Un Vampiro Dai Capelli Argento [Yuri On Ice Yaoi FanFic]

4. Lezione

Mi sveglio stanco. Ieri ho passato l'intera giornata insieme a Victor. Oggi iniziano le lezioni, sono entusiasta di vedere come saranno. Mi alzo, Victor non c'è, sicuramente è uscito prima, mi preparo e vado a fare colazione. Dopo aver cercato la mia classe, entro e prendo posto. Nutro buone aspettative verso questo corso. Il professore entra, l'aula si riempie e la lezione inizia. Mi sento osservato, cerco invano di non distrarmi. Ieri Victor mi ha spiegato che alcuni vampiri si renderanno conto del nostro legame. Alcuni rispetteranno le leggi stabilite dal consiglio vampirico, ossia di non toccare il patner di un altro vampiro, altri per trasgredire la legge, verranno ad importunarmi. Spero di condurre una vita tranquilla qui. La lezione termina, molti vanno via, io resto per sistemare gli appunti presi. Sento una mano sulla spalla, mi volto. Un ragazzo alto e robusto mi sorride.
< Io mi chiamo Korra, piacere di conoscerti > dice.
Non sembra un sorriso sincero, devo stare attento. Solo Victor sa riconoscere un vampiro, io non di certo.
< Yuri > rispondo sorridendo.
< Ti piace questo posto? > si siede di fianco a me.
< Abbastanza >.
< Ti va di pranzare insieme? Siamo delle matricole, fare amicizia e supportarci non è un male > mi dice, il suo sorriso prende una nota di malizia.
Che intenzioni ha questo tipo? Io mi limito ad annuire. Mi alzo prendendo le mie cose, mi dirigo all'uscita dell'aula, aspetto che mi segua. Andiamo insieme in mensa, parliamo del più e del meno, cerca di strapparmi più informazioni possibili,  io rispondo comunque vago. Non sembra contento di come riesco a mantenere il controllo della situazione. Finiamo di mangiare, cerco Victor con lo sguardo, non lo vedo. Decido di andare in stanza, saluto il mio compagno di classe e vado a prepararmi per andare al palaghiaccio. Non voglio rischiare andandoci di sera, prima pattino e poi studio. Preparo il borsone, mi avvio. Anche di pomeriggio non c'è nessuno, mi sembra strano, nessuno usa questo posto, eppure funziona benone. Mi cambio, metto le cuffiette e mi dirigo in pista. Faccio semplice riscaldamento, per poi passare a figure più complesse. Mi lascio andare, la vibrazione della sveglia nella mia tasca mi riporta a terra, è quasi ora di cena, torno al dormitorio. Prendo un cambio pulito, Victor non c'è ancora. Mi lavo. La porta del bagno si apre, mi volto a guardare chi sta entrando. Il mio compagno di stanza procede tranquillo, mi sento un po' in imbarazzo, gli do le spalle.
< Bentornato > dico mentre m'insapono i capelli.
Non sento risposta, ci resto un po' male, la doccia smette di funzionare, noto una mano accarezzarmi la schiena.
< Dammi due minuti, ti raggiungo subito > dice con quella sua fantastica voce.
Non so se aspettarlo davvero, mi abbraccia da dietro, sono passati nemmeno due minuti da quando ha parlato, giro verso di lui la testa,mi bacia. Chiudo gli occhi e ricambio.
< Oggi ti ho visto parlare conuna persona > mi dice, < sta attento >.
< Perché non posso mangiare con te? > domando, volevo chiederglielo ieri.
< Voglio evitare il più possibile che finisci al centro dell'attenzione,  ho molti rivali, saresti un buon bersaglio  > mi spiega, il suo viso si poggia sul mio corpo.
Finisamo di lavarci tra coccole e baci. Ci rivestiamo e andiamo a cenare. Sono nuovamente da solo, lo guardo mentre si diverte insieme ai suoi amici, mi avrà detto la verità?  Sospiro. Korra si siede affianco a me, il suo sorriso mi fa rabbrividire.
< Yuri, come mai fissi Victor? > mi chiede.
Non ha detto ciao, maleducato cafone.
< Non sono affari tuoi > mormoro turbato.
Finisco rapidamente di mangiare e corro praticamente via. Spero non mi segua, mi volto e lo vedo con un gruppo di quattro persone. Sento la paura scorrermi nelle vene, cerco di raggiungere il dormitorio il prima possibile.
Improvvisamente uno di loro mi appare davanti, mi tappa la bocca e inizia a soffocarmi per farmi svenire. Victor, ho paura.

Continua...