Shippers in incognito

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QuandoRoby finì di raccontarmi la sua mirabolante avventura scolasticadovetti trattenermi dal riderle in faccia, tanto assurda sembrava.

-Quindi,vorresti dirmi che ti sei ritrovata una Mary Sue in classe che ti haimmediatamente classificata come il male assoluto?- Le domandaimentre dalla mia bocca uscivano delle risate soffocate.

Vidimia sorella annuire sommessamente e rassegnata, ogni volta cheiniziava una scuola diversa era la stessa storia, alle elementari erastata la volta dell'accusa di essere un alieno, alle medie uncompagno la rinominò come "presidente" e da allora tuttifacevano complotti governativi contro di lei. Infine in primasuperiore la sua bellezza era sbocciata, rendondola aspirata da tuttii ragazzi della classe e non solo, il problema stava nel fatto cheera troppo lesbica per quella situazione.

-Cavolo,dovrò portarti da un'esorcista prima o poi, è impossibile che lasfiga ti perseguiti in questo modo- Scoppiai a ridere, fallendomiseramente il mio ruolo di sorella maggiore responsabile.

-Vorreisolo una vita tranquilla, mi basta stare sul mio modesto banco in unangolo e non farmi notare da nessuno, sarebbe perfetto per me-Pronunciò sconfortata Roby.

Lediedi un paio di pacche sulla spalla come conforto, doveva esseredura essere diventata il nuovo villain di un gdr nella vita reale.

Lavidi buttarsi di peso sul letto, affondando la testa nel cuscino, nondoveva essere proprio entusiasta di aver scoperto che perfino il suoultimo anno sarebbe stato caotico, il bello era che non facevaneppure nulla per trovarsi in certe situazioni.

Sentìil campanello, così mi diressi in salotto per vedere chi fosse, nonprima di aver dato un'ultima pacca di sostegno morale sorelloso allamia sorellina.

Almio arrivo vidi Rolando che stava allegramente parlando con unasignora sulla sessantina. Aveva una leggera gobba, appena visibilesotto l'elegante scialle di lana viola che indossava, era abbastanzabassa, sulla punta del naso arcuato indossava un paio di occhiali dasole specchiati ed in testa aveva un cappello da cawboy a coprirle ilunghi capelli bianchi.

Dovevaessere la proprietaria dell'appartamento.

Subitomi avvicinai per eseguire la mia gloriosa presentazione, dovevoancora ringraziarla per aver permesso anche a mia sorella ditrasferirsi dopotutto.

Appenafui dinanzi a lei feci un lungo e profondo inchino di estremagratitudine verso quella santa donna.

-Buongiorno,mi presento! Sono giovanna e sono onorata di poter dimorare in questaincredibile dimora!- Esclamai, cercando di mostrare tutta la miagratitudine.

-Ohma tu devi essere la tipa che m'ha chiesto di trasferirsi qualchesettimana fa, piacere io sono Clotilde. Non aver paura, sono venutaoggi perchè mi è avanzata la terza torta alla carota che avevocucinato, quindi ho pensato di usarvi come bidoni biologici elasciarvela- Disse con un meraviglioso sorriso in volto la signora.

Improvvisamentedue piccoli esseri entrarono dalla porta, incominciando a correre ingiro per caso ed urlando come delle bestie assatanate.

-Scusateli,i nipoti di mio marito sono sempre così scalmanati- Sorriserammaricata Clotilde.

-Mano signora, non si preoccupi, i suoi nipoti sono sempre i benvenuti!-Esclamai allegra, cercando d'ingraziarmi la signora.

-Ohcara, giusto tu non puoi saperlo essendo appena arrivata, quei duenon sono imparentati con me, infatti sono i nipoti di mio marito comeho detto. Sono i figli della figlia che il mio amoruccio ebbe con lasua prima moglie, ma poi lei è tragicamente scomparsa nel nulla. Ioho consolato il mio tesoro e dopo poco tempo ci siamo sposati- Miraccontò con aria tranquilla.

Etero con le mani in alto (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora