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Fin da bambina avrei voluto dormire in un letto grande quanto la casa di Obama,
avrei voluto prendere un taxi ma insieme alla persona che fra poco mi avrebbe reso felice,avrei voluto con tutto il cuore essere trattata come merito. Intanto il tintinnio di una sveglia,diversa dalla mia,
mi risuona nella testa che continua a girare. E tastando il letto noto un corpo senza seno e con una leggera tartaruga,
salendo più su noto che ha anche gli occhi...aperti. Ne spalanco uno dei miei e
guardo mezzo stonata Side,con i capelli arruffati e le labbra gonfie.

«Ma buongiorno...»sussurra accarezzandomi la mia chioma gigante,con un mezzo sorriso sulle labbra e con quelle guancia rosse.

«Buongiorno...»mi guardo intorno notando altre due persone nella stanza,che comprende letto e tavolo.
Le persone in più sono Tony e Wayne,
che si inghiottano di crêpes al cioccolato.

«E lei?»indica con la testa Pyrex uscendo,nello stesso tempo,dal bagno.
Li fisso con occhi lucidi,sia perché sto per piangere dalla gioia sia perché ho fumato un po' troppe sigarette anche se questa notte sono stata impegnata a fare qualcos'altro.

«Lei è Chanel,la ballerina di ieri»tutti e tre iniziano ad annuire,Side invece si alza dal letto e va ad addentare le migliaia di delizie che si trovano sul quel tavolo.
Faccio la stessa cosa,ma intanto mi tengo la coperta arrotolata intorno al corpo come una salsiccia.

Tony e Pyerx iniziano a farmi domande,
diciamo che stanno facendo amicizia con me. Però Wayne ha un viso curioso di saperne di più,ma tiene una certa freddezza.

«Tieni,vedo che non hai vestiti»Side mi porge una maglietta e un pantaloncino di jeans,insieme a delle scarpe,della Gucci.

«Non voglio indossare vestiti costosi,
li rovinerei subito»scuoto la testa ridando,in mano a lui,i vestiti.

«Ma non preoccuparti»si avvicina un po' troppo sulle labbra sfiorandole delicatamente lasciando che io me ne impossessi subito. Non so cosa siamo adesso ma so bene che me la godrò con tutta me stessa.

«Adesso ti vesti e usciamo a fare shopping»saluta gli amici e si dirige in bagno ma io lo blocco afferrandogli il polso.

«Mh...ti piaccio?»balbetto con il cuore in gola aspettando la risposta,quella che segnerà la giornata.

«Si,mi piaci»risponde fiero di se stesso,
mi tira a lui e mi guarda bene negli occhi.

«Come le altre?»

«No,mi piaci»deglutisce e continua a guardarmi.

«E perché?»fanculo,me ne sto innamorando.

«Perché hai rubato il cuore ad un ragazzo senza piani nella vita.»e forse anche lui.

Quel triplo setteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora