Chapter 15

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Il giorno seguente arrivò in fretta.
Dopo quattro giorni passati qua mi sentivo sporca e oltretutto non avevamo ancora capito cosa volevano da noi.
Bella merda insomma.

Credevo fosse mezzogiorno visto il sole alto che filtrava dalla 'finestra'.

I Jack's come sempre stavano litigando su chi fosse il più bello.

"Ti dico che sono più figo io , ceh" Disse J mettendo la mano sul fianco. Solo ora mi accorsi che si erano alzati.
"No no teso , io sono mooolto più bello"E fece una faccia provocante. Risi a quella scena.
"Ragazzi"Cominciai "Il più bello è ovviamente G" In realtà erano entrambi belli ma decisi di tenere la parte del moro.
"AH , vistooo"
J alzando gli occhi al cielo disse
"Beh Jack non c'è che dire , attiri molto i maschi"
All'inizio non capii"BRUTTO STRONZO"
"Scherzo , più o meno" Disse ridendo.
"Allora Crystal" disse G sedendosi "Non ci hai mai parlato di te"
"Beh se è per questo nemmeno voi , vediamo... mi chiamo Crystal Hall , ho diciassette anni , faccio ragioneria , adoro la fotografia e basta. Voi ?"
"Mhh io sono Jack Johnson" cominciò "Ho diciotto anni e faccio il linguistico. Mentre lui lavora ed ha venti anni "
"So parlare sai?" Disse G
"Oddio ma sei un genio"
"Jack che lavoro fai?"Dissi interrompendo l'imminente litigio.
G si girò verso di me
"Faccio il meccanico al officina di Malik"
"Cosa?" Poi cercando di fare l'indifferente gli chiesi "E chi lavora con te?"
G parve sorpreso da questa domanda ma non fece commenti al riguardo
"Ehm... Louis , Giorgio e un tipo che non parla mai"

A quanto pare Malik conosceva tutti i nuovi arrivati , sempre che non li aveva portati con se qua.

"Qualche dettaglio ?"
"Porta sempre degli occhiali da sole"
Dimmi che non è lui.
"Ha delle labbra labbrose?"
"Ma che cos... Comunque si"
Fa che non sia lui.
"Ha i capelli castani con qualche ciocca bionda?"
"Si"
Per favore no.
"Si chiama Pasquale?"
"SI ECCO COME SI CHIAMAV... Aspetta come fai a saperlo?"disse confuso
"Zitto... Allora ti ha mai parlato?"
"Qualche volta ,ma con gli altri non lo fa proprio mai"
"Ok e te" mi rivolsi a J "L'hai mai visto?"
"Guarda" iniziò "Per come me l'hai descritto credo proprio di sì"
"Dove?"
"Vedi , a volte con un gruppetto di persone andiamo al campetto da basket abbandonato e ci mettiamo a fare delle mini battle tra "rapper" Disse facendo le virgolette con le dita
"Là si fa chiamare Astol"
Ok.
È lui.

Tutto ciò non aveva senso.
Avevo capito solo che entrambi conoscevamo Pasquale, chi più chi meno e sapevamo che lui conosceva Malik e la sua combriccola.
Ma che c'entrava Pasquale in tutto questo?

Nel frattempo il sole era calato e nessuno aveva ancora proferito parola.
Fino a quando sentimmo dei passi e la porta aprirsi.
Erano quattro tipi con il passamontagna , riconoscevo solo Malik dall'abbigliamento e il tipo dalla faccia tonda che mi aveva tirato uno schiaffo visto che lui se l'era tolta.
Gli altri due invece non li riconoscevo e questo m'innervosiva.

"Passata bene la vacanza?"disse Malik ridendo
"Male sapendo che esisti"
"Crystal cara, fa parlare anche gli altri ospiti no?"
"Mi fai schifo"proferì G
"Ma come, noi abbiamo lavorato insieme"e mise su un falso sorriso
"Uhm... Non sapevo che nel contratto c'era scritto 'rapire il lavoratore', non avrò letto attentamente allora"
"A quanto pare. E lui è tuo fratello giusto?"e si girò verso J
"No suo zio, il piacere non è mio"
Sapevo che J avrebbe fatto così.
"Portami rispetto rapper da quattro soldi"
"Almeno io lo faccio perché mi piace, drogato del cazzo"
Malik strinse i pugni e fece un segnale ad uno dei ragazzi 'mascherati' che si avvicinò pericolosamente al biondo per poi tirargli un pugno sulla guancia.
A quel punto sia io che G ci alzammo.

"Bastardo non toccarlo!"
Malik fece un ghigno al moro mentre schioccò le dita all'altro tipo incappucciato. Quest'ultimo si avvicinò a G molto lentamente, si vedeva che era nervoso ma nonostante ciò gli sferrò un pugno nello stomaco così forte che Jack cascò a terra in cerca di ossigeno.

"Cosa volete da noi!"
"Oh cara , noi non vogliamo niente è solo che vi siete messi troppe volte in mezzo ai nostri piani , tutto qua"disse facendo spallucce.
"Allora liberaci!"
"Potrei pure farlo ma chi mi dice che non andrete dalla polizia?"
"Non lo faremo, lo giuro"
"Mh, allora facciamo così, io vi libero solo se mi darete una mano a portare una cosa in California. Ci state?"
Sta volta fu J a parlare
"E quante ore ci metteremo?"
"Giorni biondino, giorni. Dobbiamo prima sgobrare l'area poi aspettare che loro vengano"
"E perché non vengono loro qui?"
"Senti , fai troppe domande , sappi solo che è un affare importante con gente altrettanto importante. Non deve andare niente storto , allora ci state?"
Ci guardammo tutti e tre come per chiedere conferma.

"Ci stiamo"

ANGOLO AUTRICE
RAGA VOLEVO SOLO DIRVI CHE CAPITOLI A VENIRE SARANNO PIÙ LUNGHI

The beautiful mistake // AstolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora