Capitolo 4

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Ciao cari lettori e care lettrici. Dato che wattpad non mi fa aggiungere il cast alla mia storia, ho deciso di usare un metodo poco ortodosso per farlo. Su questo capitolo proprio adesso metterò il cast, scritto a mano e lo aggiornerò ogni volta che apparirà un personaggio a mio parere importante.

·Katherine McNamara nel ruolo di Erica
·Brenton Thwaites nel ruolo di Alex
·Lily Collins nel ruolo di Lilith
·Paula Malcomson nel ruolo della signora Smith
·Donald Sutherland nel ruolo del signor Andreas
·JR Bourne nel ruolo del signor Smith
·Julie Walters nel ruolo di Marta Miller

Era in una stanza rotonda. Non toccava il pavimento che non esisteva nemmeno. Era come stare dentro una sfera.

Un sfera di fuoco.

Già, era circondato da un muro di fuoco. Ma la temperatura non gli dava fastidio.

Si girò su se stesso notando di essere solo.

"Alex"una voce femminile molto profonda chiamò il suo nome."Alex. Alex. Alex. Alex..."l'eco della voce risuonava nella stanza.

"Chi c'è?"chiese Alex girandosi più volte su se stesso, ma non c'era nessuno lì.

"Non hai bisogno di sapere chi sono." disse la voce ma questa volta il suono era più deciso. Più vicino.

"Chi sei?"

"Alex, come chi sono! Svegliati dormiglione"la signorina Miller lo stava scuotendo per le spalle"Ci sono Erica e suo nonno."

Alex aprì gli occhi istantaneamente. Si alzò e ringraziò la signorina Miller di averlo svegliato e si diresse in bagno.

Chiuse la porta alle spalle e si diresse verso il lavandino. Mise le mani ai lati e si guardò nello specchio.

I suoi capelli erano disordinati. Era più pallido del solito e gli occhi erano contornati da due belle occhiaie.

Fece scorrere acqua fredda e mise le mani a coppa sotto il getto. Si lavò la faccia per ben cinque volte prima di chiudere l'acqua. Prese un asciugamano e si asciugò il viso e le mani.

Cosa dovrebbe​ dire ad Erica e a suo nonno? La verità. Beh, quella parte di verità che gli aveva raccontato Lilith? Ma sì, forse gli avrebbero creduto senza dire che è un pazzo.

Pensando ad un bel discorso da mettere in moto dopo, uscì dal bagno è si diresse verso il salottino.

Erica e suo nonno erano lì seduti in un divano con suo padre. Quest'ultimo era seduto in una poltrona.

"Capisco signor Andreas, ma perché Alex? Perché lui?"chiese il padre di Alex al nonno di Erica.

"Beh signor Smith, sembra che Alex sia un ragazzo speciale"sorrise il nonno di Erica. Suo padre strinse le labbra e assottigliò gli occhi.

"Lui non ha niente di speciale"urlò il padre di Alex"Lui è un semplice adolescente"disse con un tono un po' alto.

"Signor Smith"lo chiamò Erica"Alex è sempre stato un ragazzo speciale. Ma adesso lo è di più. Non si può negare quello che ha fatto ieri. Ha fatto ritornare tutto com'era prima"disse lei d'un fiato.

"Signor Smith"parlò un altra voce. Alex si mosse un po' in avanti entrando con lo sguardo sempre di più dentro la stanza. Notò subito una chioma viola"Alex non è un ragazzo come tutti gli altri. Lui ha avuto un dono speciale. Quello che gli è successo è stato atteso da molti secoli dal mio popolo, dalla mia gente. Lui è stato scelto tra migliaia di galassie, tra milioni di soli e da miliardi di pianeti"

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