11.Lui è...

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Vado a casa, prendo un telo mare, qualcosa da mangiare, le cuffiette, il caricatore portatile, saluto con un bacio sulla fronte la mia Jasmine ed esco di nuovo.
Mia madre accorgendosi di tutto qualche secondo dopo, si alza subito dal letto, esce di casa e a tono alto, sull'uscio della porta mi ordina di rientrare ma niente da fare:
"Dove pretendi di andare?!?" Urla.
"Affari miei!"
"Carol hai solo 16 anni! Non ne hai il diritto!"
Mi fermo, mi giro verso la mamma e dico:
"Ah, invece il diritto di rovinarmi voi ce l'avete?" Mi giro e continuo il mio cammino.
"Carol! Dio Santo!"Dice arrendendosi e ritornando dentro casa.
Voglio andare alla riva del mare, sotto le stelle, da sola. Beh, forse non del tutto...
Stendo il telo sulla sabbia, apro il mio zainetto pre prendere le cuffiette, mi stendo e fissando il cielo, ascolto un po' di musica, quando sento un profumo che mi fa salire i brividi. Forse ho capito chi possa essere:
"Ehi..."
"John!"esclamo alzandomi e girandomi di scatto.
"Ceniamo insieme domani sera?"
"Cosa? Eh, si, certo ceh... si, va bene"dico imbarazzata e abbassando un po' la voce.
"Posso?" Mi chiede indicandomi il telo.
"Si..."
"Si, lo so, non mi sono comportato benissimo ultimamente con te. Domani ti prometto che ti racconto tutto."
"Lo spero. Ma, perché sei qui?"
"Volevo stare un po' da solo... Non del tutto, vabbe ci siamo capiti."
"Direi di si"dico sorridendo e pensando a quanto possiamo essere telepatici.
Mi stendo, e inizio ad ascoltare la musica.
"Passi così il tempo?" Mi chiede.
"In realtà si. Mi piace. Amo ascoltare la musica. Amo ascoltare ciò che mi tranquillizza."
"Eh io amo te. Ahahah, scherzo dai!" Conclude.
Io lo guardo stranita, abbasso lo sguardo, stoppo la musica e guardo il cielo con occhi tristi:
"Sai, io un Giorno spero tanto di trovare qualcuno che sappia, come si deve, dimostrare il suo amore nei miei confronti."
E con un "Già", John conclude, mi da un bacio sulla guancia, si alza e se ne va.
Io lo guardo in modo dispersivo e abbasso lo sguardo.
Ad un certo punto, alle mie spalle ci stava guardando una mia cara amica.
"Carol!" Esclama.
"Lara che ci fai qui?" Dico stupita ma felice..
"Nulla, ero di passaggio"
Ah, bene, son tutti di passaggio qui"
"In che senso?"
"Lascia perdere. Bene, che mi dici?"
"Nulla di che, ma tu, invece, che hai da dirmi" mi chiede con uno sguardo incuriosito.
"Parli del ragazzo che è andato via poco fa?"
"Esattamente! Dai raccontami!"
"Siediti qui intanto Lara. "
"Ti ascolto."
"Che dire..."
"Descrivimelo"
"Beh, lui è un ragazzo dolce, gentile, sempre disponibile, forte, coraggioso, determinato e sopratutto molto bello. Amo i suoi occhi, li amo infinitamente. Quando mi guarda mi fa sentire accolta...Mi fa sentire bene."
"Ti piace vero?"
"Ma no cosa dici. Lara, per favore eh. Dai, è tardi. Vado. A presto!"
"Come vuole la regina!"
"Dai scema"dico sorridendo e abbracciandola.
"Traquilla, andrà tutto come tu desideri."
"Ciao Lara"
"Ciao ciao!"

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