Ed anche questo giorno è passato. Sono le 7.00 e fuori sta per piovere. Questa sarà sicuramente una delle mie solite giornate a pensare a lui, a ciò che mi nascondono i miei genitori e in più, a John. Si è aggiunto anche lui ora nei miei pensieri e in ogni contesto di ogni canzone che ascolto.
Ed ecco che arriva un suo messaggio da Facebook dove mi dice:
"Ehi Carol"
"Ehi John" rispondo.
Ti va di fare una passeggiata lungo la riva del mare?
"Uh, ottima idea...il problema è che non posso"
"Come mai?"
"Sono in punizione e non so neanche io il perché"
"Mi spiace, ma non ci pensare cerca di ragionare con i tuoi, dai che ti voglio vedere!"
"Anch'io..."
"Che aspetti allora"
"Ci provo ma solo perché voglio passare un po' di tempo con una persona che veramente mi comprende e mi aiuta"
E così faccio:
"Ehm...mamma, tralasciando cio che è successo, vorrei svagarmi un attimo per non pensare al passato, a ieri e a ciò che voi mi state nascondendo e per me è un gran peso da sopportare credimi! Quindi per favore concedimelo!
"Svagarti in che senso scusa?!"
"Voglio semplicemente passeggiare con....un...con una amica!"
"Ah..si si certo. Carol, non sono nata ieri!"
"Ah si perché se è un ragazzo non vuoi che soffra giusto?"
"Mi sembra normale sono tua madre!"
Mh, si. Perché tu ora che stai facendo?! Che rabbia Madonna!"
"Cosa starei facendo?"
"Mi stai facendo soffrire mamma, SOFFRIRE!"
Dopo quelle parole, consapevole di cosa stessi facendo me ne vado sbattendo la porta e urlando:
"Io un giorno me ne andrò da questo posto, da questa casa, lo giuro!"
Mi accorgo subito che sono uscita senza pensare al tempo e che quindi dovesse quasi piovere, ma poco importava in quel momento, volevo pensare ad altro finalmente e sentirmi libera.
Vedo che John è seduto sullo stesso gradino su cui ero seduta io ieri mattina.
"John!"
"Oi Carol, sei venuta!"
"Si, sono riuscita ad uscire"
Beh, passeggiamo un po' allora!"
"Si certo, ma sai che eri seduto proprio nello stesso posto dove ero io ieri?"
"Mi fa piacere che abbiamo gli stessi pensieri. "
"Qualcosa in comune direi meglio."
"Eh già!"
Dopo qualche minuto inizia a piovigginare ma io fregandomene altamente dico a John:
"Che importa della pioggia"
"Se sto con te" mi interrompe lui.
Io lì rimango affascinata da ciò che aveva appena detto anche se non era ciò che io volevo dire.
"Ehm...anch io sto bene con te, però è meglio che vada adesso non vorrei bagnarmi tutta" dico dall'imbarazzo.
"Sei fredda?"
"John è ovvio che lo sia dopo ciò che mi ha fatto Jason e poi ci conosciamo da poco"
Inizia a piovere sempre più forte mentre il mio imbarazzo aumenta.
John vedendomi spaventata dai tuoni che stavano facendo mi prende la mano e mi porta sotto ad un arco di pietra:
"Tranquilla, sei al sicuro qui!"
Iniziamo a guardarci come se tra noi ci sia sempre stato qualcosa ma purtroppo non è così, dico purtroppo perché penso che sia un ragazzo meraviglioso ed infatti mentre ci guardavamo negli occhi li sotto, vedevo i suoi brillare, quell'azzurro che mi dava all testa per non parlare poi delle sue labbra.
È tutto così bello, tenersi per mano senza neanche accorgrcene, come se non ci sia un domani, ma tutto ciò, ovviamente viene interrotto dalla chiamata di mia madre al telefono e che mi ordina, urlando di rientrare a casa. Tutto si interrompe e tutto finisce in una fottutissima chiamata.
"Ehm..ok ora vado,ciao John" gli dico sorridendogli.
"Ciao Carol!" Mi risponde.
A cena non mangio ma semplicemente penso a lui, non più a Jason.
"Il libro non si giudica dalla copertina cara Carol" pensavo.
"Cosa fai non mangi ora Carol? Mi dice mio padre con aria incuriosita.
"Eh....no, non mi va, ho sonno, vado, buonanotte"
Senza sentire la loro risposta mi precipito in camera e come al solito se non mangio io non mangia neanche la mia piccola Jasmine o per lo meno non rimane senza me e così dopo qualche coccola ci addormentiamo tranquille.
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Tra Amore e misteri
General FictionCarol ė una ragazzina di sedici anni ed abita in una cittadinella sperduta del nord-ovest e la sua famiglia è composta da mamma Jessica, papà Alexander e la piccola Jasmine di sette anni. L'adolescente soffre d'amore per via del tradimento causato...