L'ULTIMA LUNA

Chapter 4

Full moon

•••3ª Superiore•••
Felix P.O.V.
Era quasi ora di ritornare a scuola.
L'estate stava finendo, come sempre.
I due anni precedenti furono i più belli della mia vita. Dylan, Grace e io eravamo ormai un trio molto affiatato, migliori amici insomma.
Ero ancora innamorato di Grace, ogni giorno di più, soprattutto dopo averla conosciuta meglio.
Era una ragazza fantastica, solare, spiritosa e dolce. In quei due anni non ho mai avuto il coraggio di dirle che mi piaceva, e anche tanto.

L'estate era il momento migliore dell'anno.
Uscivamo la sera e andavamo in giro passeggiando, parlando e sorseggiando qualcosa oppure ci facevamo un giro notturno con i nostri skateboard, fermandoci magari in un bar a prendere qualcosa.
Dylan e io portammo persino Grace al nostro muro, e quella era la prova che era definitivamente entrata nel nostro piccolo branco, anche se non le avevamo ancora detto che ero un lupo mannaro.
A proposito, avevo chiesto a mio padre se poteva insegnarmi a mutare interamente e aveva detto che non era facile, ma che con un po' di impegno ci sarei riuscito.
Infatti, verso la fine di agosto, riuscii finalmente a diventare un enorme lupo. Papà disse che ero completamente nero, il che era strano e molto raro, dato che sarei dovuto essere del colore (più o meno) dei miei capelli, i quali erano biondi come quelli di mio padre.
Per quanto riguardava la luna piena, avevo ancora delle difficoltà, ma sentivo che di lì a poco sarei riuscito a controllarmi.

Verso l'inizio di marzo cominciai ad andare in palestra con mio padre quasi tutti i giorni, ottenendo risultati molto appaganti.

Parlando della scuola, andava tutto bene, il liceo era un po' impegnativo ma mi piaceva davvero tanto.
Dal terzo anno in poi avevo scelto il ramo musicale, quindi mi aspettavano tre ore di arte (compresa anche la teoria) e cinque di musica, sia strumentale che teorica, più le materie base come italiano, matematica, teconologia ecc.
Insomma mi trovavo davvero bene in quella scuola.

L'unica cosa che rovinava l'armonia delle lezioni era la prof di matematica.
Quando Dylan, il primo anno, disse che non le stavo simpatico, aveva ragione oh, se aveva ragione.
Quella vecchia mi odiava.
Ogni motivo era buono per mettermi un richiamo sul diario o sul registro.
Nonostante cercassi di soddisfarla in tutti i modi, lei riusciva a trovare anche la più piccola pecca per potermi punire.
Quando, verso la fine della seconda, i miei si resero conto della quantità insolita di richiami che dovevano firmare cominciarono a sospettare che in classe mi comportassi come un toro dopato a Pamplona.

«Felix, puoi dirci il motivo di tutti questi richiami?» Mi chiese mio padre dopo l'ennesimo avviso che gli portavo da firmare, sembrava molto arrabbiato.
«Papà, non è colpa mia, la prof mi odia!»
«Sì ma queste sono tutte note di comportamento, qualcosa dovrai pur aver fatto.»
«Lei riesce a trovare sbagli anche dove non ci sono...»
«Con questo cosa vorresti dire?»
«Il richiamo che ti ho dato adesso da firmare, ad esempio, dice: "Felix continua a disturbare la lezione lanciando oggetti sul pavimento". Papà, vuoi sapere quello che in realtà è  successo? Ascolta il mio battito e controlla se sto mentendo. Lei mi ha messo quella nota, perché mi è caduta la squadra di alluminio per terra. Tutto qui.»
Papà mi guardò stranito.
«Ma allora, perché ci tiene così tanto a darti questi richiami?»
«Non ne ho idea.»
Rimase in silenzio.
«Credi che potrebbe aver scoperto quello che sei?»
«Cosa?! No, è impossibile. Ha iniziato ad odiarmi dal primo giorno di scuola.»
«Ma non hai mai preso così tanti richiami come adesso.»
«Ma come sarebbe riuscita a scoprirlo?»
«Forse non è solo una professoressa...»
«Credi che sia un vampiro?»
«Potrebbe esserlo.»
«Ma tu non hai mai sentito niente di strano, neanche ai colloqui con i genitori.»
«Allora non so che dirti, cerca di impegnarti e di diventare un vegetale nella sua lezione, va bene?» Mi disse con un mezzo sorriso.
Annuii.