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Non c'era nessuno.
Nessuno che potesse passare nel mio stesso percorso e domandarmi del perchè un'umana come me si trovasse in questo posto.

Non avevo trovato niente.
Niente che potesse tornarmi utile per qualcosa di cui ne avrei avuto bisogno in futuro.

Qualcosa...Qualcuno...

Il nulla.

Il nulla era l'unica cosa che era presente in quell'ambiente nevato privo di mostri. Privo di fonte di vita.

Tracce? Oh, speravo ogni minuto di scovare attraverso la luce della torcia delle impronte di scarpe impresse sulla neve di qualche sopravvisuto, che mi avrebbe resa grata di ricevere della calorosa e confortante compagnia.

Vagavo nel nulla e non capivo del perchè la neve che cadeva sopra la mia testa provenisse dal soffitto di una caverna composta da stalagmiti di pietra.
L'unica spiegazione logica e strana da pensare sarebbe la magia.
Ma da dove proviene?
E purtroppo non riesco a intravedere nemmeno il cielo notturno per guardare le stelle.

Quanto ancora dovrò vagare nel vuoto?
Lo avevo già compreso questo, eppure una parte di me ostinava al mio corpo di continuare la sua faticosa camminata.
Di non perdere la speranza.

Ma perchè? Avrei mai trovato una soluzione?

Le parole del fiore Flowey e dello scheletro Sans mi rimbombavano insistemente nella mente.
Concetti strambi, fatti surreali e magie che parevano alla razza umana inesistenti.

Mi immaginavo tra le mie folle fantasie di uscire dall'Underground e di far incontrare di nuovo i mostri con gli umani per riapacificarsi.

La prima ambasciatrice di mostri che fondava un popolo guidato dalla pace e dalla solidarietà.
Questi erano i miei ridicoli sogni d'infanzia racchiusi in un cassetto.

Putroppo però non mi ero accorta che per aprirlo bisognava cercare una chiave per il lucchetto che imprigionava i miei desideri.

Non c'è alcuna speranza? Devo arrendermi?

" N-Non è possibile... Ci deve pur essere una po-possibilità a tutto questo."
Balbettai tremante rallentando il ritmo dei miei passi prendendo dei respiri profondi.

In quel momento però la mia mente mi diceva soltanto di trovare un'abitazione per ripararmi dal freddo.
Avevo le labbra secche e volevo  qualcosa di caldo da bere. Una bella tazza di cioccolata calda, delle soffici coperte e un bel caminetto dentro a un grazioso salotto per riscaldarmi.
Mi sarebbe bastato ricevere anche soltanto un abbraccio di supporto.

Intanto la mia schiena fu un altro problema da aggiungere alla lista delle mie disgrazie.
Da quando avevo ricevuto quella botta insieme allo zaino sulla neve era ancora indolenzita e dolorante.

Camminando con il dolore opprimente che mi portavo sulle spalle mi addentrai sempre di più tra gli alberi che colmavano la zona circostante, impedendo alla mia visuale di scorgere altri dettagli sul mio percorso.

D'un tratto i miei occhi si posarono su un oggetto. Un oggetto un po' coperto dai fiocchi di neve che nascondevano il suo vivace colore scarlatto.

Mi avvicinai inquieta e guardai di sottecchi la zona circostante per evitare che magari fosse una delle trappole di quello scheletro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 10, 2017 ⏰

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