volevo solo il mio cacciavite indietro."disse. Io guardai la mia tasca,quella che conteneva il cacciavite. Era vero che il cacciavite era suo. "e poi..." comiciò il dottore, cioè lo zygon7165."il dottore,non so come, ha fatto in modo che io avessi non solo il suo DNA, ma che,al contrario degli altri, potessi avere un pezzo della sua coscienza. Quindi possiamo dire che sono in parte, molto piccola, il dottore.""mi spiace, ma io non penso tu sia in parte il dottore. Hai copiato il suo aspetto e lui ha fatto in modo che tu potessi vedere le cose da un'altra prospettiva""esatto""ed è stato proprio questo che ti ha distinto dagli altri. Solo non riesco a capire che prospettiva nuova hai.""davvero? pensavo ci fossi arrivata. Cos'è che il dottore ha lasciato in questa stanza e ci tiene che sia protetta e che sia sana e salva?" io lo guardai negli occhi. Sebbene fossero apparentemente quelli del dottore, potevo percepire benissimo che qualcosa era diverso. Erano troppo giovani e l'età del corpo coincideva con quella dell'anima. "sei speciale."mi disse lo zygon. Era strano vedere un'alieno del genere essere gentile con me."beh,forse sì. Chi lo sa.Ma non per alcune persone che invece contano abbastanza importanti per me.""no, intendevo per il dottore.""gia,anche io intendevo lui." dissi. Nessuno dissi subito qualcosa.
"secondo te, chi è una persona speciale?"chiesi io allo zygon."una persona speciale è colei che ti fa sentire bene e speciale a sua volta. Quella che può farti sentire unica.Quelle che ti tiene in vita,quella che diventa la tua ragione di vita.""non pensavo avessi dei pensieri così profondi.senza offesa eeeh.""ormai non sono più uno zygon normale,comune. Sono unico,a mio modo. Grazie al dottore,anche. Apprezzo il fatto che tu non sia stata chiusa nei miei confronti. Dovresti aprirti di più anche con lui.""come se fosse facile. In realtà quello che mi frena dall'essere me stessa in sua presenza sono le conseguenze. Quello che penserà di me. La sua reazione. Potrei non essergli simpatica.o non piacerli.o peggio, deluderlo."finii io. "e anche se accadesse? Non è meglio essere sinceri che essere apprezzati per quello che non si è?" lo zygon aveva ragione. Mi pareva molto saggio e mi assalì un dubbio. "non è che il dottore possa sentire la nostra conversazione, vero?" "non penso, anche se mi ha messo un'affarino dentro al cappotto" così dicendo mi mostò una cimice. Non una cimice vera e propria, ma uno di quei mini microfoni che vengono usati nei film per spiare qualcuno. Quando realizzai che il dottore aveva potuto sentire quello che dicevo, provai un gran senso di " e ora che faccio? Come mi comporto? Cosa gli dirò?".
Insomma, quella sensazione di piccolo panico che ti assale quando non sai più che fare o dire. "tieni. Penso ti appartenga e che tu abbia diritto ad averlo più di me" dissi restituendogli il mio cacciavite. Quello che in realtà era il suo cacciavite. Lo zygon mi guardò e mi accenò un lieve sorriso. "servirà più a te che a me,ne sono sicuro. Prendilo come un ricordo che ti lascio da parte mia. In memoria dei momenti vissuti insieme. È una cosa che si fa sulla terra,no? Regalare ad un amico qualcosa di tuo in modo che questo non ti dimentichi." Aggiunse infine. Io lo abbracciai. Avevo un'amico alieno! Queste esperienze ti fanno capire come tutte le cose siano relative e come abbiano un senso nuovo a seconda delle persone o delle situazioni.
"ok. Abbiamo ancora un piano da organizzare per il processo. Abbiamo un po' di lavoro da fare."dissi."
Erano appena passate le due ore. Il tempo scorreva lentamente, lo ammetto. Forse era così perche stavamo in attesa del momento del processo.decisi di attenermi al piano che avevo in origine. Semplice ma effice. Informazioni. Dovevo avere informazioni e avevo un'amico con me. Un'amico che era anche alieno,proprio come gli altri. Per ironia, realizzai che ero l'unica umana su quella nave spaziale. Purtroppo per il suo destino, anche il dottore era l'unico della sua specie su quella nave. L'unico della specie nel sistema solare. L'unico della specie nella galassia. L'unico della specie in tutto l'universo. L ' unico della specie in tutto lo spazio-tempo. L'unico e l'ultimo. Doveva portare su di sè un gran peso.
"l'unico portale che conduce sulla terra è l'ascensore che si trova in municipio?""sì""ok,sai per caso dove sarò processata?""sì, nell'aula10010""è un codice?""sì,usiamo il nostro codice binario.non so se sia simile al vostro""aaaaah, non me lo chiedere.questa parte della matematica non è il mio forte.""ok".
La conversazione non durò molto ma fu utile per poter raccogliere un po' di informazioni."scusa eh,se te lo chiedo. Ma che cosa ti ha incaricato di fare il dottore?""beh mi ha dato diversi compiti. Assicurarmi che tu stia bene. Non c'è da stupirsi, in fondo è anche un po' colpa sua se sei ancora qui." Disse lui. io però non la pensavo proprio così."beh,è colpa sua quanto mia.Può essere un signore del tempo e tutto quello che vuoi, ma anche io so decidere per me stessa. Avevo deciso di rappresentare la terra. per il mio popolo,non solo per il dottore. Quindi se sono qui, è la conseguenza di una mia azione. Non bisogna dare sempre la colpa a lui perchè è così sicuro e brillante. So che sembra sempre che sappia quello che fa, ma a volte, senza dirlo a nessuno, si perde. Questo secondo me. Perchè a tutti capita e solo perchè non l'ho mai visto farlo non significa che lui non ci sia mai passato.""wow,scusa se ho detto che era colpa sua. Sei il suo avvocato,per caso?"mi disse lo zygon scherzando."comunque deve essere importante per te se hai protetto il suo nome anche in sua assenza."aggiunse il dottore-zygon.
io non dissi nulla.
"ok,continua. Quali altri compiti hai?""beh, non dovrei dirtelo ma ormai siamo amici. Non mi ha proprio incaricato ma ho avuto la sensazione che avesse comunque voluto che io lo facessi""finiresti nei guai se me lo dicessi?""probabilmente,ma questo ed altro per i miei amici!""allora,aspetta.non voglio che tu finisca nei guai per colpa mia." Così dicendo presi il cacciavite dalla tasca e lo puntai contro la cimice nel tentativo di spegnerla. Pensavo di esserci riuscita. "ok,ora puoi dirmi, è spento.""beh,non è che finirei proprio nei guai ma il dottore potrebbe rendermene conto. Penso che ti voglia testare, come sua compagna di viaggio.""non è possibile, ti sbagli. Lui ha già martha. E poi io sono solo una ragazzina in confronto. Senza contare il fatto che potrei interferire con la sua linea temporale. Insomma, so che lui non ha mai avuto durante la sua decima rigenerazione una compagna come me. Non è scritto nel suo destino.""beh,allora secondo la tua stessa logica nemmeno questo dovrebbe essere scritto nel suo destino. Nemmeno la giornata di oggi." Mi incoraggiò lo zygon.
"si, forse hai ragione. Comunque per questa tua rivelazione non finiresti certo nei guai!""ma tu sì. E poi era l'unico modo per farti essere sincera con me, senza la paura che il dottore ti senta. Pensa se il dottore abbia sentito la parte in cui non vuoi viaggiare con lui,forse non te lo chiederebbe più. Ci ripenserebbe e tu non potresti avverare il tuo sogno""come fai a sapere che è un mio sogno? Non te l'ho detto"chiesi io inosospettita."ma dai Emy. Chiunque passi del tempo con te e ti sente parlare del dottore lo può capire. Tu lo ammiri e lo vedi come una specie di eroe. Non è così?" "sei bravo a capire le persone" conclusi io. "ora riaccendo la cimice.""aspetta ancora un paio di cose prima. Sarebbe così grave se il dottore sapesse le cose che mi hai confidato qui,adesso?""beh sì,per me sì. Non riuscirei più a guardarlo negli occhi sapendo che lui ormai conosce a fondo i miei sentimenti e le mie emozioni.""eppure è quello che invece deve provare lui davanti a te. Anche tu sai molte cose su di lui,moltissime. E non solo informazioni ma anche i suoi stati d'animo.""questo è vero, ma comunque sarebbe strano e imarazzante penso.""scusami.""per cosa?""scusatemi entrambi, ma dovevo aprirvi gli occhi l'uno sull'altro. Siete una bella squadra secondo me! Una squadra brillante direi! E sareste meravigliosi se deste un'opportunità a quello che potreste fare insieme""non dirmi che...""si. la cimice non si può spegnere. Il dottore aveva previsto che tu potessi provare a nascondergli qualcosa.""come hai potuto! Io mi fidavo, mi confidavo con te sulla mia situazione con il dottore, in segreto. E tu che fai? Lasci la cimice accesa in modo che lui possa sentire tutto.""mi dispiace,so che potresti odiarmi per questo.gli amici si sacrificano e sacrificano anche quello che di più bello e prezioso hanno per loro. Ma se mi odierai, va bene. ma ne sarà valsa la pena. Perchè ti ho appena aiutato a realizzare il tuo sogno.ho appena aiutato una mia amica.ho appena reso felice la mia unica amica"disse lui, con un filo di voce.
Era sincero, ma comunque ero arrabiata con lui. un segreto è un segreto. Io lo guardai con uno sguardo di rimprovero e lui evitò i miei occhi. Lo abbracciai. "grazie di averci provato. Sei un buon amico." Lui non rispose ma penso che abbia apprezzato le mie parole. "eeemm... la cimice è a doppio senso ? cioè, possiamo sentire quello che dice il dottore?"chiesi io,speranzosa di sentirlo."no, mi dispiace.""ah. ok, tranquillo, va tutto bene." Dissi io con un tono deluso.
La porta della stanza si aprì, e vidi entare la zygon-me con tutta la sua scorta completa. Incluso il falso zygon7165,cioè il vero dottore. Il momento del processo era arrivato. Il mio primo sguardo fu rivolto al dottore ovviamente. Gli avevo fatto un debole sorriso, ma lui non contraccambiò. Forse non sarebbe andata proprio come speravo. Forse non aveva sentito la conversazione e mi teneva sulle spine. Sembrava che l'ultima ipotesi fosse quella più plausibile. Ero triste, perchè ero convinta di essermi tolta un peso dicendogli indirettamente quello che fino a quel momento non volevo dirgli. Ma a quanto pare lui non ha sentito. Quindi eravamo punto e a capo.
"bene,generale7165 conduca l'accusata e il suo difensore all'aula del consiglio" disse il capo zygon smaterializzandosi. Qualche istante dopo lo fecero anche gli altri della sua scorta.
Nella stanza eravamo rimasti:io,il dottore e lo zygon7165. Entrambi mi porsero il loro braccio per condurmi all'aula. "hey,io sono il suo difensore. La condurrò io.""tu stai scherzando vero? ha incaricato me di portarla all'aula""si,ma io sono il dottore""e quindi?anche io lo sono""oh no on no no no no no. Non ci provare con me. Quello originale sono io.tu sei solo la copia""no, io ho anche un piccola parte della tua coscienza.""ah,quella non ti renderà me!""ne sei sicuro?" "ora basta voi due!" dissi io con tono fermo e deciso. Dovetti alzare un pochino il volume cossìchè potessi sovrastare i due che litigavano. "camminerò per conto mio. C'è la faccio anche da sola,grazie." Così dicendo rivolsi uno sguardo ad entrambi. Lo stesso. "ok"disse lo zygon."d'accordo"replicò il dottore. "senti, non posso chiamarti zygon7165, hai un'altro nome?""dottore"rispose lo zygon"no,un'altro che non sia già in uso,grazie"disse il dottore"beh, perchè dovrei cambiare nome?"chiese lo zygon"perchè sarebbe più semplice""ma io non voglio""ok!"dissi infine io,sconfitta. "allora,dottore tu andrai avanti per mostrarci la strada. Mentre tu dottore seguirai me. Stando nel mezzo non litigherete" conclusi io. I due si guardarono confusi. Comunque lo zygon7165 si mise davanti,dato che era l'unico a sapere la strada mentre il dottore era dietro di me. Ci incaminammo."non vorrei fare tardi al mio processo e peggiorare la mia situazione ulteriolmente."dissi"non ti preoccupare,non ci faranno nemmeno caso."disse il dottore sorpassando la sua posizione e venendo accanto a me. Per fortuna lo zygon non se n'era accorto e io ebbi il tempo di far qualcosa."senti,dottore. Non voglio che voi due litighiate per avere il comando. Quindi ti prego torna alla tua posizione"sussurai io al dottore. Lui mi sorrise e scosse la testa. Proprio come fa un bambino dispettoso che non vuole ascoltare un adulto. Ok, la situazionne non era quella ma la sensazione che avevo era la stessa."comunque non litigavamo per il comando. Almeno non io"disse lo zygon."ti sta bene se ti do un nomignolo? In fondo gli amici lo fanno. Zy? Ti piace?"chiesi allo zygon."si, non è male. E poi chi sono io per contraddirti." Rispose lo zygon."da quando in qua tutta sta confidenza?"chiese il dottore."oooh siamo amici, adesso. È normale,no? Non sarai mica..."disse lo zygon prima di poter finire a causa mia."vi prego smettetela. Sono lusingata di avere due amici che fanno a gara per in mio favore, ma non è giusto nei vostri confronti."cercai di spiegarmi."comunque no, non sono quello che pensi."disse il dottore allo zygon"ah no? Allora spiegami il tuo comportamento."replicò Zy."non devo mica dare spiegazioni a te?""ah beh! Io penso che tu non lo voglia fare per paura di perdere""ah,senti questa! Io paura? Paura di perdere contro di te? Te lo sogni.""oooooh,guarda guarda chi è sicuro di sè.""io sono sicuro perchè mi baso sui fatti""quali fatti,sentiamo?""beh,la conversazione che avete avuto per le tre ore appena passate."disse il dottore infine. Io mi arrestai. Arrossii leggermente.
I due si erano fermati pochi passi più avanti. Io cercai di evitare il loro sguardo per la vergogna. Entrambi mi raggiunsero. "che c'è?" dissero all'unisolo. "niente,niente. Ermmm... avevo un... sassolino nella scarpa sì."dissi io cercando di giustificarmi. Poi,ovviamente mi tolsa la scarpa per sostenere quello che avevo detto. La scrollai per benino e poi me la rimisi. I due si erano guardati sorpresi ma non dissero nulla per le mie azioni."Emy,so che non è il momento migliore ma non posso farmi sfuggire un'occhiasione migliore. Ti andrebbe.."comiciò il dottore."ti andrebbe di venire con me?" finii zy, facendomi quella domanda inaspettatamente. Il dottore lo guardò male e disse:"cosa?non è leale!""beh,non si può esserlo sempre no?"rispose zy. Entrambi aspettavano una mia risposta. E io non avevo la più pallida idea di cosa dirgli. Ma cosa avevano in testa in quel momento? Dovevo subire un processo e loro si erano concentrati sull'avere le mie attenzioni. "prima dovrei cavarmela col processo e poi vedremo!" dissi io cercando di non ferire nessuno dei due.non dissero nulla. Mi rimisi in cammino e loro fecero lo stesso. Cercai di sciogliere quella situazione imbarazzante e di spostare la nostra attenzione su qualche altro argomento."allora. stiamo cercando l'aula10010."dissi."esatto"disse zy."già"rispose il dottore.
Entrambi avevano un tono di sconfitta. Mi dispiaceva per loro, anche tanto! Ma in quel momento non potevo fare molto. "ragazzi mi dispiace,il momento è quello sbagliato. Non è colpa vostra,ma cercate di capirmi. Comunque avrei potenzialmente accettato entrambe le richieste"dissi io cercando di consolarli. Entrambi mostrarono un flebile sorriso. Arrivammo in fondo ad un corridoio, davanti ad una porta con un cartello. "10010,è la nostra aula.siamo arrivati. Ora che succedrà?"chiesi un po' in ansia.
i due si guardarono e si fecero un debole cenno."andrà tutto bene."disse zy."ti difenderò,fidati"disse il dottore. Aprii la porta ed entrai,seguita dai due. Quello che avevo davanti era incredibile. Una stanza,abbastanza grande.arredata come l'aula di un tribunale. L'unica cosa fuori dal comune erano le persone presenti, o meglio gli zygon presenti. Era al loro stato naturale,senza copie umane. Il pubblicò era un ologramma a grandezza naturale e sembrava fosse in diretta. Gli unici zygon ad essere veramente presenti furono: il capo zygon e la sua scorta. E ovviamente anche zy.
"siediti umana."io obbedii."che si sieda anche il suo difensore,accanto a lei" anche il dottore obbedii."tranquilla"mi sussurò. Zy andò verso il capo zygon e poco dopo si unì alla sua scorta. Non sapevo come si sarebbe svolto il processo dato che non ero ma stata in nessun tipo di tribunale. Nemmeno in quelli terrestri, a dir la tutta. Tutte le persone, ologrammi o reali, si sedettero,ognuna al proprio posto. "che il processo abbia inizio." Disse zy. Da quanto avevo capito era lui il vicegenerale. Ed era mio amico fortunatamente. Ma sarebbe rimasto per sempre con una parte della coscienza del dottore? Era un dubbio che avevo a cuore. "dottore"comiciai io mentre scossi il suo braccio delicatamente. Lui mi guardò curioso."il tuo frammento di coscienza vivrà per sempre in zy?"gli chiesi. Lui tolse lo sguardo dal mio volto e si rattristò per un secondo. "non penso. Tra qualche tempo,che può variare da un paio di minuti fino a persino anni, la perderà. Probabilmente tornerà ad essere come tutti gli altri."rispose lui.
io non dissi nulla. Con la serie tv, doctor who, avevo visto che gli zygon erano alieni. Di quelli classificabili come "cattivi" nei confronti dell'umanità. Stando quel giorno lì però, capii che non era vero. insomma,come in tutte le specie ci sono individui buoni e altri invece meno buoni. Di ogni genere. Gli zygon non facevano eccezione.
"l'umana emy è stata chiamata a processo per aver infranto il proclama ombra. Conferma difensore?"chiese il capo zygon rivolgendosi al dottore. Lui si alzò in piedi. "se è vero che ha cercato di portare la pace tra i due popoli?si . Se è vero che ha rappresentato l'umanità senza sapere di non averne l'autorità?si. Se è vero che non era a conoscienza delle leggi del proclama ombra? Si." Rispose il dottore. "se è vero che è stata chiamata a processo ingiustamente? Si." Concluse. "voi sapete che nei tribunali non sono ammesse le menzogne?" chiese con tono di sfida il capo zygon. Io guardai il dottore e lui fece lo stesso con me. Mi fece un piccolo cenno. "certo" dissi. "allora perchè il tuo difensore mente?" disse con tono irritato. "non è vero. non ho mentito. Tutto quello che ho detto è vero." si difese lui. "dottore dovrei dirti qualcosa." Gli sussurai io. Lui si allarmò, senza darlo troppo a vedere. "il difensore e la sua protetta hanno necessità di consulto e so per certo che è un nostro diritto." Aggiunse infine il dottore. "d'accordo" rispose l'altra me. Nella sala comiciò a sentirsi un leggero brusio che presto comiciò a diventare un chiacchericcio.
"emy,cosa mi devi dire di così urgente?""dottore, io... non è la prima volta che ho sentito parlare del proclama ombra. Non so le sue leggi o norme, questo è vero. ma comunque ero a conoscienza della sua esistenza. ""come? Sulla terra non se ne parla mai e nessuno ne è a conoscenza.""è una lunga storia ma ti dirò in breve. Nelle tue avventure. Ti ho sentito nominarlo. Non da te direttamente ovvio, ma nella serie tv che porta il tuo nome.""avrei dovuto impedire la sua uscita, lo sapevo."no! questo è l'unico modo di farti conoscere alla gente. Non rovinarlo. E poi è una nostra creazione. Dell'uomo. Perciò ti prego non togliercela.""ok, hai ragione. C'è altro che dovresti dirmi prima di continuare?""no, non penso. Quanti consulti si possono fare ?"" dipende. Comunque non molti." Finii il dottore. Entrambi guardammo il capo zygon che non aveva mai smesso di fissarci. "prima di riprendere, cos'hai in mente? Hai un piano?""dubiti di me? Certo che ho un piano. Tranquilla."
"che il processo riprenda lo svolgimento." Disse zy, accennandomi un flebile sorriso. "la corte ha qualcosa da aggiungere?" chiese il giudice, ossia il capo zygon. Nessuno rispose. "bene,allora continuiamo. Sappiamo che l'umana era a conoscienza del proclama ombra.""obbiezzione, vostro onore. La mia protetta aveva già sentito nominare il proclama ombra, ma non era a conoscenza delle sue leggi e norme." Ribattee il dottore. "è vero emy?" mi chiese il giudice."si,è vero" risposi. "so che questo è un processo per un reato minore con agevolazioni grazie al fatto che la mia protetta non sapeva di compiere qualcosa di illegale." Disse il dottore. "perciò chiedo una sentenza,un verdetto. In fondo le accuse contro Emy sono state ribattute con successo."finì lui. "questo è vero. ma non possiamo lasciarla inpunita!""come no! Dovete farlo. È un suo diritto e opporsi a questo sarebbe illegale.""tu hai ragione dottore, ma sai, noi siamo su una nave zygon. Questa è la nostra nave, perciò il nostro territorio. Quindi tutti devono rispettare le nostre sentenze. E comunque, cosa penseranno gli altri all'esterno se sapranno che un'umana ci ha battuto a processo. Sarebbe una beffa in tutto il sistema, per non dire galassia forse. Non possiamo permeterlo!""questa non è giustizia!""mi dispiace ma il verdetto è stato scelto. L'umana è stata dichiarata colpevole e perciò sarà punita con la morte!""cosa?!! questo è oltraggioso. Lei è innocente e voi per tenere buona la reputazione la condannata a morte?! Se lo sapesse il proclama ombra sareste voi quelli giudicati colpevoli!""già. ma per nostra fortuna loro non sono qui. La tua protetta, o meglio ex protetta, ha un'ora di tempo. Non può abbandonare la nave.se proverai a fare qualunque tipo di mossa,ti avverto subirai tu la sua sorte" Disse infine il giudice scomparendo insieme a tutti gli altri zygon. Gli ologrammi si spensero. Ora, in quell'aula del tribunale, c'eravamo io e il dottore. Una condannata a morte e il suo difensore. Eravamo in silenzio. Non avevo parole, ero sconvolta.
Che giustizia era mai questa?!
Ero innocente e pure mi hanno condannata con la massima pena. Non era affatto giusto. "mi dispiace, mi dispiace tanto. È colpa mia. Non dovevo lasciarmi seguire da te. Rimedierò vedrai, te lo prometto." Disse il dottore cercando di consolarmi. Io non dissi nulla. "non posso nemmeno salutare la mia famiglia. ""non dire così. Tu vivrai!""e come? Se tenti qualunque cosa ti faranno fare la mia fine." Gli risposi io abbatutta."io sono alla mia decima rigenerazione mentre tu ...""oooooh non provarci nemmeno! Non te lo lascierò fare, fosse l'ultima cosa che io impedisca.""certo che posso. Sono un signore del tempo ho più possibilità di te.""non puoi. Non posso. Interferirei con la tua linea temporale! Il tuo futuro cambierebbe e chissà quale catastrofe si accanirebbe contro l'universo! È fuori questione." Gli dissi con un tono nervoso. Penso di aver scoperto le mie carte ormai. Avrebbe intuito che io sapevo il suo futuro,se la serie era attendibile. Cosa che fin'adesso lo era."in che senso interferirai? Come fai a sapere quando morirò o meno, è il mio futuro.""la serie." Dissi semplicemente io. Lui era un po' scosso ma si riprese subito. "e quando morirò allora?""spoiler" risposi io. Avevo fatto una battuta whovian acnhe se il momento non era per niente quello adatto. Lui però non sapeva nemmeno il suo significato. D'altronde non aveva nemmeno ancora conosciuto River.
Ci fu un lungo silenzio. Il dottore andava su e giù per l'aula, non ancora intenzionato ad arrendersi. Io invece ero ancora seduta al mio posto. Fu la prima volta in cui dubitai che il dottore potesse salvarmi.

Doctor Who~Il primo incontro con il dottore non si scorda mai 💙💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora