Capitolo 7

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Giampy's Pov
Era lì a terra, il suo viso sfregiato, non si alzava, una grande macchia di sangue che si scioglieva in mezzo alla pioggia, non mi ero neanche accorto che fosse scoppiato un temporale, poi tutto attorno a lui una cerchia enorme di persone, non poteva finire così, tentai di alzarmi ma le persone attorno a me me lo vietavano, vidi arrivare i soccorsi e poi basta, il buio più totale. Anche senza sensi mi sentivo perso, sentivo il vuoto davanti a me, come se tutto fosse finito.
Quando mi svegliai ero sul lettino di ospedale, un casino attorno a me,
"Lo stiamo perdendo, scarica, allontanarsi, LIBERA!"
Guardai alla mia destra, Giorgio era sdraiato sul lettino e lo stavano rianimando, vidi Federico accanto a me che mi fece stringere la sua mano e cominciai a piangere in silenzio, non pensavo ad altro, se non ce l'avesse fatta sarebbe stata solo colpa mia, non poteva finire così, lui non poteva abbandonarmi, non dopo avergli detto che non lo amavo, sapevo anche io che non era vero, io lo amavo più di me stesso, non poteva morire, sarei rimasto solo, era l'unica persona che mi capiva, lo amavo alla follia,non volevo essere abbandonato.
Era colpa mia e non potevo perdonarmelo. Cercai di alzarmi in ogni modo quando sentì il monitoraggio che ci dava i suoi caratteri vitali fare un suono prolungato, a un certo punto aggredìì l'infermiere che mi sedó, mi risvegliai con la crew ai miei lati, avevo un dolore allucinante alla testa, ma l'unico pensiero che avevo in mente era sempre lo stesso: "Giorgio? Come sta?"
Luca aveva le lacrime agli occhi
Li guardai in faccia uno per uno, no, non poteva essere, non volevo crederci.
"È-è morto?"
Sentìì che stavo ricominciando a piangere, "no, ma è in coma" non ce la facevo più, scoppiai in lacrime, tutti mi abbracciarono dicendomi che non era colpa mia, ma io lo sapevo che avrei potuto non insistere. Non avremmo litigato, non sarebbe andato in discoteca e non avrebbe incontrato Federica e sarebbe a casa. Con me.
Quella notte scesi a trovarlo in terapia intensiva e trovai Andrea, Giovanni e Federico a dormire appoggiati al muro per stare con noi, (Autrice: che cosa dolcerrimaaa😍) sorrisi e continuai a camminare, appena entrai la vidi,
"Vai via."
Lei se ne andò quando arrivò Andrea a portarla fuori. Federica non doveva neanche parlarci più. Andai a trovarlo di continuo tutte le sere, era impossibile non pensare a ciò che avevo fatto.
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Scusate se il capitolo è corto, li faccio più corti ma più riflessivi per esprimere meglio ciò che provano.

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