Capitolo 3

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Anche oggi mi devo svegliare presto, è venerdì e sono le 6.45 del mattino, devo andare a scuola e dato che non so dove si trova mi accompagnerà la zia. Mi dirigo in bagno, mi faccio una bella doccia sempre con il mio bagnoschiuma alla vaniglia e dopo essermi messa il fondotinta e mascara scendo sotto per fare colazione.
Entro in cucina e vengo circondata da un buonissimo odore di creps. Mi siedo al tavolo salutando gli zii e gustandomi la colazione, intanto Natalie mi spiega che appena arrivo devo dirigermi in segreteria consegnare alcuni fogli e poi mi verrà dato l'orario scolastico. E visto che mi rimane un po' di tempo tiro fuori il pacchetto di sigarette dalla borsa per poi prenderne una, chiedendo prima agli zii il permesso di fumare in casa, e ovviamente loro acconsentito perché anche mia zia fuma.

Subito dopo ci dirigiamo verso scuola, mi dirigo subito in segreteria salutando la zia con la mano. Dall'esterno la scuola non è tanto male, anche se un po' cupa ma all'interno e tutta colorata e piena di decorazioni.
Mi viene consegnato l'orario e vedo che alla prima ora ho Inglese nell'aula 9, ma è impossibile da trovare, infatti dopo 15 minuti dall'inizio delle lezioni io sono ancora a girovagare per la scuola finché non becco un professore che mi aiuta. Entrando in classe mi scuso con la professoressa, dicendole che mi sono persa "Va bene, vada pure a sedersi, li nella terza fine c'è un posto libero" dice indicando un banco vuoto.
Mi siedo e vedo che vicino a me sta una ragazza dai capelli rossi e lunghi, con un pearcing nero al sopracciglio e vestiti abbastanza corti e aderenti.

"Piacere Jessica" dico porgendole la mano.
"Grace" dice stringendola e poi squadrandomi.
Anche io indosso vestiti simili e oltre che ad avere un pearcing al naso ho anche un tatuaggio sul polso; una rosa con dentro incise le date di nascita dei miei genitori.
Non prestando attenzione alla lezione cominciamo a conversare, e ci scambiamo anche i numeri.
Le ore successive le trascorro con Grace e ci mettiamo d'accordo per vederci quel pomeriggio, così faccio un giro della città, dato che non la conosco ancora e la compagnia di Grace mi aiuterà molto.
Dopo la morte dei miei genitori sono diventata un po' fredda e distaccata con gli altri, ma ho visto subito qualcosa in Grace che mi ha fatto sentire a mio agio, probabilmente il suo atteggiamento sempre rilassato o il suo look.

Ah giusto non le ho ancora detto dove abito, così passa a prendermi con la macchina e andiamo in giro; allora la chiamo.
"Ehi Grace, sono io Jessica, volevo dirti dove abito, così puoi venire a prendermi. " dico "il 46 Street Roof"
"Davvero? Anche io abito in quella via, io sono il 68. Comunque passo adesso, okay?" dice per poi riaganciare.
Butto il cellulare sul letto e vado in bagno per gli ultimi dettagli, finché non sento il suono di un clacson. Avverto la zia che sto uscendo ed entro in macchina.

"Allora, dove andiamo?" domando.
"Beh pensavo di farti vedere un po' io centro e poi ti faccio conoscere alcuni miei amici" dice lei nascondendo un ghigno.
"Quali amici?" Chiedo io incuriosita
"Lo scoprirai. Sono simpatici" dice infine.
Passiamo tutto il giorno in centro tra negozi; ci siamo fermate due volte a prenderci un caffè e la conosco meglio, scoprendo che anche lei fuma, anche se non avevo dubbi. Infine mi porta in un'altra stradina identica al Street Roof, ma qui invece è pieno di gente.

Ci dirigiamo in una specie di cantiere abbandonato "Perché siamo qui?" Chiedo stranita
"E' qui che ci incontreremo con i miei amici" Mah... che posto strano per incontrarsi...
Dopo cinque minuti arrivano due ragazze accompagnate da quattro ragazzi abbastanza grandi.
"Ciao ragazzi" comincia Grace "questa è Jessica" dice presentandomi ad ognuno.
Si vestono tutti di nero e hanno molti di pearcing e tatuaggi giganteschi.
"Jessica questi sono Jacob, Alison, Tara, Dean, Jorge e Josh" dice Grace.
Wow, che figo che è quel Jorge, ha un grande tatuaggio sul braccio destro, vicino alla spalla, i capelli mori e occhi marroni con un luccichio che ti affascina. Per non parlare poi dei muscoli e gli addominali che si intravedono dalla canottiera grigia.

"Jess prima se non sbaglio mi hai detto che facevi parte di una gang, e che facevate sempre casino e faresti di tutto per ritornare a fare quello che facevi con loro" aggiunge poi.
Io le annuisco non capendo.
"Ecco.. ti andrebbe di entrare nella nostra?"

Questo capitolo è un po' più lungo e avrai anche continuato ma così nel prossimo capitolo ho già pronto l'inizio. Correggetemi se vedete errori grammaticali😁😘💗

Bad boy a MiamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora