Capitolo 37

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Ollie's POV.

Era quasi l'una di notte ed io me ne stavo fuori in veranda, appoggiata alla staccionata a riflettere.
Harry non mi aveva risposto, non mi aveva davvero risposto.
Forse stava solo aspettando di essere sicuro, di avere le idee completamente chiare prima di farsi sentire e darmi il verdetto finale.
Però non poteva sparire così.
Presi il telefono per l'ennesima volta e aprii la sua chat; l'ultimo accesso era di parecchie ore prima.
Cosa stava facendo?
Morivo dalla voglia di saperlo.
Volevo sapere se anche lui mi pensava con la stessa frequenza e intensità con cui lo facevo io, oppure semplicemente avesse deciso di non pensarmi per alcuni giorni, sperando di capire cosa volesse da quanto gli mancassi col passare del tempo.
Speravo comunque che stesse facendo qualcosa al riguardo, e che non stesse semplicemente girando una discoteca diversa ogni sera solamente per distrarsi.
Bloccai il telefono, lo strinsi in mano e me lo portai davanti alla bocca chiudendo gli occhi.

Eravamo davvero alla fine?
Dovevo ufficialmente dire addio anche ad Harry?

Il rumore di una macchina che si fermava davanti a casa mi fece riaprire gli occhi; l'audi nera spense le luci ed Harry scese infilandosi le chiavi in tasca e camminando a passo spedito verso di me.

-Harry?! –esclamai sorpresa e nervosa allo stesso tempo, appoggiando il telefono sulla finestra. –Che... cosa... non hai risposto a nessun mio messaggio, neanche una chiamata o... non so, qualsiasi cosa per farmi sapere che eri vivo, che stavi bene, io non capisco come...

Harry salì i gradini della veranda con un passo solo, mi afferrò la faccia tra le mani e mi baciò.

Quel gesto fu talmente inaspettato da parte mia che sentii le lacrime crescermi attorno agli occhi, i quali erano ancora spalancati mentre Harry li teneva chiusi stretti.
Gli appoggiai una mano sul petto e lo sentii inspirare profondamente; la feci salire fino al collo e cominciai a ricambiare il bacio.
Le spalle di Harry si rilassarono non appena le nostre lingue si toccarono e fece scorrere le dita dalle mie guance fino ai miei fianchi mentre io ne approfittavo per incrociare le braccia dietro il suo collo e alzarmi maggiormente sulle punte per essergli più vicino.
Non ci eravamo ancora detti niente, e nemmeno ci eravamo guardati negli occhi, praticamente ci stavamo baciando e basta... e forse non serviva nient'altro in effetti.

Le sue mani si spostarono pian piano sul mio sedere che mi strinse bruscamente prima di accarezzarmelo quasi come per scusarsi.
Poi, tenendo sempre la bocca sulla mia, piegò leggermente le ginocchia e mi afferrò per le cosce prendendomi in braccio per portarmi dentro.
Chiuse la porta con il piede e si diresse subito su per le scale; a quel punto smisi di baciarlo e lo guardai accarezzandogli leggermente le guance.
La barbetta stava ricrescendo fitta, la guardai per un po' e poi spostai gli occhi sui suoi che avevano continuato a fissarmi per tutto il tempo.

-Ciao. –sussurrò arrivando in cima alle scale.

Sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia prima di portarci la mia contro.

-Ciao. –mormorai a mia volta.

Harry entrò nella mia stanza e mi lasciò giù.

-Scusami. –disse poi.

Scossi leggermente la testa continuando a guardarlo negli occhi e poi mi allungai di nuovo a baciarlo mentre lui girava la chiave nella serratura a tastoni.
Non appena ci riuscì portò le mani sulla mia pancia, mi accarezzò per un po' e poi afferrò i lembi della maglia e me la tolse.
Riportò immediatamente la bocca sulla mia non appena me la sfilò, senza neanche soffermarsi a fissarmi il seno nudo, ma lo racchiuse poi in una mano.
Afferrai anch'io la sua maglia e Harry alzò le braccia per permettermi di togliergliela; lo sfiorai con le dita dal petto all'ombelico e poi cominciai a baciarlo seguendo lo stesso percorso.
Mi rialzai e lui aprì subito la bocca per prendere le mie labbra mentre io armeggiavo con la cintura dei jeans e a seguire con la lampo.

BURNED || FMG 2 [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora