12 anni dopo...
POV KARIMA
<< Ehi...sveglia! Karima!>> una voce che conoscevo molto bene, la stessa che tutti i giorni mi faceva sorridere. Aprii gli occhi lentamente, mentre la realtà riaffiorava e la polvere dorata di un bel sogno incominciava a sparire dal mio cervello.
Per un attimo non seppi nemmeno chi ero, dove mi trovavo o perché fossi chiusa in una stanza buia senza porta. Poi mi ricordai tutto.
Maledicendo il presente mi alzai di scatto dalla branda sporca su cui la notte precedente mi ero addormentata. Nonostante il buio opprimente ed il puzzo di muffa, riuscii a mettere insieme una domanda: << Che ore sono?>>
<<Sono le 5 del mattino...>>. All'inizio fui confusa da tutto ciò, per questo mi guardai attorno, cercando di abituare gli occhi all'oscurità: le altre sette brande erano cariche ognuna di un corpo umano addormentato. In quel momento, l'intorpidimento del sonno mi abbandonò definitivamente e riuscii a percepire i respiri tranquilli che affollavano la stanza. Gli altri non si erano ancora svegliati.
Alla fine, mi ricordai di tutto, cosa avevo detto la sera precedente. Al ricordo i miei occhi si inumidirono e mi sporsi in avanti per abbracciare la ragazza che mi aveva svegliato e che adesso era seduta sul mio letto.<< Mi dispiace Kelly, mi dispiace così tanto...>> mormorai, mentre le lacrime mi bagnavano le guance bollenti. I nostri singhiozzi erano diventati troppo alti: qualcuno avrebbe potuto sentirci, magari un Carceriere sarebbe entrato e ci avrebbe giustiziato per non essere state zitte. Ma a me non importava.
Restammo in quella posizione, una avvinghiata all'altra, mentre le nostre lacrime ci bagnavano le camicie da notte.
<< Ieri ti ho promesso che sarei stata con te, anche a costo di svegliarmi prima...lo sto facendo, okay?! Tu sei la mia migliore amica!>> ero disperata, perché forse, quella era l'ultima volta che avrei visto Kelly...viva.
<< Ho paura, Karima...ho paura...>> sussurrò lei. Il suo tono era intriso di terrore e angoscia. Fu a quel punto che capii che dovevo aiutarla. Mi staccai dall'abbraccio, le presi il volto grondante lacrime tra le mani e la guardai molto attentamente.
<< Kelly, ascoltami bene...scoprire il proprio spirito animale è una fortuna, okay?! Sei stata molto fortunata! Io, per esempio, sono l'unica di questa stanza che non ha ancora scoperto il proprio!>><< Sì, sarei felice di aver scoperto il mio Dono, solo se fossi ancora a casa mia, dove se succede una cosa del genere, non ti mandano in una cavolo di arena a combattere fino all'ultimo respiro!!!>> Kelly stava cercando di non scoppiare di nuovo in un pianto convulso, ma non mancava tanto ed io me ne ero accorta. Capivo la sua disperazione, perché entro poco sarebbe successo anche a me: il giorno prima scopri il tuo spirito animale e quello dopo ti mandano nell'Arena per godersi un bello spettacolo e per vedere quanto sei forte. E se sei debole...be', in quel caso è meglio pregare qualunque dio sia in cielo.
<< Tu non morirai, te lo prometto! Combatterai come hanno fatto Jake, Thunder, Dalilah, Kiro, Navin, Cherola e Mike. Loro non sono morti! E vincono tutti i giorni, riuscendo a tornare vivi. Sempre. Eppure, pensaci un po'! Quand'è che Thunder ha scoperto il suo potere?>> stavo cercando in tutti i modi di tranquillizzarla, ma anch'io stavo cadendo nel panico.
Osservai Kelly pensarci su; i suoi occhi azzurri esprimevano terrore e concentrazione; le ciocche di capelli neri che le ricadevano sulla fronte imperlata di sudore. Era così magra e delicata...non ce l'avrebbe fatta là, da sola nell'Arena.
La sua voce tremolante interruppe il mio flusso di pensieri.
<< Dieci anni fa...Thunder usufruisce del suo Dono da dieci anni...>> il suo sguardo era perso nel vuoto, velato dalle lacrime. Cercai di attirare la sua attenzione su di me.
<< Appunto! È sopravvissuto per così tanto! Ce la farai benissimo! Ci sarà Mike con te!>>."Perfetto" pensai "Kelly è così fortunata ad essere protetta da un alce! In questa stanza ci sono Mutaforma che si sanno trasformare in un leone, uno squalo o un orso...e a lei tocca l'alce!". Ovviamente ero ironica. Ero davvero preoccupata per la mia amica. Le battaglie potevano essere fatali per i novellini come lei!
In quel momento, quel momento che non dimenticherò mai, la Sveglia suonò, pressando sui nostri timpani con il suo terribile trillo. Succedeva tutte le mattine da ormai dodici anni; i Carcerieri attivavano un enorme impianto che permetteva di svegliare tutti i 2000 Mutaforma in un solo istante.
Non feci neanche in tempo a scuotere la testa per cercare di dimenticare quel terribile suono che i miei amici si svegliarono, accompagnati da lamenti che ormai si facevano sentire tutte le mattine da ben dodici anni.
<< No, oggi non me la sento!>> urlò Dalilah, coprendosi la faccia con il cuscino.
Vidi Jake osservare il suo orologio da polso e mettersi a fare un lento conto alla rovescia, apparentemente insensato...
<<...3...2...>> sul viso ancora segnato dal sonno del ragazzo si materializzò un sorrisetto ironico << ...1...>>. In quell'istante, un uomo di colore, robusto e tarchiato con indosso una camicia nera premette un bottone fuori dalla stanza. In poco tempo, il muro che finora ci aveva evitato la fuga si scostò dalla parete di sinistra e strisciò in un mare di polvere verso quello di destra.
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Changeling
FantasyCi sono leggende che risalgono all'antichità più nascosta e profonda. Alcune sono state reputate solo falsi miti, altre si sono rivelate realtà. A volte, però, è meglio lasciare il passato nel passato, perché non sai mai cosa ci potrai trovare. ~~~~...