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POV KELLY

Ero così spaventata! Il mio cuore batteva a mille mentre la piccola porta davanti a me si apriva lentamente. Uno spiraglio di luce mi inondò il volto e subito mi coprii gli occhi con la mano.
Philippe mi puntò la canna del fucile alla schiena e mi spinse verso l'apertura, accompagnando il tutto con qualcosa di cattivo su di me. Ma io non ascoltai, non me ne importava niente di cosa avrebbe detto quello stupido.
Fu così, che, nonostante tutto, misi piede per la prima volta nell'Arena. Il pavimento era ricoperto di sabbia, forse per evitare che i combattenti morissero sul colpo cadendo. Riconobbi subito le colonne bianche e logore poste a formare un cerchio; sopra di esse c'erano dei piccoli balconcini su cui stazionavano gli spettatori. Dietro le colonne non c'erano altro che muri e varie porte -tra cui anche quella da cui ero uscita io- che lentamente si stavano chiudendo. Il panico mi assalì all'idea di rimanere bloccata in quel posto orribile, perciò mi gettai verso l'apertura più vicina a me, che per mia sfortuna si richiuse completamente appena le arrivai vicino. Caddi in ginocchio, demoralizzata e spossata. Volevo piangere di nuovo, ma non l'avrei mai fatto con così tanti sconosciuti che aspettavano solo una mia mossa falsa per ridere.
Avevo visto questa scena con altri Mutaforma dal nostro "punto di osservazione" così tante volte.

Poi, raccolsi tutto il coraggio che mi era rimasto nonostante quei dodici anni di terrore e mi voltai. Ero stata talmente occupata a trovare una via d'uscita che non mi ero accorta che davanti a me, al centro dell'Arena c'era solo Mike...e Jake e tutti gli altri? Dov'erano loro?
Come a rispondere alla mia domanda, una voce squillante invase l'intero luogo: era sicuramente il Carceriere che dava inizio ai giochi. Quando eravamo piccoli, non conoscendo il suo nome (come tuttora, d'altronde) lo chiamavamo Mr. Bocca Larga, dato che parlava in continuazione. Sorrisi al ricordo, ma durò poco: il Carceriere, che si trovava in cima ad uno dei balconcini per spettatori con un microfono in mano, stava dicendo qualcosa di terribile.
<< Benvenuti all'Arena signori e signore, bambini e bambine! Immagino che il motivo per cui siete qua, sia vedere un po' di sangue e scommettere sfrenatamente, no?>> il pubblico applaudì come assenso. Mr. Bocca Larga continuò: << Bene, allora, se davvero volete scommettere, vi presentero' i nostri baldi concorrenti del gruppo Alpha! Se non l'avete capito, oggi siete stati fortunati, perché i nostri Mutaforma sono da sempre divisi in due gruppi: l'Alpha ed il Beta. Nel secondo gruppo da me elencato, riuniamo solo i Mutanti più deboli, il cui spirito animale, al massimo può essere un cagnolino, o una scimmietta. Ma nel gruppo Alpha, invece, ci sono i nostri migliori: orsi, lupi, squali, tori, vipere e tutti gli animali più pericolosi e grandi che vi verranno in mente! Fate un applauso ai concorrenti del gruppo Alpha!!!>> il pubblico batté nuovamente le mani con entusiasmo. Il Carceriere, però, non aveva ancora finito.
<< Bene, al primo turno di combattimento, abbiamo alla nostra destra>> e l'uomo indicò me e Mike << due guerrieri novellini, piuttosto nuovi, ma molto speciali. Il ragazzo si chiama Mike e sa trasformarsi in...un alce, signori! Un alce! La giovane donzella accanto a lui è Kelly! Ha scoperto ieri il suo potere, che è quello di diventare un bellissimo puledro, che oltre alla bellezza ha zoccoli potenti!>> Mr. Bocca Larga lasciò perdere me ed il mio amico e puntò l'altro braccio verso sinistra.
<< Là abbiamo Lavinia, un'ottima guerriera, con il potere di trasformarsi in un toro! Accanto a lei, applaudiamo a Klaudia, con lo spirito animale di un falco!>> il Carceriere aspettò che il pubblico avesse finito di applaudire e schiamazzare e poi continuò << Ora che conoscete i concorrenti...diamo il via alle scommesse!!!>>. Un uomo raggiunse Mr. Bocca Larga e gli porse due ciotole, una blu ed una rossa.
<< Chi ritiene opportuno scommettere per la vincita di Mike e Kelly porti i soldi nella bacinella blu!>> il Carceriere con il microfono aspettò ed aspettò...ma alla fine, i soldi che arrivarono alla nostra scodella blu furono pochissimi. Nessuno scommise su di noi! Ci ritenevano dei deboli!

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