Draco lo seguì e per fortuna, lo fermò un'attimo prima che entrasse nella sala comune dei grifondoro.
"HARRY. FERMO PERFAVORE"
"LASCIAMI, NON MI TOCCARE!"
"LASCIAMI SPIEGARE!"
"COSA VUOI SPIEGARE, IL PERCHÈ HAI TROVATO UNA FIDANZATA IN MENO DI UN GIORNO?"
"NON È LA MIA FIDANZATA"
"COSA STAVATE FACENDO ALLORA?"
"MI STAVA CONSOLANDO"
"PER COSA, ERI TRISTE PERCHÈ NON POTEVI SBACIUCCHIARE QUALCUNO OGNI MINUTO?"
"COSA STAI DICENDO HARRY? PENSI DAVVERO CHE FAREI COSÌ?"
"Non so più cosa aspettarmi da te, ora lasciami."
"Io..."
Harry entrò nella sala comune dei grifondoro senza neanche ascoltare la fine della frase.
"...ti amo e lo farò per sempre" finì Draco e se ne andò
POV'S HARRY
"Cosa è successo, Harry?" chisse
"Draco"
"COSA TI HA FATTO ORA QUELLO STRONZO?" disse Ron furente
"RONALD BILIUS WEASLEY MODERA IL LINGUAGGIO!" disse Hermione
Se Harry non avesse appena litigato con Draco, sarebbe scoppiato ridere.
"Ragazzi, ora basta"
"Raccontaci, Harry. Dai!"
Harry gli raccontò che aveva visto Draco abbracciato con Pansy e dove la ragazza lo toccava.
"Era un abbraccio amichevole sicuramente" disse Hermione
"IO NON CREDO. COME SI PERMETTE QUELLO STUPIDO?" disse Ron
"O forse sono solo stupido io. Insomma, IO l'ho lasciato IO l'ho fatto soffrire. Credo di amarlo troppo, sono geloso."
"Bravo, Harry! Ora vai da lui" disse fiera Hermione
"Corro!"
Corse, senza in realtà una meta precisa, e per fortuna per un corridoio incontrò Pansy.
"Dov'è Draco?"
"È nei dormitori. E tu sei un cretino"
"LO SO. PUOI ANDARE A CHIAMARLO PERFAVORE"
"Non lo meriteresti"
"Lo so, so anche che potrei perdere la persona più importante della mia vita."
"Ok, andrò a chiamarlo"
"Grazie, veramente" cercò di fare un sorriso, ma uscì triste
Pansy corse nella sala comune dei serpeverde e chiamò Draco:"Draco, scendi perfavore"
"Ok"
"Vieni fuori con me un attimo?"
"Sono in pigiama e,"
"Solo un attimo"
"Va bene, va bene"
"Seguimi"
Pansy lo portò fuori dove ad aspettarlo c'era Harry.
Appena il biondo lo vide, cercò di rientrare dentro, ma fu preceduto dal moro che gli saltò letteralmente addosso.
"Scusa, scusa, scusa. Ti amo tanto" disse il grifondorò all'orecchio, mentre ancora stringeva l'altro in un abbraccio.